SALUTE. SANTORO (PD): TANTI SOLDI, MA MANCA DISEGNO COMPLESSIVO
(ACON) Trieste, 5 feb - "Che ci fosse un'abbondanza di soldi da
investire in sanità, grazie al governo nazionale e ai fondi che
arrivano dall'Europa, ne eravamo tutti al corrente. Ma quello che
avremmo voluto e dovuto sapere oggi da presidente e assessore
alla Salute, sarebbe stato il disegno complessivo, vista la
situazione estremamente critica di mancanza di personale
sanitario e servizi ai cittadini, che in questi due anni di
pandemia ha portato alla crisi del sistema della salute pubblica".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Mariagrazia
Santoro (Pd) commentando le dichiarazioni del presidente della
Regione Fvg, Massimiliano Fedriga e dell'assessore alla Salute,
Riccardo Riccardo, intervenuti oggi in una conferenza stampa per
illustrare il piano di finanziamenti per la sanità regionale.
"La problematica più forte - continua Santoro - oggi non riguarda
in prima battuta la costruzione degli edifici o il loro
adeguamento, ma il servizio che diamo ai cittadini e le
condizioni di forte scarsità di operatori. Parlare di
investimenti mirabolanti non argina la forte emorragia di
infermieri e medici che stanno abbandonando la sanità regionale,
né dà un sostegno concreto al personale che continua a operare
nella sanità pubblica". Secondo la consigliera, "mentre si lodano
degli investimenti, resta preoccupante la situazione delle
Aziende sanitarie territoriali: se dagli atti aziendali di Asugi
e Asfo continuano a emergere problemi, di quello di Asufc non c'è
nemmeno l'ombra".
E ancora, continua Santoro, "parlano di investimenti sulla sanità
territoriale dopo aver dimenticato o depotenziato diversi presìdi
tagliando servizi importanti per i cittadini di quei territori.
Dicano ora, nella loro idea di riorganizzazione territoriale, che
vorranno fare delle case di comunità, dove verranno realizzate ma
sopratutto con quali servizi e quale personale dedicato. Altre
regioni hanno già cominciato a inaugurarle, invece in Fvg si
parla di muri ancora da innalzare, senza sapere nemmeno chi
riempirà questi centri, mentre parallelamente continuano a essere
tagliati i servizi, non ci sono le guardie mediche, e i medici di
base e i pronto soccorso sono sempre più in difficoltà. E infine
- conclude la consigliera dem - le liste d'attesa si ingrossano
in maniera preoccupante, rinviando le necessità di cura dei
cittadini".
ACON/COM/fa