SALUTE. LIGUORI (CITTADINI): CARENZA INFERMIERI, MOZIONE PER SOLUZIONI
(ACON) Trieste, 9 feb - "Il Gruppo consiliare dei Cittadini
risponde all'appello lanciato dell'assessore regionale Riccardo
Riccardi per trovare una soluzione alla carenza di infermieri in
Friuli Venezia Giulia. E lo fa, ancora una volta, in maniera
propositiva. Facendo quindi tesoro di quanto ascoltato
direttamente dai professionisti del settore in un confronto
aperto e costruttivo tenutosi a metà gennaio nella sede della
Regione a Udine, ma anche alla luce della delibera di Giunta per
l'assunzione in deroga con impiego temporaneo di professionisti
con titolo non riconosciuto dal ministero della Salute, ho quindi
depositato una mozione contenente alcune possibili soluzioni al
problema".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale civica Simona
Liguori, ricordando che "il documento propone: forme di
incentivazione economica regionale per valorizzare il personale
infermieristico; di adoperarsi presso la Conferenza Stato-Regioni
per individuare soluzioni volte a delineare un piano di
assunzioni strutturato e a prevedere un adeguato aumento dello
stipendio del personale infermieristico; di esortare il Governo a
considerare il superamento del vincolo di esclusività per la
professione infermieristica; di rappresentare al Governo la
necessità di individuare gli strumenti utili a valorizzare la
figura professionale dell'infermiere anche nell'ambito della
didattica universitaria per permettere una crescita dal punto di
vista professionale e di carriera".
"Risulta condivisibile - aggiunge l'esponente dei Cittadini - la
richiesta avanzata all'assessore Riccardi dai presidenti degli
ordini professionali infermieristici (Opi) di 'un tavolo
permanente di sviluppo e di implementazione di nuovi modelli
assistenziali, fra Regione e Ordini professionali che, partendo
proprio dai 10mila infermieri del Fvg possa garantire l'apporto
necessario degli stessi nella garanzia e nella tutela dei bisogni
di salute della popolazione, senza ricorrere a colleghi stranieri
dei quali non abbiamo nessuna garanzia di reale utilizzo'".
"Tra le ipotesi su cui ragionare, potrebbe esserci anche quella
di aprire agli infermieri di secondo e terzo anno - conclude
Liguori - assunzioni a tempo determinato, magari con punteggi
utili per un'assunzione futura al termine del percorso di
formazione. Servono progressioni orizzontali che nell'Azienda
sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc), per esempio,
sono da tempo ferme al palo".
ACON/COM/db