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SCUOLA. AUDIZIONE USR IN VI COMM: RETTO URTO COVID MA MANCANO DOCENTI

10.02.2022
17:49
(ACON) Trieste, 10 feb - I finanziamenti di Stato e Regione hanno permesso al sistema-scuola di reggere l'urto del secondo anno di pandemia e il nuovo decreto legge nazionale, che semplifica la procedura di rientro degli alunni contagiati, ha posto fine a settimane di comunicazioni difficili tra dirigenti scolastici e dipartimenti di prevenzione nei giorni dell'impennata dei casi di positività al virus. Ma resta sullo sfondo il problema della carenza di personale e non solo per i cosiddetti contratti-Covid.

Sono questi i principali temi affrontati oggi da Daniela Beltrame, direttore dell'Ufficio scolastico regionale, nella sua audizione di fronte ai consiglieri della VI Commissione, radunati in aula dal presidente Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar).

La dirigente ha ricostruito le diverse fasi di un anno scolastico che ha dovuto, come il precedente, "inseguire i ritmi della pandemia". Fondamentali si sono allora rivelate le risorse finanziarie supplementari messe in campo dalla Regione (3 milioni) e gli 8,6 milioni di fonte statale, che sono stati utilizzati per coprire centinaia di posti nelle scuole, da quelle dell'infanzia alle superiori. Il momento più critico ha coinciso con l'accelerata del virus a gennaio e il decreto legge nazionale del 7 gennaio, che prevedeva la presa in carico da parte del Dipartimento di prevenzione anche per un solo caso di contagio in classe alle elementari: "Non è stato facile applicarlo - ha ammesso Beltrame - perché dipartimenti di prevenzione e aziende sanitarie erano oberati di lavoro. Il nuovo decreto, che mantiene la presenza in classe fino a 4 casi contemporanei, ha decisamente migliorato la situazione".

La dirigente dell'Usr ha evidenziato anche i problemi strutturali del pianeta scuola, a partire dal reclutamento degli insegnanti, acuito dall'emergenza Covid che ha obbligato a sostituire i docenti sospesi in quanto non vaccinati (in media il 5 per cento) e chi è rimasto assente per altre cause. "In alcuni casi c'è un'enorme difficoltà a trovare supplenti - ha detto Beltrame - perché nelle graduatorie di istituto girano sempre gli stessi nomi e spesso si devono cercare persone fuori dalla graduatoria, le cosiddette Mad (Messe a disposizione), e questo preoccupa i dirigenti scolastici. Chi insegna dunque a volte non ha il titolo di studio richiesto, perché si fa ricorso a studenti di Scienze della formazione non ancora laureati. E ci si dovrebbe porre il problema delle università che non riescono a formare il numero di laureati sufficiente. Un altro problema è quello del personale che viene da fuori regione e dopo gli anni di permanenza obbligatoria sceglie di lasciare il Fvg". Il tema del reclutamento "straordinario", legato all'emergenza Covid, è stato ripreso dalla consigliera Chiara Da Giau. "Se guardiamo i numeri - ha detto l'esponente del Pd - è chiaro che diversi insegnanti non in regola con gli obblighi vaccinali hanno preso malattia o aspettativa, presentando ai propri dirigenti una documentazione di cui non si poteva non prendere atto. Ma è altrettanto evidente che era uno stratagemma per sfuggire alla misura più grave della sospensione, e dovremmo sottolineare che si tratta di un comportamento poco responsabile che ha finito per danneggiare gli studenti, gravando gli insegnanti regolarmente in aula di un carico di lavoro supplementare". Da Giau si è soffermata anche sulle difficoltà delle ultime settimane e ha parlato di "scuole abbandonate da aziende sanitarie e dipartimenti di prevenzione, che hanno lasciato i dirigenti a gestire la situazione dei contagi. Molti dirigenti si sono dovuti assumere responsabilità non loro sulla validità o meno dei tamponi presentati dalle famiglie. Questo non è responsabilità dell'Ufficio scolastico regionale né dell'assessore Rosolen, ma quattro ondate di pandemia non sono bastate a organizzare i dipartimenti di prevenzione".

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha invece posto il tema dell'alternanza scuola-lavoro, legandolo alla recente tragedia del giovane Lorenzo Parelli: "Quali verifiche sulla sicurezza sono state fatte?", si è chiesto il consigliere. A rispondergli l'assessore all'Istruzione e al Lavoro, Alessia Rosolen: "Sono pronta ad approfondire il tema in commissione - ha premesso - ma ricordo che questa Regione da 40 anni applica verifiche e controlli in modo costante, e richiede requisiti precisi ai suoi interlocutori. Se capisco che possa capitare di strumentalizzare o confondere le cose quando si è giovani, non può farlo chi come noi siede in quest'aula e ha responsabilità istituzionali". ACON/FA-fc



Giuseppe Sibau (Prog Fvg/Ar), presidente della VI Commissione, durante l'audizione di Daniela Beltrame
L'intervento di Chiara Da Giau (Pd)
Furio Honsell (Open) e Tiziano Centis (Cittadini) sui banchi dell'Opposizione
La VI Commissione durante l'intervento da remoto dell'assessore Alessia Rosolen