UNIVERSITÀ. ROSOLEN IN COMITATO LCV, 100% DI BORSE STUDIO SODDISFATTE
(ACON) Trieste, 25 gen - "L'Agenzia regionale per il diritto
allo studio (Ardis) gestisce un bilancio di circa 49 milioni di
euro annui nel contesto di un sistema universitario che,
purtroppo, a cavallo tra il 2014 e il 2017 ha pagato la forte
diminuzione della popolazione potenziale e dei laureati a causa
del calo demografico. Quella nazionale iscritta negli atenei del
Friuli Venezia Giulia è così scesa da 29.715 a 28.002 unità (-7%:
calo più alto a Trieste, -10%, e più contenuto a Udine, -4,5%),
mentre quella residente e iscritta in regione è passata da 20.963
a 19.428. Sono state altresì soddisfatte tutte le domande di
contributo da parte degli studenti per quanto riguarda i
requisiti di merito e di reddito, mentre si è verificato anche un
positivo abbassamento del trend di abbandono (dall'11,1%
all'8,9%) con i laureati over 29 (34,4%) ben oltre la media
nazionale (27,8%) e secondi solo ai colleghi della Provincia
autonoma di Trento".
Questi solo alcuni degli elementi dettagliati dall'assessore
regionale a Istruzione e Università, Alessia Rosolen, nel corso
del suo intervento durante i lavori del Comitato per la
legislazione, il controllo e la valutazione (Lcv), presieduto da
Roberto Cosolini (Pd).
Nello specifico, l'attenzione dei consiglieri (ai quali si sono
aggiunti anche alcuni componenti della VI Commissione permanente)
era rivolta a due diverse relazioni, entrambe vincolate a
clausola valutativa, legate alla legge regionale 21/2014 sulle
norme in materia di diritto allo studio universitario per il
triennio 2015-18 e alla Lr 41/2017 in tema di interventi a
sostegno delle Università della Terza e della Libera età
nell'ambito dell'apprendimento non formale per gli anni
accademici 2017-18, 2018-19 e 2019-20.
"L'obiettivo - ha aggiunto Rosolen - è quello di fotografare la
situazione nei primi anni di applicazione della norma, tenendo
conto anche delle emergenze vissute negli ultimi 2 anni. I
risultati raggiunti nel triennio in esame passano attraverso i
benefici di natura economica per gli studenti, i servizi di
accoglienza garantiti sul territorio e i contributi con fondi
regionali e nazionali per l'attuazione del diritto allo studio
universitario".
Il tempo medio di conseguimento della laurea in Fvg è di 4 anni e
mezzo, mentre nel 2016 è stato registrato il picco nel tasso di
conseguimento delle lauree di primo livello (39,7%) e di quelle
magistrali. Gli alloggi gestiti direttamente da Ardis nelle
diverse sedi sono rimasti numericamente stabili (eccetto nel
capoluogo regionale a causa di una diversa destinazione del
complesso Urban), mentre i servizi abitativi indiretti, a
vantaggio degli studenti meritevoli carenti o privi di mezzi che,
pur essendo in graduatoria, non hanno trovato alloggio nelle
strutture regionali a causa l'esaurimento dei posti, hanno
portato a una spesa salita dai 44mila euro del biennio 2015-16 ai
62mila di quello successivo.
"Non solo sistema universitario e conservatori, tuttavia, ma
anche tutto il prezioso bacino degli Istituti tecnici superiori
(Its) - ha sottolineato l'assessore, dopo aver parlato anche di
abbattimento dei costi per i contratti di locazione, servizi di
ristorazione e Trasporto pubblico locale (Tpl) - che è entrato a
pieno titolo nella partita, garantendo la verticalità dei
percorsi di studio. Il 100% dei richiedenti idonei alle borse di
studio (ossia, l'esonero dalle tasse universitarie) sono stati
soddisfatti e garantiti anche i contributi di natura
straordinaria in caso di sopravvenuto disagio con aumento
importante tra il per gli interventi da erogare agli studenti,
con l'Ordine dei psicologi per il servizio di aiuto sociologico,
con i Caf e anche per le attività sportive".
Sono stati garantiti e, anzi, aumentati il fondo integrativo
statale (da 4,3 a 7,1 milioni di euro) e i contributi regionali
(da 4,2 a 9,3) per un totale di stanziamenti passato dai 9,5
milioni del 2015 ai 16 del 2018. Ardis ha inoltre collaborato con
un numero crescente di studenti per una spesa vicina ai 45mila
euro.
Parole di plauso e richieste di approfondimenti sono emerse nel
corso del dibattito generale con il presidente Cosolini a parlare
di "relazione esaustiva e bilancio positivo per una risposta
capillare e articolata a una domanda importante". Il collega dem
Cristiano Shaurli, interessato ai numeri della popolazione degli
atenei, ha evidenziato che "un sesto degli iscritti, per reddito
e per merito non paga le tasse universitarie e può quindi ambire
a un percorso legato solo alle capacità. Elemento, questo, da
veicolare con orgoglio".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha chiesto di conoscere "la
percentuale di laureati over 24 e quanti studenti 19-25
frequentino gli atei regionali, ma anche altri dati potrebbero
essere utili per capire se ci stiamo avvicinando agli obiettivi".
Il leghista Stefano Turchet ha espresso dal canto suo il
compiacimento "per i contenuti della relazione. L'obiettivo è
quello di motivare i ragazzi a proseguire gli studi e, in tal
senso, anche gli Its diventano preziosi. Questa Amministrazione
ha fatto capire quanto le stia a cuore il sistema dell'istruzione
e dell'educazione".
Mauro Di Bert (Progetto Fvg) ha auspicato chiarimenti riguardo "i
servizi di trasporto e i compensi per gli studenti utilizzati nei
front office", mentre Franco Iacop (Pd) si è detto soddisfatto
"per il 100% di domande esaudite, perché significa grande
attenzione sull'aiuto agli studenti. Lo scopo è quello di
produrre un'istruzione superiore e, infine, di creare laureati a
conclusione di un percorso virtuoso".
In tema di interventi a sostegno delle Università della Terza età
e dell'apprendimento non formale nel triennio 2017-19, infine,
l'assessore Rosolen ha menzionato "le 3 linee di contributo per
lo svolgimento di attività culturali, didattiche e istituzionali
(da 279mila a 285mila euro per un importo complessivo di 880mila
euro, erogati in base a numero iscritti e alle ore di lezione),
per le spese di progettazione per la programmazione di bandi
europei (10mila euro annui) e per l'acquisto di arredi e
attrezzature. Inoltre, sono state finanziate 29 realtà che, fino
al 2019, avevano erogato circa 190mila ore di lezione con
associati passati da 20mila a 21.500 e over 65 in netto aumento.
Tra le spese ammissibili - ha concluso - sono stati introdotti
anche il canone di affitto e la quota degli interessi e dei
mutui: 8 i casi finanziati per 187mila euro complessivi".
In una delle prossime sedute d'Aula, le relazioni saranno
illustrate al Consiglio da esponenti di Lega (Maggioranza) e Pd
(Opposizione), rispettivamente da Turchet e Cosolini (Minoranza)
nel primo caso e, nel secondo, da Antonio Lippolis e Iacop.
ACON/DB-fc