SCUOLA. MORETUZZO (PATTO): GRAVE INERZIA RISPETTO A CRITICITÀ PANDEMIA
(ACON) Trieste, 26 gen - "La scuola possa tornare a essere
scuola e a fare scuola nelle migliori condizioni possibili. È
l'appello, accorato, che arriva dal Coordinamento dei presidenti
di Consigli di istituto del Friuli-Venezia Giulia e di cui
condividiamo tutte le preoccupazioni".
Così, in una nota, il capogruppo del Patto per l'Autonomia,
Massimo Moretuzzo, commenta i contenuti della lettera aperta del
Coordinamento al presidente della Regione Massimiliano Fedriga e
agli assessori a Salute e Istruzione, Riccardo Riccardi e Alessia
Rosolen, che racconta quanto le scuole di ogni ordine e grado, in
tutta la regione, come nel resto d'Italia, stanno affrontando
quotidianamente. Un mondo che è al collasso, sotto il peso
"assurdo, incomprensibile e oltremodo gravoso", denunciano i
rappresentanti dei Consigli di istituto, delle incombenze
burocratiche legate alla gestione della pandemia, con famiglie e
dirigenti scolastici esasperati da una situazione totalmente
fuori controllo, i cui effetti negativi ricadono principalmente
su bambini e ragazzi.
"È gravissimo che a due anni dall'inizio della pandemia non siano
state messe in campo azioni efficaci per prevenire le criticità
attuali - afferma Moretuzzo -. E davvero troppe sono le
problematiche irrisolte: dal nodo dei trasporti agli edifici
scolastici vetusti che non permettono di rimodulare gli spazi
interni anche in risposta all'emergenza Covid, al deficit di
digitalizzazione. Tema centrale e attualissimo, quest'ultimo, sul
quale avevamo presentato per tempo - oltre un anno fa - proposte
concrete".
"In un ordine del giorno chiedevamo alla Giunta regionale -
ricoda il capogruppo - di attivarsi per porre in essere un
sistema di monitoraggio, rilevazione e condivisione dei dati
relativi all'andamento dei contagi da coronavirus in tutti gli
istituti scolastici di ogni ordine e grado, basandosi sul
rilevamento degli open data in modo da limitare gli interventi
restrittivi di competenza regionale, laddove possibile, allo
stretto necessario".
"L'attivazione di piattaforme da gestire a livello regionale
implica responsabilità e gestione dell'efficienza, sgravando nel
contempo i dirigenti scolastici da compiti che non competono loro
- continua Moretuzzo -. Nel contempo, chiedevamo di promuovere
azioni per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti e
della comunità professionale (le cui lacune sono state
evidenziate dall'introduzione della didattica a distanza),
oggetto di una nostra specifica mozione che impegnava la Giunta
regionale a fornire, tra gli altri, una piattaforma di e-learning
e un sistema di web conference per tutti gli istituti scolastici,
un account di posta elettronica regionale per tutti gli studenti
e materiale formativo inerente l'utilizzo di tali strumentazioni,
a elaborare linee guida e strumenti che permettano di raggiungere
una piena e compiuta cittadinanza digitale".
"Richieste inascoltate", evidenzia Moretuzzo, che sollecita le
istituzioni ad "affrontare quanto prima i problemi strutturali ed
endemici della scuola, messi in risalto ancora più chiaramente
dalla pandemia. I nostri ragazzi rappresentano il futuro di
questa regione, non possiamo più perdere altro tempo".
ACON/COM/fa