SERVIZI PUBBLICI. OK UNANIME A MOZIONE PER MODIFICARE DDL CONCORRENZA
(ACON) Trieste, 1 feb - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha chiuso
l'odierna seduta di diritto approvando all'unanimità la mozione
302 "Fermare l'attacco ai servizi pubblici locali contenuto nel
Ddl concorrenza 2021".
L'istanza, presentata dai consiglieri Massimo Moretuzzo e
Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia), ha visto
progressivamente aggiungersi in calce le firme degli esponenti di
tutti i Gruppi consiliari.
"Il tema specifico è già stato sottoposto il 12 gennaio
all'attenzione della Conferenza delle Regioni - ha rivelato
l'assessore regionale alla Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti -
dove si è svolto un primo esame. Quindi, è approdato anche in
sede di Conferenza unificata in accordo con Associazione
nazionale Comuni italiani (Anci) e Unione Province italiane (Upi), dove è stato deciso di sospendere il parere
e, in particolare, il punto critico costituito dall'articolo 6.
In questo momento, inoltre, viene valutata in sede di Conferenza
di produrre una richiesta ufficiale da parte delle Regioni per lo
stralcio dell'articolo, iniziativa pienamente in linea con la
richiesta contenuta nella mozione".
Illustrato all'Aula dallo stesso Moretuzzo, il provvedimento
impegna la Giunta regionale "ad agire con tempestività,
utilizzando tutte le sedi disponibili di raccordo istituzionale
con lo Stato, affinché nel disegno di legge annuale per il
mercato e la concorrenza 2021 l'articolo 6 venga stralciato".
Un atto ritenuto indispensabile per evitare l'avvento di una
nuova prospettiva, "secondo la quale le attività di interesse
generale, il cui svolgimento è necessario al fine di assicurare
le soddisfazioni delle esigenze delle comunità locali, verrebbero
invece individuate a livello statale, mettendo così in
discussione le prerogative degli Enti locali rispetto alla
gestione dei servizi pubblici locali e alla tutela dei diritti a
essi collegati".
Dunque, si prospetterebbero degli iter burocratici che rischiano
di costituire "un ulteriore pesante aggravio amministrativo,
sicuramente complesso da affrontare per un singolo Ente locale e
per altre strutture pubbliche coinvolte nella gestione dei
servizi pubblici locali. Specialmente se di ridotte dimensioni e
in mancanza del numero sufficiente di professionalità
amministrative".
È stato anche ricordato che "lo Statuto speciale della Regione
autonoma Fvg prevede la potestà legislativa della Regione in
merito alla 'disciplina dei servizi pubblici di interesse
regionale e assunzione di tali servizi'" e che "le disposizioni
trattate rappresentano un attacco ai beni comuni, in particolare
all'acqua gestita attraverso il servizio idrico integrato, e ai
diritti delle persone e delle comunità, spingendo de facto verso
un'indubbia e feroce privatizzazione di tutti i servizi pubblici
comunali, essenziali al soddisfacimento dei bisogni delle
collettività".
Moretuzzo ha anche parlato di "partita fondamentale che avviene
in un momento storico particolare di crisi pandemica. Importante
è che, come Cr Fvg, battiamo un colpo". Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg) ha espresso il suo plauso "per aver richiamato
l'attenzione su un rischio più che plausibile su una tematica che
ritenevo fosse ormai consolidata, ossia la normativa legata
all'acqua. Esiste infatti un rischio di infiltrazione sotto forma
di cavallo di Troia".
Posizione analoga anche da parte del leghista Luca Boschetti
("Fondamentale per la specialità della nostra Regione è
trattenere un servizio importante") e del pentastellato Cristian
Sergo ("In certi settori è meglio non affidarsi al mercato e,
delegare al Governo certe decisioni, non è un bel segnale, perché
serve un'assunzione di responsabilità forte"). Soddisfatti
dall'iniziativa anche Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) e Lorenzo
Tosolini (Lega).
Ancora Moretuzzo, prima dell'ormai scontata espressione di voto
finale, ha definito la posizione dell'Aula "un bel segnale che
arriva dal Cr Fvg, il primo a prendere posizione in maniera
formale su questo tema a livello nazionale. Significativo anche
che avvenga in modo così unitario. Non tutto, infatti, può essere
mercificato e gestito con le regole del mercato: ci sono diritti
delle comunità e delle persone che devono essere tenuti fuori da
certe dinamiche".
ACON/DB-fc