GRANDI DERIVAZIONI. BIDOLI (PATTO): SI VA VERSO EQUO RISARCIMENTO
(ACON) Trieste, 24 gen - "Un primo passo verso un equo
risarcimento alle comunità". Così il consigliere regionale del
Patto per l'Autonomia, Giampaolo Bidoli, definisce in una nota
l'approvazione preliminare della disciplina sull'assegnazione
delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a uso
idroelettrico da parte della IV Commissione consiliare, alla
quale ha partecipato anche il capogruppo Massimo Moretuzzo.
"Con la legge regionale 21 - ricorda Bidoli - avevamo ottenuto
che il 100% dell'energia gratuita concessa dai grandi derivatori
rimanesse a disposizione dei territori interessati dai grandi
impianti idroelettrici in regione: un risultato fondamentale.
Ora, con il regolamento appena approvato, le risorse saranno
suddivise in base a criteri che premieranno i Comuni su cui sono
ubicati manufatti, infrastrutture, sbarramenti e bacini afferenti
alle concessioni idroelettriche. Si poteva fare di più e meglio,
certo, ma il principio ha trovato condivisione tra le
amministrazioni comunali coinvolte e questo è un dato importante".
"Accolgo in maniera positiva - si legge ancora nel comunicato -
l'approccio adottato in favore di quei territori ai quali,
seppure non in maniera adeguata, si restituisce sotto forma di
indennizzo una parte dell'energia prodotta, dopo oltre
settant'anni dalla presenza di società extraregionali che hanno
determinato molti più problemi che benefici. Quanto ai disagi
patiti, basti pensare all'asta del Meduna dove la presenza
dell'invaso ha determinato la chiusura dopo quarant'anni del più
grande campeggio in area montana della regione, l'imposizione di
un pesante vincolo urbanistico (dovuto a un movimento franoso) e
il contestuale deprezzamento del patrimonio edilizio nella
frazione di Faidona, sempre nel comune di Tramonti di Sotto, ai
problemi legati al lago di Barcis o ancora alla distruzione del
lago naturale di Cavazzo Carnico".
"Ora, però, non si perda più tempo - afferma Bidoli -. Altre
Regioni hanno già trasferito le risorse individuate e a
consuntivo per l'anno 2020, mentre in Friuli-Venezia Giulia si
stanno ancora approvando i criteri. Si proceda rapidamente anche
con l'approvazione delle modalità operative per lo svolgimento
delle procedure di assegnazione delle concessioni, così come la
predisposizione dei regolamenti attuativi per la determinazione
dei canoni di concessione e la definizione dei criteri di
riparto, partendo dall'asta del Meduna che presenta concessioni
in scadenza o già scadute, una addirittura da una decina di anni".
"E si acceleri il più possibile - conclude il consigliere del
Patto per l'Autonomia - sulla costituzione della Società
energetica regionale per la gestione delle grandi derivazioni,
mista pubblico/privato, che possa essere garante delle
compensazioni che spettano alle comunità, soprattutto a quelle in
area montana".
ACON/COM/fa