ALLEVATORI. ZANIN: DA REGIONE SOSTEGNO CONTRO NUOVA STANGATA COSTI
(ACON) Codroipo, 8 feb - Sostenere i piccoli allevamenti e le
tradizioni del territorio, combattere la massificazione e la
concentrazione della produzione in poche grandi aziende. Sono
queste le ragioni che hanno spinto Piero Mauro Zanin, presidente
del Consiglio regionale, a incontrare oggi a Codroipo i vertici
dell'Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia, dopo che
nei giorni scorsi il sodalizio aveva denunciato pubblicamente
l'aumento dei costi causato dall'applicazione di un decreto
legislativo nazionale del 2021.
"La nuova norma sulla macellazione d'urgenza - hanno spiegato a
Zanin il presidente dell'Associazione, Renzo Livoni, e il
direttore Andrea Lugo - comporta un aumento medio dei costi di
circa 300 euro per ogni allevatore, ed è un ulteriore salasso che
danneggia la nostra categoria". Dal momento che le macellazioni
di questo tipo sono un migliaio all'anno, il settore rischia
dunque di dover pagare complessivamente uno scotto di 300mila
euro. Una vera stangata in particolare per le realtà
medio-piccole, ad esempio le latterie turnarie, che già devono
far fronte al problema del ricambio generazionale.
Le nuove disposizioni di legge, stabilite dal Governo Conte 2 nel
febbraio del 2021 e concretamente applicate dall'inizio di
quest'anno, "sembrano fatte apposta per mettere in difficoltà i
piccoli allevamenti - commenta Zanin, che già la scorsa settimana
era intervenuto su Facebook per segnalare il problema
dell'aggravio di costi - e favorire il fenomeno della
concentrazione del settore in poche mani. Per questo io credo che
la Regione debba intervenire, allo scopo di salvaguardare
economia e tradizione. Mi coordinerò con il vicegovernatore
Riccardo Riccardi, in qualità di assessore alla Sanità, e con il
presidente della II Commissione, Alberto Budai, che già sono
sensibili alla problematica, per studiare le possibili forme di
sostegno agli allevatori".
L'incontro è stato l'occasione per illustrare al Consiglio
regionale i numeri di una realtà di tutto rispetto:
l'Associazione Allevatori del Fvg ha un fatturato medio di 7,5-8
milioni all'anno e dà lavoro a 62 dipendenti, senza contare gli
otto addetti dell'Agrifriuli, la società commerciale partecipata
dalla casa madre. Come hanno spiegato Livoni e Lugo,
l'associazione ha da tempo ampliato il proprio tradizionale
raggio d'azione - legato ai controlli sulla mungitura e alla
classificazione dei tori - per fornire agli allevatori assistenza
tecnica, analizzare latte e altri prodotti in un moderno
laboratorio, fornire consulenze sulle norme igienico-sanitarie,
commercializzare il seme equino grazie al centro di Moruzzo,
alpeggiare oltre duecento capi all'anno nella malga Montasio, in
gestione dal 2019. Molti di questi servizi rappresentano un
"unicum" nel panorama nazionale.
Di rilievo anche l'attività del Centro sulla biodiversità, che ha
suscitato l'interesse di una multinazionale statunitense-cinese.
Mentre è in dirittura d'arrivo un grande progetto legato alla
lavorazione della carne e alla sua promozione tramite e-commerce,
una sorta di Amazon dell'agroalimentare friulano destinato a
coinvolgere una sessantina di aziende.
"L'Associazione - ha concluso Zanin - ha saputo differenziare i
suoi servizi e merita di essere sostenuta dalla parte pubblica,
per evitare che vengano disperse attività tradizionali
strettamente legate alla cultura del nostro territorio".
ACON/FA
Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, durante l'incontro con l'Associazione Allevatori del Fvg a Codroipo
Il presidente Zanin (a destra) assieme al presidente degli Allevatori, Renzo Livoni (al centro) e al direttore Andrea Lugo
Un altro momento dell'incontro di oggi a Codroipo