News


FINANZE. ZILLI-BINI IN I COMM: FVG PLUS SPA FUTURO BRACCIO OPERATIVO

08.02.2022
14:07
(ACON) Trieste, 8 feb - "L'obiettivo dell'Amministrazione regionale è quello di efficientare gli strumenti di carattere agevolativo, costituendo una società in house pubblica e creando così un braccio operativo capace di mettere a sistema tutte le progettualità per concentrare gli strumenti sotto un'unica regia e consentire un'azione efficace verso i beneficiari. Fvg Plus Spa, come già anticipato in occasione della formalizzazione della dismissione della partecipazione della Regione in Banca Mediocredito Fvg spa, sarà una società pubblica con partecipazione regionale (80%) e di Friulia (fino al 20%). La dotazione finanziaria d'avvio sarà pari a 3 milioni di euro, quale apporto della Regione, più altri 500mila da parte di Friulia con la possibilità di procedere a eventuali modifiche prima dell'appuntamento con l'Aula".

Lo ha specificato l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, nel corso dei lavori della I Commissione consiliare, presieduta da Alessandro Basso (FdI) e riunita a Trieste nell'emiciclo di piazza Oberdan, durante l'illustrazione del disegno di legge 154 Fvg Plus Spa, presentato dalla Giunta regionale alla Presidenza del Consiglio Fvg il 17 dicembre 2021. Gli stessi commissari, nel corso di una seduta già fissata per giovedì pomeriggio, saranno ora chiamati a esprimere un parere sul documento.

Zilli ha anche anticipato che, proprio in tale occasione, proporrà "un emendamento per accorciare e semplificare le tempistiche. In sostanza, Fvg Plus sarà costituita da Friulia come una scatoletta nella quale la Regione entrerà con apporto di capitale utile per essere immediatamente socio di maggioranza con l'80-85% delle quote". Per quanto concerne Banca Mediocredito Fvg, invece, la dismissione della partecipazione "non è stata ancora perfezionata, ma confidiamo - ha concluso l'assessore alle Finanze - che avvenga entro il primo semestre di quest'anno".

Il collega con deleghe ad Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, ha dal canto suo ricordato come "la costituzione della nuova società dia seguito alla previsione programmatica prevista dall'articolo 56 di SviluppoImpresa (già avviata anche tramite l'Agenzia Lavoro e SviluppoImpresa) nell'ottica di riorganizzare il sistema finanziario regionale e l'accesso al credito agevolato, compresi i fondi di rotazione. Un'operazione importante per offrire risposte puntuali e precise a micro e piccole-medie imprese che necessitano di sostegno e di accompagnamento verso il nuovo mercato economico".

Attraverso i suoi 4 articoli suddivisi in 2 capi, il ddl 154 Fvg Plus mira dunque a razionalizzare alcuni moduli organizzativi dei quali la Regione Fvg si avvale per attuare politiche a favore del territorio, prevedendo la costituzione di una nuova società in house prividing nell'ambito di un riordino degli strumenti in materia di accesso al credito e di agevolazioni alle imprese e ai cittadini.

"Se è vero che il Fvg sta dimostrando effervescenza, resistenza e capacità di reagire alle crisi economiche, un punto di debolezza - ha aggiunto Bini - è rappresentato dal nanismo d'impresa e dalla difficoltà manifestata dagli imprenditori nel passaggio generazionale d'impresa. Quindi, sarà un lavoro nel medio e lungo termine perché, una volta declinati gli assi di intervento, nel breve la gestione dei fondi di rotazione (circa un miliardo e 300 milioni di euro per quasi 2.800 interventi) può essere fatta con personale già formato, ma le altre azioni di ingegneria finanziaria, legate anche alla formazione tecnica, necessitano di un percorso più lungo e del reperimento di professionalità altamente qualificate. Il distinguo tra Friulia e Fvg Plus sarà molto chiaro e caratterizzato da target diversi: la prima si dedicherà sulle operazioni più grosse, l'altra dovrà invece concentrarsi sui tagli minori".

Esaurita l'illustrazione, ha preso il via una serie di audizioni tematiche in videoconferenza che hanno coinvolto i principali portatori di interesse regionali (Confidimprese Fvg e Confidi Friuli hanno anche inviato delle memorie, mentre è intervenuto anche Alessio Di Dio di Lega Cooperative Fvg), tutti concordi in merito alla validità dello strumento. Massimiliano Ciarrocchi, dg di Confindustria Fvg, ha parlato di "idea fondamentale e importante passo avanti per gestire una mole di interventi di finanza e contribuzione", mentre Graziano Tilatti (Confartigianato Imprese Fvg) ha auspicato che "i fondi di rotazione non si portino dietro come bagaglio l'attuale carico burocratico. Meno pesantezza, dunque, e più velocità nel dare risposte". Secondo Alessandro Da Re (Frie), inoltre, la costituzione di Fvg Plus "avviene in maniera opportuna lungo un percorso di riforme Frie che porterà all'unificazione dei fondi e delle segreterie, portando grande semplificazione e maggiore efficienza. Essendo molto complesso, è dunque positivo che venga gestito da una realtà in house".

Lucia Piu (Associazione Piccole e Medie Industrie Confapi Fvg) ha parlato anche a nome di Enea Vian di "evoluzione degli strumenti che la Regione metterà a disposizione del territorio. Sosteniamo un'iniziativa e un percorso coerenti e vantaggiosi per imprese e associazioni". Anche Stefano Minin (Confcooperative Fvg) ha sottolineato "il corretto modo di procedere da parte della Giunta", evidenziando tuttavia "un bacino caratterizzato da realtà molto piccole e sottocapitalizzate, giacché il capitale è fornito soprattutto dal lavoro umano. Garantiamo piena disponibilità nel valutare nuove opportunità sinergiche per lo sviluppo in un comparto da oltre 200mila soci". Su ipotesi di collaborazione si è soffermato anche Sandro Rozzini (direttore di Confidimprese Fvg) che ha suggerito di unire le forze per "un'iniziativa ben precisa: le banche sono poco attente alle piccole operazioni di credito, perciò Confidi e la nuova società potrebbero unire le forze per soddisfare tale esigenza attraverso la messa a disposizione di liquidità che i Confidi possano erogare come finanziamenti alle imprese socie".

Il dibattito da parte dei consiglieri è stato posticipato alla seduta di giovedì, fermo restando l'intervento del pentastellato Cristian Sergo che ha chiesto dettagli sui contenuti e l'utilità tecnica del formulario inserito nella documentazione collaterale al ddl 154. ACON/DB-fc



Gli assessori regionali Barbara Zilli e Sergio Emidio Bini
La I Commissione permanente riunita in aula durante le audizioni
Alessandro Basso (FdI), presidente della I Commissione consiliare
Cristian Sergo (M5S) interviene durante i lavori