TRENI. SERGO (M5S): RITARDI CAUSA IMMOBILISMO PER ATTESA GRANDI OPERE
(ACON) Trieste, 7 feb - "Questa mattina, per un banale guasto a
un segnale, sono stati numerosi i ritardi per i treni in Friuli
Venezia Giulia".
Lo fa sapere con una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle in
Consiglio regionale, Cristian Sergo.
"Nello specifico - aggiunge il pentastellato -, il treno 16606,
partito alle 8:05 con 57' di ritardo da Palmanova e arrivato con
65' di ritardo a Udine, il 3528 delle 7:27 da Trieste ha
terminato la sua corsa a Palmanova con un ritardo accumulato di
19'. Non bene nemmeno per chi da Tarvisio doveva recarsi a
Trieste, con il primo treno del mattino 16605 arrivato con 13' di
ritardo nel capoluogo friulano per poi recuperare tutto sul Carso
e arrivare puntuale a Trieste, mentre il treno partito da Udine
alle 7:01 aveva già 40' di ritardo a Palmanova prima di
accumularne un'altra decina fino al capoluogo regionale. Stessi
disagi per chi è partito da Tarvisio Boscoverde alle 6:10 ed è
arrivato a Trieste con 58' di ritardo. Anche i treni successivi
stanno riscontrando ritardi superiori ai 40'. La linea
Udine-Gorizia-Trieste ha visto tutti treni in orario, se non in
anticipo, con l'unica eccezione della corsa delle 7:39 partita da
Udine dopo 18' ma arrivata con soli 6' di ritardo, recuperati
quasi tutti sulla tratta che attraversa il Carso e che tutti
indicano come la più problematica".
"Tutto questo dimostra come anni di immobilismo in attesa di
grandi opere mai realizzate e di grandi appalti miliardari -
commenta Sergo - non hanno permesso l'adeguamento e il
potenziamento della linea esistente. La scarsa manutenzione e
attenzione ai veri problemi dei pendolari portano a questi
disagi. Basta vedere la situazione della stazione di Udine, dove
per realizzare un ascensore non son bastati 3 anni".
"È strano che chi ha potuto governare il Paese ininterrottamente
dal 2011 al 2018 e dal 2019 a oggi, parli di immobilismo e
scarichi la responsabilità su chi da 9 anni chiede di realizzare
le opere effettivamente necessarie per il nostro territorio e di
smetterla con la logica delle grandi opere che hanno solamente
rallentato i trasporti di questa regione. Per superare un
passaggio a livello o sistemare un segnale luminoso - conclude il
capogruppo del M5S - non servono le grandi opere da centinaia, se
non migliaia, di milioni. Non averlo capito nel 2022, ci fa
temere che il futuro continui a non essere molto roseo per i
nostri pendolari".
ACON/COM/rcm