CARO-BOLLETTE. SERGO (M5S): SERVE PROGRAMMAZIONE, NO A SCARICABARILE
(ACON) Trieste, 11 feb - "C'è una forte tentazione a scaricare
le colpe, a prendersela con 'quelli che dicono no a tutto', ma
ognuno deve riflettere sulle proprie responsabilità, a cominciare
dalla politica". Così, in una nota, il capogruppo del Movimento 5
Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, dopo l'audizione
in II Commissione sulla crisi energetica e il caro bollette.
"Nel 2013 la produzione di energia da fotovoltaico in Friuli
Venezia Giulia era di 490 gigawatt/ora, nel 2020 siamo arrivati a
600 - ricorda Sergo -. Poco o nulla è stato fatto, viste le
potenzialità di crescita del settore. La volontà di molti è
quella di colpevolizzare i comitati e chi manifesta la
contrarietà ad impianti fotovoltaici che andrebbero ad incidere
su terreni agricoli, quando abbiamo ancora ex discariche,
capannoni, caserme e altre superfici che potrebbero essere
utilizzati a questo scopo. Discorso analogo per le centrali a
gas, considerato che lo stesso amministratore delegato di A2A
individua nelle rinnovabili la soluzione per il lungo periodo.
Abbiamo costruito e progettato mega elettrodotti, sarei curioso
di capire a che pro siano stati spesi centinaia di milioni di
euro visto che la domanda di energia è crollata, e ci riferiamo
al pre pandemia".
"Per far fronte all'aumento delle bollette, c'è stato un
intervento del Governo e altri arriveranno, anche se non
sufficienti - si legge ancora nel comunicato -. La Regione potrà
integrare in parte ma difficilmente basterà. Le nostre proposte
per il reddito energetico o per incentivare le comunità
energetiche sono rimaste lettera morta, la legge sulle grandi
derivazioni ad uso idroelettrico aspetta la sua attuazione e i
ritardi incidono anche per la cessione gratuita dell'energia alle
comunità. In Parlamento Fratelli d'Italia vuole prorogare le
concessioni ad uso idroelettrico, che significa mettere una
pietra tombale sulla società elettrica regionale e sui possibili
benefici per i nostri territori di montagna. Nel valutare il
perché si è giunti a questa situazione, bisogna vedere cosa si è
fatto o cosa non si è fatto".
"In caso di emergenza si prendono decisioni forti, anche in
ambito regionale, magari utilizzando risorse per investimenti
sulle rinnovabili e non in opere mastodontiche ma inutili -
conclude Sergo -. Da questa situazione complicata non si esce con
palliativi, ma serve una programmazione che guardi al futuro con
lungimiranza, ma per il presente la Regione inizi a calcolare se
ci saranno maggiori entrate fiscali grazie a tutti questi aumenti
e inizi ad anticipare queste risorse alle imprese e alle
famiglie. Quando in dicembre annunciavamo i maggiori introiti di
70 milioni di euro ci riferivamo a queste cifre, invece di
abbattere l'Irap si sono fatte altre scelte. La politica è ancora
in tempo per sedersi intorno a un tavolo, le nostre proposte
attendono solo di essere discusse".
ACON/COM/fa