GRANDI DERIVAZIONI. ZANON (FUTURA): PRIMO PASSO PER TUTELA MONTAGNA
(ACON) Trieste, 24 gen - "Un passo ulteriore a tutela dei
nostri territori montani, cui devono seguire ora i successivi
regolamenti previsti dalla norma che disciplina l'assegnazione
delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a uso
idroelettrico. È positivo che dalla Commissione regionale
competente sia arrivato il parere autorizzativo del regolamento,
senza intoppi nell'iter. Questo regolamento è una grande
opportunità per i territori montani in cui siano presenti grandi
derivazioni idroelettriche e che per questo saranno compensati
con energia gratuita o il corrispettivo monetizzato".
A sottolinearlo, in una nota, è Emanuele Zanon, consigliere
regionale di "Regione Futura" e componente della IV Commissione.
"Si tratta di indennizzi - prosegue Zanon - a fronte degli
impatti negativi che tutto questo complesso sistema idraulico
(invasi, derivazioni, fino alle centrali) hanno sui territori".
"Questo è il prima di una serie di regolamenti e pertanto va
considerato come punto di partenza di un più ampio lavoro di
compensazioni e indennizzi", ha aggiunto Zanon a proposito del
regolamento che ha passato il vaglio della Commissione, con cui
si determinano le cessioni di energia a titolo gratuito da parte
dei concessionari di impianti di grande derivazione d'acqua ad
uso idroelettrico, in forma di energia elettrica gratuita o di
una sua corrispondente monetizzazione, a favore dei Comuni
interessati o dei residenti con basso reddito.
"Seguiranno una serie di successive regolamentazioni che
riguarderanno anche le ripartizioni di canoni aggiuntivi a favore
dei territori interessati dalle concessioni idroelettriche
scadute. In particolare, nella nostra regione, la Val Meduna. A
questo si aggiungeranno in futuro altre poste, tra cui i canoni
concessori e una serie di altri interventi. Tutte queste misure
di compensazioni avranno una dimensione di area vasta e proprio
in un programma di area vasta dovranno essere discusse", ha
specificato il consigliere.
"Il senso stesso di questa norma è una forma di indennizzo e
ristoro nei confronti dei Comuni più danneggiati dalla presenza
di opere infrastrutturali di questo tipo", ha concluso il
rappresentante di Regione Futura.
ACON/COM/fa