SALUTE. USSAI (M5S): ISTITUIRE CENTRO EPIDEMIOLOGICO SALUTE AMBIENTE
(ACON) Trieste, 4 feb - Un Centro epidemiologico Salute e
ambiente che faccia da raccordo tra sistema sanitario, Agenzia
regionale di protezione ambientale (Arpa) e decisori politici.
Lo vuole istituire, attraverso una proposta di legge, il Gruppo
del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia, presentata nel corso di una conferenza stampa dal
consigliere Andrea Ussai, primo firmatario del testo, insieme
alla collega Ilaria Dal Zovo.
"La pandemia - afferma Ussai in una nota - ha ribadito che la
salute e il benessere individuale e collettivo sono connessi tra
loro, nonché allo stesso tempo dipendenti non solo da fattori
biologici o comportamenti personali, ma anche da elementi
ambientali e socio-economici. Crediamo sia necessario rivedere il
ruolo della epidemiologia nella sanità regionale, per preparare
il sistema sanitario del futuro a darsi strumenti per meglio
tutelare la salute della popolazione".
"Oggi esiste un Osservatorio, istituito nel 2014, che però
presenta alcune criticità - sottolinea il consigliere del M5S -
rilevate dal gruppo di lavoro del ministero della Salute
'Sinergie Ambiente e Salute'. In particolare, i suoi tavoli di
lavoro vengono attivati soltanto in situazioni di emergenza
ambientale o per rispondere a uno specifico quesito: non esiste
in Fvg una struttura stabile che si occupi di questi temi con
personale dedicato. Risulta quindi indispensabile superare
l'attuale modello emergenziale".
"Il Centro regionale che immaginiamo- continua Ussai - sarebbe il
primo in Italia nel promuovere, come ci chiede il ministero della
Salute, l'applicazione di un approccio One health. Cioè
multidisciplinare, intersettoriale e coordinato per affrontare i
rischi potenziali o già esistenti in un sistema che, ormai da
tempo, fa i conti con il cambiamento climatico e con gli effetti
della globalizzazione, delle produzioni e degli scambi
commerciali".
"Crediamo - aggiunge ancora l'esponente pentastellato - che un
intervento di questo tipo possa aprire la strada per realizzare
un modello capace di coordinare in maniera sinergica le
competenze specifiche e settoriali disponibili, superando la
frammentarietà di norme e procedure, valido nel promuovere
ricerca innovativa che interroghi e indaghi la complessità della
relazione tra ambiente e salute. L'obiettivo è quello di fornire
informazioni rilevanti del percorso pericolo-esposizione-malattia
e di orientare quindi appropriati interventi di sanità pubblica,
gestione delle attività produttive e risanamento ambientale".
"Il Centro che proponiamo - conclude Ussai - sarebbe anche
responsabile della comunicazione del rischio, che va oltre la
mera divulgazione di informazioni, puntando alla realizzazione di
un processo, grazie al quale vengono incorporate nelle decisioni
le informazioni e le opinioni essenziali per un'efficace
gestione. Nel contesto del dibattito pubblico, la disponibilità
di informazioni scientifiche attendibili, coerenti e sistematiche
è fondamentale come base per la presa di decisioni equilibrate ed
efficaci".
ACON/COM/db