FINANZE. ZILLI-BINI IN I COMM: FVG PLUS SPA FUTURO BRACCIO OPERATIVO
(ACON) Trieste, 8 feb - "L'obiettivo dell'Amministrazione
regionale è quello di efficientare gli strumenti di carattere
agevolativo, costituendo una società in house pubblica e creando
così un braccio operativo capace di mettere a sistema tutte le
progettualità per concentrare gli strumenti sotto un'unica regia
e consentire un'azione efficace verso i beneficiari. Fvg Plus
Spa, come già anticipato in occasione della formalizzazione della
dismissione della partecipazione della Regione in Banca
Mediocredito Fvg spa, sarà una società pubblica con
partecipazione regionale (80%) e di Friulia (fino al 20%). La
dotazione finanziaria d'avvio sarà pari a 3 milioni di euro,
quale apporto della Regione, più altri 500mila da parte di
Friulia con la possibilità di procedere a eventuali modifiche
prima dell'appuntamento con l'Aula".
Lo ha specificato l'assessore regionale alle Finanze, Barbara
Zilli, nel corso dei lavori della I Commissione consiliare,
presieduta da Alessandro Basso (FdI) e riunita a Trieste
nell'emiciclo di piazza Oberdan, durante l'illustrazione del
disegno di legge 154 Fvg Plus Spa, presentato dalla Giunta
regionale alla Presidenza del Consiglio Fvg il 17 dicembre 2021.
Gli stessi commissari, nel corso di una seduta già fissata per
giovedì pomeriggio, saranno ora chiamati a esprimere un parere
sul documento.
Zilli ha anche anticipato che, proprio in tale occasione,
proporrà "un emendamento per accorciare e semplificare le
tempistiche. In sostanza, Fvg Plus sarà costituita da Friulia
come una scatoletta nella quale la Regione entrerà con apporto di
capitale utile per essere immediatamente socio di maggioranza con
l'80-85% delle quote". Per quanto concerne Banca Mediocredito
Fvg, invece, la dismissione della partecipazione "non è stata
ancora perfezionata, ma confidiamo - ha concluso l'assessore alle
Finanze - che avvenga entro il primo semestre di quest'anno".
Il collega con deleghe ad Attività produttive e Turismo, Sergio
Emidio Bini, ha dal canto suo ricordato come "la costituzione
della nuova società dia seguito alla previsione programmatica
prevista dall'articolo 56 di SviluppoImpresa (già avviata anche
tramite l'Agenzia Lavoro e SviluppoImpresa) nell'ottica di
riorganizzare il sistema finanziario regionale e l'accesso al
credito agevolato, compresi i fondi di rotazione. Un'operazione
importante per offrire risposte puntuali e precise a micro e
piccole-medie imprese che necessitano di sostegno e di
accompagnamento verso il nuovo mercato economico".
Attraverso i suoi 4 articoli suddivisi in 2 capi, il ddl 154 Fvg
Plus mira dunque a razionalizzare alcuni moduli organizzativi dei
quali la Regione Fvg si avvale per attuare politiche a favore del
territorio, prevedendo la costituzione di una nuova società in
house prividing nell'ambito di un riordino degli strumenti in
materia di accesso al credito e di agevolazioni alle imprese e ai
cittadini.
"Se è vero che il Fvg sta dimostrando effervescenza, resistenza e
capacità di reagire alle crisi economiche, un punto di debolezza
- ha aggiunto Bini - è rappresentato dal nanismo d'impresa e
dalla difficoltà manifestata dagli imprenditori nel passaggio
generazionale d'impresa. Quindi, sarà un lavoro nel medio e lungo
termine perché, una volta declinati gli assi di intervento, nel
breve la gestione dei fondi di rotazione (circa un miliardo e 300
milioni di euro per quasi 2.800 interventi) può essere fatta con
personale già formato, ma le altre azioni di ingegneria
finanziaria, legate anche alla formazione tecnica, necessitano di
un percorso più lungo e del reperimento di professionalità
altamente qualificate. Il distinguo tra Friulia e Fvg Plus sarà
molto chiaro e caratterizzato da target diversi: la prima si
dedicherà sulle operazioni più grosse, l'altra dovrà invece
concentrarsi sui tagli minori".
Esaurita l'illustrazione, ha preso il via una serie di audizioni
tematiche in videoconferenza che hanno coinvolto i principali
portatori di interesse regionali (Confidimprese Fvg e Confidi
Friuli hanno anche inviato delle memorie, mentre è intervenuto
anche Alessio Di Dio di Lega Cooperative Fvg), tutti concordi in
merito alla validità dello strumento. Massimiliano Ciarrocchi, dg
di Confindustria Fvg, ha parlato di "idea fondamentale e
importante passo avanti per gestire una mole di interventi di
finanza e contribuzione", mentre Graziano Tilatti
(Confartigianato Imprese Fvg) ha auspicato che "i fondi di
rotazione non si portino dietro come bagaglio l'attuale carico
burocratico. Meno pesantezza, dunque, e più velocità nel dare
risposte". Secondo Alessandro Da Re (Frie), inoltre, la
costituzione di Fvg Plus "avviene in maniera opportuna lungo un
percorso di riforme Frie che porterà all'unificazione dei fondi e
delle segreterie, portando grande semplificazione e maggiore
efficienza. Essendo molto complesso, è dunque positivo che venga
gestito da una realtà in house".
Lucia Piu (Associazione Piccole e Medie Industrie Confapi Fvg) ha
parlato anche a nome di Enea Vian di "evoluzione degli strumenti
che la Regione metterà a disposizione del territorio. Sosteniamo
un'iniziativa e un percorso coerenti e vantaggiosi per imprese e
associazioni". Anche Stefano Minin (Confcooperative Fvg) ha
sottolineato "il corretto modo di procedere da parte della
Giunta", evidenziando tuttavia "un bacino caratterizzato da
realtà molto piccole e sottocapitalizzate, giacché il capitale è
fornito soprattutto dal lavoro umano. Garantiamo piena
disponibilità nel valutare nuove opportunità sinergiche per lo
sviluppo in un comparto da oltre 200mila soci". Su ipotesi di
collaborazione si è soffermato anche Sandro Rozzini (direttore di
Confidimprese Fvg) che ha suggerito di unire le forze per
"un'iniziativa ben precisa: le banche sono poco attente alle
piccole operazioni di credito, perciò Confidi e la nuova società
potrebbero unire le forze per soddisfare tale esigenza attraverso
la messa a disposizione di liquidità che i Confidi possano
erogare come finanziamenti alle imprese socie".
Il dibattito da parte dei consiglieri è stato posticipato alla
seduta di giovedì, fermo restando l'intervento del pentastellato
Cristian Sergo che ha chiesto dettagli sui contenuti e l'utilità
tecnica del formulario inserito nella documentazione collaterale
al ddl 154.
ACON/DB-fc