SALUTE. CONFICONI (PD): PER RSA PORDENONE LA RIAPERTURA SI ALLONTANA
(ACON) Trieste, 4 feb - "La riapertura della Rsa di Pordenone
dovrà ancora attendere e questa volta non si sa nemmeno quanto.
Dopo aver disatteso tutti i termini annunciati per la ripartenza
della struttura, oggi scopriamo che non solo non è stata ancora
individuata l'impresa che gestirà il servizio, ma che ci sono
anche ulteriori lavori che impediscono la riapertura. Di male in
peggio".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd) dopo la risposta ricevuta dall'assessore regionale alla
Salute, Riccardo Riccardi, all'interrogazione con cui l'esponente
dem chiedeva chiarezza sulla situazione delle strutture per
anziani di Pordenone e Sacile.
"Nella risposta datami, emergono diverse criticità. Innanzitutto
stupisce che ora, dopo che gli annunci fatti dal direttore
dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale, JOseph Polimeni, sono
stati tutti smentiti dai fatti, venga comunicata la necessità di
ulteriori lavori di adeguamento dei locali, di cui finora nessuno
aveva mai parlato. Inoltre, se la ridotta offerta soddisfa la
domanda, come ha riferito Riccardi in III Commissione, come mai
lo stesso assessore riconosce l'opportunità di potenziare il
servizio?", si chiede Conficoni.
"Queste affermazioni stridono con una realtà nella quale viene
posticipata ancora una volta la soluzione di un problema vissuto
dalle famiglie, visto che le Rsa rappresentano un importante
tassello del sistema salute. Se a Pordenone, dunque, si deve
attendere una riapertura a data da definire, a Sacile non va
tanto meglio con la riattivazione pressoché simbolica della
struttura, che non garantisce un servizio effettivo".
"Una situazione obiettivamente imbarazzante - evidenzia ancora
Conficoni -, caratterizzata dai rimpalli di responsabilità tra
Asfo e Arcs, che si trascina da troppo tempo e conferma le
difficoltà della sanità pordenonese, penalizzata anche
dall'iniqua assegnazione delle risorse e da un atto aziendale
che, tra le altre cose, contrappone il Cro di Aviano all'ospedale
del capoluogo in barba alle norme regionali, attestando ancora
una volta l'inadeguatezza del direttore generale Polimeni".
ACON/COM/rcm