SALUTE. USSAI (M5S)/COSOLINI (PD): CRITICITÀ IN ATTO AZIENDALE ASUGI
(ACON) Trieste, 24 gen - "Rimangono ancora diverse criticità
nella bozza di atto dell'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano
Isontina (Asugi), nonostante alcuni passi in avanti rispetto alla
prima versione, frutto degli interventi dell'opposizioni e delle
richieste dei cittadini e degli operatori".
Così i consiglieri regionali Andreai Ussai (M5S) e Roberto
Cosolini (PD), in una nota al termine della conferenza stampa per
fare il punto sull'iter del documento aziendale.
"Constatiamo le aperture del direttore generale Poggiana sulle
preoccupazioni esternate da un'opposizione attenta alle scelte
sulla sanità e a oltre 2400 cittadini, utenti e familiari che
hanno chiesto al presidente Fedriga e all'assessore Riccardi di
non tagliare servizi indispensabili in tema di salute mentale, in
un momento di aumento della domanda - rimarca Ussai -. Ma i
piccoli segnali di retromarcia non bastano: l'atto aziendale
ancora non ci soddisfa".
"Ci preoccupa, in particolare, lo svuotamento del distretto, che
rischia di compromettere l'integrazione tra le strutture che
lavorano sul territorio - spiega l'esponente del M5S -. Auspico
l'ascolto dei professionisti, degli ordini, degli istituti
scientifici che si occupano delle attività sociosanitarie
territoriali, così come è necessario un confronto serrato con gli
enti locali per la realizzazione delle strutture, quali le case e
gli ospedali di comunità, previste dal PNRR. Penso, ad esempio
alle zone che scontano la carenza di medici di medicina generale
e di servizi, dove ci sono strutture da recuperare, come nel caso
della don Marzari a Prosecco. Manca inoltre la valorizzazione
delle professioni sanitarie, per le quali è previsto un taglio
importante di strutture e un modello per i servizi di area
gerarchico e burocratico, che non investe su tutte le
professioni, come invece previsto dalla normativa nazionale e
regionale, istituendo due figure dirigenziali (una per l'area
triestina, una per quella isontina) di cui non si capisce la
ratio organizzativa".
"Le modifiche migliorative all'atto aziendale ci sono state ma
vanno considerate come un intervento di doveroso buon senso, in
particolare per quel che concerne la salute mentale - aggiunge
Cosolini -. È necessario che un miglioramento arrivi anche per il
dipartimento delle dipendenze, dove per inseguire un'eccessiva
semplificazione si prevede un'unica struttura a Trieste, per
4.000 persone seguite. Andrebbero invece mantenute le due
strutture dedicate rispettivamente alle dipendenze da sostanze
legali e illegali che rappresentano un'esperienza di eccellenza".
"Per quanto riguarda i distretti, non è solo una questione di
numeri, ma di funzioni spostate altrove, che finirebbero con il
ridurre l'autonomia nell'organizzazione dei servizi, svuotando
perciò le capacità dei distretti stessi. Rimane il fatto che
passare improvvisamente da quattro a due distretti è una modifica
estremamente pesante che rischia di ripercuotersi nell'erogazione
dei servizi ai cittadini. Il tutto, peraltro, in una fase di
cambiamento che porterà alle case e agli ospedali di comunità, su
cui la bozza di atto aziendale dice troppo poco. L'invito -
conclude il dem - è di prendere il tempo necessario per ascoltare
i professionisti e calibrare le modifiche, senza svuotare i
distretti di funzioni, in controtendenza con l'orientamento a
livello nazionale per la sanità territoriale".
ACON/COM/rcm