CASTAGNETI. II COMM, OK A NORMA MODIFICATA E NUOVI EMENDAMENTI IN AULA
(ACON) Trieste, 7 feb - Via libera a maggioranza da parte della
II Commissione, presieduta da Alberto Budai (Lega) e riunita in
modalità telematica, alla proposta di legge 131 inerente le norme
per favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e
salvaguardia dei castagneti, nonché per la realizzazione di nuovi
impianti.
Il documento che verrà sottoposto all'attenzione definitiva
dell'Aula esce tuttavia dai lavori commissariali con una serie di
modifiche piuttosto consistenti, rispetto un percorso che lo
vedeva reduce da una prima illustrazione da parte dei proponenti
e dalle audizioni dei principali portatori di interesse durante
una precedente sessione di lavori della stessa II Commissione e
già oggetto di parere positivo sulle parti di competenza da parte
della IV.
In questo caso, tuttavia, gli stessi promotori dell'istanza
legislativa (i consiglieri forzisti Mara Piccin e Giuseppe Nicoli
con sigle aggiuntive successivamente apposta anche dai leghisti
Lorenzo Tosolini, Elia Miani, Alfonso Singh, Simone Polesello e
Giuseppe Ghersinich) hanno introdotto, di concerto con la
Direzione regionale competente, una serie di complessi
emendamenti. Variazioni che, pur non modificandone le finalità
principali, hanno comunque indotto i firmatari delle altre
richieste di modifica (i dem Chiara Da Giau, Sergio Bolzonello ed
Enzo Marsilio) a ritirarle e anche ad astenersi dal voto (insieme
ai rappresentanti di Open Sinistra Fvg, Patto per l'Autonomia e
M5S). Una scelta non polemica, ma semplicemente legata
all'intenzione di rivedere le istanze in base alla nuova veste
indossata dalla pdl 131 per riproporle, quindi, al cospetto del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. A fine attività è
stata anticipata anche la scelta di rinunciare a nominare un
relatore di Minoranza, lasciando pertanto alla sola prima
firmataria Piccin il ruolo di relatrice di Maggioranza.
Seduta anomala, dunque, con un ordine del giorno che prevedeva
l'esame di un provvedimento chiamato a rilanciare, valorizzare e
promuovere lo storico comparto dei castagneti nei territori
collinari e montani della regione. Tra le caratteristiche
principali vanno segnalate la creazione di nuovi impianti con
incremento delle superfici coltivate anche attraverso l'utilizzo
di tecniche moderne, l'istituzione di un Tavolo castanicolo
regionale, specifici contributi ai proprietari e ai conduttori,
azioni di promozione delle filiere e delle attività di ricerca.
Senza dimenticare l'informazione e la formazione professionale,
nonché l'utilizzo di aiuti di Stato.
Le modifiche, ampiamente preannunciate, hanno portato anche alla
soppressione di uno degli 8 articoli inizialmente previsti (il 6,
troppo legato alla straordinarietà del periodo emergenziale in
materia di aiuti di Stato per una norma, invece, destinata ad
accompagnare per anni il settore). Agli 8 emendamenti ritirati da
Da Giau, hanno fatto seguito altri due che anche Budai e Piccin
hanno stralciato su richiesta dell'assessore regionale a Risorse
agroalimentari, forestali, ittiche e Montagna, Stefano Zannier.
Disco verde, invece, per i 9 emendamenti inoltrati dai promotori
(relativi al titolo e uno per ogni articolo: 4 modificativi, 4
sostitutivi e uno soppressivo) per una legge che ora specifica
come gli interventi siano rivolti a castagneti 'da frutto' e
inserisce tra le finalità anche la creazione di nuovi frutteti
nelle aree vocate nell'ottica dell'aumento della produzione.
Eliminati i passaggi riguardo eventuali interventi sul patrimonio
edilizio a servizio dei castagneti, è stato riscritto per una
mera questione di drafting normativo quello legato al Tavolo
castanicolo regionale con mandato all'Agenzia regionale per lo
Sviluppo rurale (Ersa Fvg) e validità settennale per il relativo
Piano. "Il Tavolo rimane come organo - ha spiegato Piccin - con
cui Ersa collaborerà per la predisposizione del Piano, prima
previsto con delibera di Giunta, ma che ora diventa di sua
competenza".
Riformulate anche le sezioni legate ai contributi per i
proprietari e i conduttori dei castagneti con inserimento
generico di elementi della normativa sugli aiuti di Stato, ma
anche in materia di interventi finanziabili, attività di ricerca,
sperimentazione e formazione, nonché entrata in vigore.
"L'approvazione degli emendamenti presentati dai promotori - ha
commentato Da Giau, spiegando così le motivazioni del ritiro dei
suoi - renderebbe irrilevanti tutti gli altri. Pertanto, oltre
all'astensione al momento del voto, preferiamo valutare il testo
che uscirà definitivamente dalla Commissione e solo allora
valutare in maniera compiuta le istanze da ripresentare in aula".
A tale proposito, il pentastellato Cristian Sergo ha rivelato di
aver previsto "questa ipotesi, rinunciando quindi a presentare i
nostri emendamenti nella certezza che la riscrittura della norma
li avrebbe fatti decadere".
Nel corso del dibattito è intervenuto anche il consigliere Franco
Mattiussi (FI) che ha chiesto dettagli in merito "alla
valorizzazione dei castagneti da frutto anche in chiave
turistico-ricreativa". A tale proposito, l'assessore Zannier ha
specificato che "i soggetti destinatari dei contributi potranno
provvedere ad azioni di promozione delle filiere anche a finalità
turistico-ricreativa, ma di questo dovranno occuparsi loro stessi
in quanto soggetti privati e perciò non il soggetto pubblico".
ACON/DB-fc