SCUOLA. AUDIZIONE USR IN VI COMM: RETTO URTO COVID MA MANCANO DOCENTI
(ACON) Trieste, 10 feb - I finanziamenti di Stato e Regione
hanno permesso al sistema-scuola di reggere l'urto del secondo
anno di pandemia e il nuovo decreto legge nazionale, che
semplifica la procedura di rientro degli alunni contagiati, ha
posto fine a settimane di comunicazioni difficili tra dirigenti
scolastici e dipartimenti di prevenzione nei giorni
dell'impennata dei casi di positività al virus. Ma resta sullo
sfondo il problema della carenza di personale e non solo per i
cosiddetti contratti-Covid.
Sono questi i principali temi affrontati oggi da Daniela
Beltrame, direttore dell'Ufficio scolastico regionale, nella sua
audizione di fronte ai consiglieri della VI Commissione, radunati
in aula dal presidente Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar).
La dirigente ha ricostruito le diverse fasi di un anno scolastico
che ha dovuto, come il precedente, "inseguire i ritmi della
pandemia". Fondamentali si sono allora rivelate le risorse
finanziarie supplementari messe in campo dalla Regione (3
milioni) e gli 8,6 milioni di fonte statale, che sono stati
utilizzati per coprire centinaia di posti nelle scuole, da quelle
dell'infanzia alle superiori. Il momento più critico ha coinciso
con l'accelerata del virus a gennaio e il decreto legge nazionale
del 7 gennaio, che prevedeva la presa in carico da parte del
Dipartimento di prevenzione anche per un solo caso di contagio in
classe alle elementari: "Non è stato facile applicarlo - ha
ammesso Beltrame - perché dipartimenti di prevenzione e aziende
sanitarie erano oberati di lavoro. Il nuovo decreto, che mantiene
la presenza in classe fino a 4 casi contemporanei, ha decisamente
migliorato la situazione".
La dirigente dell'Usr ha evidenziato anche i problemi strutturali
del pianeta scuola, a partire dal reclutamento degli insegnanti,
acuito dall'emergenza Covid che ha obbligato a sostituire i
docenti sospesi in quanto non vaccinati (in media il 5 per cento)
e chi è rimasto assente per altre cause. "In alcuni casi c'è
un'enorme difficoltà a trovare supplenti - ha detto Beltrame -
perché nelle graduatorie di istituto girano sempre gli stessi
nomi e spesso si devono cercare persone fuori dalla graduatoria,
le cosiddette Mad (Messe a disposizione), e questo preoccupa i
dirigenti scolastici. Chi insegna dunque a volte non ha il titolo
di studio richiesto, perché si fa ricorso a studenti di Scienze
della formazione non ancora laureati. E ci si dovrebbe porre il
problema delle università che non riescono a formare il numero di
laureati sufficiente. Un altro problema è quello del personale
che viene da fuori regione e dopo gli anni di permanenza
obbligatoria sceglie di lasciare il Fvg".
Il tema del reclutamento "straordinario", legato all'emergenza
Covid, è stato ripreso dalla consigliera Chiara Da Giau. "Se
guardiamo i numeri - ha detto l'esponente del Pd - è chiaro che
diversi insegnanti non in regola con gli obblighi vaccinali hanno
preso malattia o aspettativa, presentando ai propri dirigenti una
documentazione di cui non si poteva non prendere atto. Ma è
altrettanto evidente che era uno stratagemma per sfuggire alla
misura più grave della sospensione, e dovremmo sottolineare che
si tratta di un comportamento poco responsabile che ha finito per
danneggiare gli studenti, gravando gli insegnanti regolarmente in
aula di un carico di lavoro supplementare".
Da Giau si è soffermata anche sulle difficoltà delle ultime
settimane e ha parlato di "scuole abbandonate da aziende
sanitarie e dipartimenti di prevenzione, che hanno lasciato i
dirigenti a gestire la situazione dei contagi. Molti dirigenti si
sono dovuti assumere responsabilità non loro sulla validità o
meno dei tamponi presentati dalle famiglie. Questo non è
responsabilità dell'Ufficio scolastico regionale né
dell'assessore Rosolen, ma quattro ondate di pandemia non sono
bastate a organizzare i dipartimenti di prevenzione".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha invece posto il tema
dell'alternanza scuola-lavoro, legandolo alla recente tragedia
del giovane Lorenzo Parelli: "Quali verifiche sulla sicurezza
sono state fatte?", si è chiesto il consigliere. A rispondergli
l'assessore all'Istruzione e al Lavoro, Alessia Rosolen: "Sono
pronta ad approfondire il tema in commissione - ha premesso - ma
ricordo che questa Regione da 40 anni applica verifiche e
controlli in modo costante, e richiede requisiti precisi ai suoi
interlocutori. Se capisco che possa capitare di strumentalizzare
o confondere le cose quando si è giovani, non può farlo chi come
noi siede in quest'aula e ha responsabilità istituzionali".
ACON/FA-fc
Giuseppe Sibau (Prog Fvg/Ar), presidente della VI Commissione, durante l'audizione di Daniela Beltrame
L'intervento di Chiara Da Giau (Pd)
Furio Honsell (Open) e Tiziano Centis (Cittadini) sui banchi dell'Opposizione
La VI Commissione durante l'intervento da remoto dell'assessore Alessia Rosolen