SALUTE. ZALUKAR (MISTO): LISTE D'ATTESA, FUGA DI PAZIENTI IN VENETO
(ACON) Trieste, 31 gen - "Che in Italia ci siano venti sistemi
sanitari diversi, quanti sono le regioni, è ormai dottrina. E'
stato l'effetto perverso della riforma del Titolo V della
Costituzione. Forse in questa chiave va letto il nuovo
centralismo sanitario di Speranza con l'imposizione delle Case
della salute e simili. La pluralità di sistemi organizzativi era
eccessiva, ma qui la cura è peggio del male. Sia quel che sia,
sta di fatto che questi sistemi sanitari sono in competizione tra
loro per accaparrarsi pazienti/clienti, questo è lo stato delle
cose". Lo sottolinea, in una nota, il consigliere del Gruppo
Misto, Walter Zalukar.
"In Fvg, anche prima della pandemia - continua Zalukar - si
assisteva a una parziale fuga di pazienti verso la regione Veneto
che a colpi di centri specializzati e grandi ospedali hub
specializzati ha adottato da tempo una politica attrattiva".
"Il Fvg, per contrastare le lunghe liste di attesa, ha optato per
un deciso ricorso al privato convenzionato - si legge ancora nel
comunicato del consigliere regionale - e con l'occasione ha ben
pensato di contrastare al contempo il fenomeno della fuga
sanitaria. Arginare questa emorragia di utenza persa è giusto per
due fondamentali motivi: il primo è contenere i mancati introiti
economici e fiscali per la nostra regione e il secondo è limitare
la perdita di casistica e la conseguente capacità professionale
che va a vantaggio di un'altra regione".
"Va ricordato però - aggiunge Zalukar - che i finanziamenti
previsti per il ricorso al privato convenzionato prevedono
comunque dei tetti di spesa per le singole Aziende sanitarie.
Si suppone che anche la Regione Veneto abbia dei tetti di spesa
per l'attività convenzionata: un tanto nel rispetto delle norme
generali di finanza pubblica che impongono l'equilibrio di
bilancio alle Azienda sanitarie. Se, tuttavia, tale supposizione
non fosse vera e cioè che in Veneto ci fossero tetti più alti o
nessun tetto, si verificherebbe una situazione di sperequazione a
vantaggio della Regione Veneto".
"Se così fosse si potrebbe addivenire ad un'intesa tra le due
regioni (come del resto previsto dal comma 8 articolo 8 sexies
del Dlgs n. 502/1992) per concordare non solo politiche
tariffarie, ma anche l'utilizzo ottimale delle strutture
sanitarie".
"Per questo motivo - conclude il consigliere - ho inteso
interrogare la Giunta regionale per conoscere i dati relativi
alla mobilità sanitaria del Fvg; se ha ravvisato l'esistenza di
una sperequazione relativa alla mobilità sanitaria con la Regione
Veneto a svantaggio del Fvg; se ritiene percorribile e
vantaggioso promuovere un'intesa con la Regione Veneto
riguardante la mobilità sanitaria".
ACON/COM/fa