SALUTE. CONFICONI (PD): FRIULI OCCIDENTALE SVILITO, SINDACI AGISCANO
(ACON) Trieste, 2 feb - SALUTE. CONFICONI (PD): FRIULI
OCCIDENTALE SVILITO, SINDACI AGISCANO
"Dopo l'ultimo riparto di fondi alle aziende sanitarie del Friuli
Venezia Giulia, che ancora una volta penalizza il Friuli
Occidentale, è importante che anche dai sindaci (che si
riuniranno in assemblea per discutere l'atto aziendale dell'Asfo)
arrivi un segnale alla Regione, affinché si ponga fine al
continuo svilimento del Friuli Occidentale".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), ricordando che "nonostante le risorse complessivamente
messe a disposizione delle tre aziende sanitarie territoriali
aumentino di 22 milioni di euro (da 2,133 a 2,155 miliardi)
rispetto allo scorso anno, quelle inizialmente assegnate all'Asfo
diminuiscono di 1,6 milioni (da 499,3 a 497,7 milioni). Poiché, a
differenza degli altri territori, nella Destra Tagliamento la
popolazione è cresciuta (anche se di poco), analizzando il
riparto pro capite il divario si allarga ulteriormente. Asfo,
infatti, scende da 1.462 a 1.455 euro per cittadino, mentre Asufc
aumenta da 1.547 a i 1.591 e Asugi da 1.575 a 1.585"
"Con questi numeri - aggiunge l'esponente dem, che è anche
componente della III Commissione che vanta competenze in materia
di Salute - difficilmente si potranno risollevare le sorti della
sanità pordenonese, in difficoltà sia nella gestione
dell'emergenza Covid, con i cittadini costretti a pagarsi i
tamponi, sia nello svolgimento della normale attività, con l'Rsa
di Pordenone chiusa dallo scorso settembre, la Guardia medica che
funziona a singhiozzo e i tempi di attesa esorbitanti in
particolare per visite ed esami che costringono molti utenti a
recarsi fuori regione".
"L'atto aziendale approvato da Polimeni senza acquisire un parere
formale dal collegio di direzione - continua Conficoni - non solo
non evidenzia con chiarezza quali misure si intendono mettere in
campo per arrestare la fuga nel vicino Veneto, ma depotenzia i
distretti, che non avranno più titolarità diretta su alcune
importanti funzioni. Inoltre, fa dei passi indietro sul
rafforzamento del dipartimento di Salute mentale, chiamato ad
affrontare il maggiore disagio psicologico che l'emergenza Covid
sta portando con sé".
"Senza adeguate risorse, comunque, è difficile rafforzare la
sanità territoriale - conclude la nota del Partito democratico -
e rilanciare l'ospedale di Pordenone in un rapporto virtuoso con
il Cro di Aviano, il cui ruolo guida in ambito oncologico va
valorizzato a livello regionale".
ACON/COM/db