DONNE & SCIENZA. MARCOLIN (CRPO): ABBATTERE OGNI PREGIUDIZIO DI GENERE
(ACON) Trieste, 11 feb - "Oggi, 11 febbraio, è la Giornata
internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza -
Giornata delle Ragazze Stem. Abbattiamo definitivamente gli
stereotipi e i pregiudizi di genere che ostacolano donne e
ragazze nel perseguire una carriera Stem!".
Lo auspica in una nota Dusy Marcolin, presidente della
Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna
(Crpo Fvg), ricordando che "l'evento, istituito dall'Assemblea
generale delle Nazioni Unite e patrocinato dall'Unesco, viene
dedicato alle ragazze Stem (acronimo di Science, Technology,
Engineering and Mathematics) e ha una valenza enorme. Serve
infatti a ricordarci e a ricordare che le donne non possono più
restare ai margini dei settori delle materie
tecnico-scientifiche, dalla fisica alla chimica, passando dalla
robotica alla matematica, fino alle varie branche
dell'ingegneria".
"Secondo l'ultimo rapporto Unesco, infatti, solo il 33% dei
ricercatori sono donne, nonostante rappresentino il 45% delle
laureate e il 55% degli studenti di Master. I motivi per cui le
ragazze non si avvicinano alle materie Stem - spiega Marcolin -
sono dovuti soprattutto a stereotipi e pregiudizi, secondo i
quali le donne sarebbero meno portate per la scienza rispetto
agli uomini".
"Niente di più sbagliato - rimarca la presidente della Crpo Fvg -
in quanto le donne, quando scelgono di studiare discipline
scientifiche, ottengono in media risultati più alti rispetto ai
coetanei maschi. Purtroppo, però, gli stereotipi sbagliati, uniti
alle scarse prospettive di carriera, portano molte donne a non
scegliere le materie scientifiche, mantenendo in questo modo un
divario enorme tra i generi. Secondo gli studi, infatti, a 6 anni
inizia a radicarsi il pregiudizio che le ragazze siano meno brave
nelle materie scientifiche e, già in prima elementare, le bambine
cominciano a fare i conti con un sistema che le vuole più portate
per le materie umanistiche, piuttosto che per quelle
scientifiche. Il cosiddetto Gender Dream Gap, ossia la differenza
di sogni legata al genere".
"Purtroppo, i numeri ci confermano questa realtà. A 15 anni, in
Italia, il divario di genere in matematica - dettaglia Marcolin -
è in media tra i più alti dei Paesi Ocse: ben 16 punti di
differenza, contro 5, secondo l'ultimo rapporto Unesco. Eppure le
differenze sono nulle nei Paesi scandinavi e negli Emirati Arabi.
È di tutta evidenza, quindi, che non si tratta di una questione
di genere, ma di fattori culturali e sociali".
"Da qui - conclude la nota della Commissione regionale per le
Pari opportunità tra uomo e donna - l'impegno fondamentale per
aiutare le ragazze a scegliere liberamente gli studi seguendo le
proprie inclinazioni e a far emergere i propri talenti, a
dispetto di quanto purtroppo ancora si pensa. Condivido, infine,
le parole della professoressa Caputo (capo del Dipartimento di
Intelligenza artificiale del Politecnico di Milano) quando dice
che 'le donne sono grandissime creative e hanno una grande
capacità di coniugare la voglia di fare bene con la voglia di
fare del bene'".
ACON/COM/db