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LAVORO. DA GIAU (PD): CONTRASTO A CAPORALATO, RAFFORZARE CONTROLLI

11.02.2022
12:37
(ACON) Trieste, 11 feb - "Crisi economica prima e pandemia poi hanno ampliato le fasce di povertà dove trova terreno fertile, anche in Fvg, il fenomeno criminoso del caporalato. Dalla Regione è necessaria un'azione che dia un peso reale alla sostenibilità sociale e agli standard etici delle imprese, a partire anche da una disciplina più stringente del marchio "Io sono Fvg", attuando dunque controlli rigorosi sul rispetto dei criteri di adesione a questo sistema che "certifica" le eccellenze della nostra regione".

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd) a margine del seminario realizzato a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda nell'ambito del progetto Rural Social Act per approfondire il tema delle "buone pratiche di contrasto al caporalato".

"Le indagini nel vicino Veneto orientale anche nel 2021, hanno evidenziato diramazioni anche sul nostro territorio di fenomeni di caporalato e sfruttamento illegale dei lavoratori. L'ampia diffusione di colture ad alta intensità di lavoro manuale rischiano di essere il terreno ideale per chi non ha ritegno nel mercificare i soggetti più deboli e quelle aziende che vedono nello sfruttamento del lavoro la prima fonte di guadagno. È dunque positivo il focus odierno promosso dalla rete Rural Social Act, che consente di delineare un quadro preciso della situazione e degli strumenti a disposizione per conoscere, prevenire e contrastare il fenomeno", commenta Da Giau.

"In occasione dell'approvazione della legge di Stabilità 2022 - ricorda la consigliera dem - attraverso un ordine del giorno presentato dal gruppo Pd, la Giunta si impegnò a sviluppare ulteriormente i criteri e parametri di adesione al marchio "Io sono Friuli Venezia Giulia" riguardanti la sostenibilità sociale, impostando tramite essi una seria azione di prevenzione e lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, nonché a mettere in atto controlli rigorosi sul rispetto dei criteri di adesione".

Sempre secondo Da Giau, "la promozione del territorio e delle sue eccellenze è certamente importante, ma il valore aggiunto dell'appartenenza a questa regione non può essere definito solo dalla territorialità o dalle qualità organolettiche dei prodotti: le tante produzioni agroalimentari del nostro territorio non possono infatti classificarsi come eccellenze se non interamente rispettose di norme, diritti e persone".

"Consapevoli che oggi caporalato e sfruttamento sono esercitati sempre più sotto una subdola parvenza di legalità che coinvolge le aziende locali a loro insaputa con contratti che paiono legali ma sulle cui retribuzioni ai lavoratori sono esercitate vere e proprie estorsioni, è quanto mai importante un pieno protagonismo della Regione perché la responsabilità dell'azione di contrasto non può essere lasciata solo alle forze dell'ordine ma deve passare attraverso una collaborazione tra istituzioni, mondo produttivo, terzo settore e società civile", osserva ancora la consigliera.

"Esistono progetti e iniziative diverse sul territorio: oltre al Rural social act, il progetto Sipla, il progetto contro la tratta, la Rete del lavoro agricolo di qualità. Sono tutti strumenti importanti - conclude Da Giau - cui deve affiancarsi anche l'impegno della Regione e di tutti i soggetti coinvolti". ACON/COM/fa



Chiara Da Giau (Pd)