FINANZE. VIA LIBERA I COMM A FVG PLUS SPA, IN HOUSE PRONTA PER AULA
(ACON) Trieste, 10 feb - Disco verde verso il giudizio
dell'Aula per il disegno di legge 154 Fvg Plus Spa, ma non senza
alcune perplessità manifestate dai consiglieri di minoranza che
hanno portato all'astensione dei rappresentanti di M5S e Patto
per l'Autonomia, oltre al no manifestato dagli altri esponenti
dell'Opposizione.
La I Commissione consiliare, presieduta da Alessandro Basso (FdI)
e riunita a Trieste, ha comunque espresso parere favorevole a
maggioranza al ddl 154 Fvg Plus, dedicato alla razionalizzare dei
moduli organizzativi dei quali la Regione Friuli Venezia Giulia
si avvarrà per attuare politiche a favore del territorio,
prevedendo la costituzione di una nuova società in house
providing nell'ambito di un riordino degli strumenti in materia
di accesso al credito e di agevolazioni a imprese e cittadini.
Relatori di maggioranza per l'Aula del documento, caratterizzato
da 4 articoli suddivisi in 2 capi, saranno Mauro Bordin (Lega) ed
Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar), quelli di minoranza saranno
invece Roberto Cosolini (Pd) e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).
Il pronunciamento sulla norma è arrivato dopo un lungo dibattito
che ha fatto seguito a una precedente seduta della stessa
Commissione che, martedì, aveva visto l'illustrazione dei
contenuti da parte degli assessori competenti. In tale
circostanza, aveva fatto seguito una serie di audizioni che
avevano coinvolto alcuni portatori di interesse, tutti concordi
nel valutare positivamente il documento e pronti a offrire il
loro contributo collaborativo.
Sono stati accolti, sempre a maggioranza, entrambi gli
emendamenti modificativi presentati. Il primo, di espressione
giuntale e già preannunciato dall'assessore regionale alle
Finanze, Barbara Zilli, aveva l'obiettivo di accorciare e
semplificare le tempistiche dando il compito a Friulia (la
finanziaria della Regione Fvg) di creare Fvg Plus nella quale la
Regione entrerà in seguito con un apporto di capitale utile, già
previsto in sede di costituzione, per risultare immediatamente
socio di maggioranza con l'80-85% delle quote. Inoltre, viene
aggiunto all'elenco inserito nel testo base anche possibilità di
procedere al rilascio di garanzie a favore di terzi, oltre a dare
per legge la possibilità di procedere al compimento di operazioni
straordinarie con particolare riferimento all'acquisizione di
rami d'azienda.
Via libera anche all'istanza presentata dal pentastellato
Cristian Sergo che, dopo aver stralciato su esplicita richiesta
di Zilli la sezione legata all'Organismo pagatore regionale (Opr
Fvg), ha trovato accoglimento sul punto dedicato l'inserimento
anche dei contributi, oltre alle già previste agevolazioni e
garanzie.
In sede di discussione generale si sono rivelati particolarmente
attivi i rappresentanti del Partito democratico. A partire da
Enzo Marsilio che ha posto dei dubbi riguardo "i reali vantaggi
del voler costituire una nuova società, rispetto un semplice
servizio interno alle Attività produttive", ma toccando anche
l'aspetto relativo al personale. Tema, questo, caro al capogruppo
Diego Moretti che, evidenziando "un quadro non chiaro che
consiglia di non votare il ddl", facendo riferimento anche agli
accordi per il passaggio dei dipendenti da una Banca Mediocredito
Fvg in fase di dismissione, ha chiesto "quanti sono questi
soggetti, quale valore viene loro attribuito, quali le tipologie
di contratto, quanti passeranno alla nuova Spa, quanti saranno
nel complesso i nuovi dipendenti e con quali procedure verranno
selezionati?".
Il collega dem Sergio Bolzonello, intervenuto in videoconferenza
anticipando "un approccio molto laico e un atteggiamento
costruttivo", ha tuttavia evidenziato che "la piattaforma
auspicata, per andare a regime, ha bisogno di una serie di
interventi molto significativi e non potrà essere operativa prima
di 18 mesi. Ora non siamo in condizione di valutarne
caratteristiche, contenuti, modalità di attivazione, costi e
professionalità da immetterci. Il tema è quello della trasparenza
dei numeri e delle azioni, anche se non ci sono opacità. Quindi,
votare questa norma in questo modo è un atto di fiducia e basta".
Anche Cosolini, infine, ha parlato di "contraddizioni",
rimarcando l'esigenza di una serie di spiegazioni ulteriori.
Altrettanto scettico si era rivelato, in precedenza, anche
Honsell che aveva posto dei quesiti precisi: "Perché non
affidarsi a un'agenzia esterna? Quali garanzie ci sono che la
nuova struttura non provocherà dei costi particolari e
imprevisti? Ci sono certezze riguardo la ricollocazione dei
lavoratori di Mediocredito Fvg? Sono state valutate eventuali
criticità?". Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha
ironizzato definendo la società all'orizzonte come una possibile
"Fvg Plus Confusion, perché esistono sovrapposizioni anche tra
soggetti diversi. È necessaria maggiore chiarezza sul mandato da
dare a questa realtà e maggiori dettagli sul rapporto con le
piccole e le micro imprese".
Prima della replica della Giunta, Morandini ha posto l'accento su
"un passo molto importante che va incontro alle esigenze
dell'economia reale delle piccole e delle medie imprese. Fvg
Plus, inoltre, potrà collaborare anche con i Confidi. Un plauso -
ha concluso - va rivolto anche all'emendamento, dopo l'unanime
apprezzamento già emerso durante le audizioni. Si tratta di un
work in progress sotto forma di scatola che, se riempita dei
giusti contenuti, potrà dare un grande aiuto".
L'assessore Zilli, a fine seduta, ha sottolineato che si tratta
di "un percorso giuridico che consiste nella costruzione di un
disegno normativo a supporto di una società. Tutto è lineare e
corretto: siamo pronti a fornire le giuste risorse al nostro
braccio operativo finanziario, Friulia, invece di disperderle
all'esterno della Regione".
Il collega con deleghe ad Attività produttive e Turismo, Sergio
Emidio Bini, ha dal canto suo assicurato la massima attenzione
"al tema del personale e della sicurezza del posto di lavoro per
i dipendenti. Abbiamo creato un contenitore più ampio possibile:
non vogliamo sovrapporre, ma rispondere invece alle esigenze del
tessuto imprenditoriale e alle deficienze da coprire. Si tratta
di un atto di responsabilità".
ACON/DB-fc