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CONFCOOPERATIVE. ZANIN, SIETE OPERAZIONE STRATEGICA DI SVILUPPO

12.02.2022
12:36
(ACON) Trieste, 12 feb - "Oggi festeggiamo un'operazione meritoria, di visione strategica di sviluppo per il nostro territorio".

Così si è espresso il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, intervenendo alla nascita di Confcooperative Alpe Adria (Caa), una comunità fatta della fusione delle esperienze delle realtà di Trieste, Udine e Gorizia che al vertice hanno messo una donna già avvezza al comando, Paola Benini. Un insieme di oltre 400 imprese cooperative, oltre 24mila soci, 11mila addetti, per un fatturato di quasi 500 milioni di euro.

Al primo vagito istituzionale di Caa, organizzato al teatro Miela di Trieste, non hanno voluto mancare i consiglieri regionali Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar), Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Andrea Ussai (M5S) e Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia); il vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi, ha invece presenziato a nome della Giunta.

"Mi è sempre piaciuto il simbolo del melograno, perché rappresenta la forza delle singolarità e al contempo l'unione nella cooperazione", ha detto Zanin in apertura di intervento facendo un riferimento al frutto scelto dalle coop a loro immagine.

"Dentro il modello cooperativistico - ha poi sottolineato - c'è la risposta strategica per l'intero nostro Paese. Dopo il fallimento del modello economico del proletariato al potere, anche quello selvaggio liberista sta mostrando il suo fallimento, perché la pandemia renderà sempre più ricchi i ricchi e una classe media che, causa l'inflazione e l'aumento dei costi delle materie prime e delle bollette, sarà sempre più povera. Pochi ricchi si occuperanno in maniera magnanima di tanti poveri, ma facendoli diventare non più cittadini ma sudditi. Allora la risposta è nella solidarietà". Zanin non ha risparmiato le critiche a quelle cooperative che "hanno cercato di scimmiottare società per azioni, aziende che cercano il massimo lucro attraverso lo sfruttamento della forza lavoro", mentre si deve restare "nel significato per cui nasce una cooperativa, ovvero esaltare il valore dell'uomo attraverso un'azione che si chiama lavoro, certo per fare ricchezza ma finalizzata alla condivisione sociale e solidale di quella produzione, all'esaltazione della classe media".

Il monito del presidente è quindi andato al dare la massima attenzione all'aumento del debito, perché sarà eredità delle prossime generazioni. Inoltre, è vero che si deve puntare al massimo profitto, ai servizi e alle infrastrutture migliori, ma tutto ciò non può andare a scapito dei lavoratori e della loro vita.

"Serve una seria riflessione sul significato della parola lavoro e del morire per lavoro", ha evidenziato Zanin, annunciando l'intenzione di far coinvolgere attivamente il Consiglio regionale su questo tema e, per farlo, istituire "un apposito osservatorio che collabori con le forze datoriali per dare risposte sinergiche e coordinate, non di maniera ma di sistema". ACON/RCM



Il presidente Piero Mauro Zanin alla nascita di Confcooperative Alpe Adria
Il presidente Zanin e, in seconda fila, i consiglieri regionali Massimo Moretuzzo, Mauro Di Bert, Furio Honsell e Andrea Ussai
Mauro Di Bert (Porgetto Fvg/Ar) e il presidente Piero Mauro Zanin
Furio Honsell (Open Fvg) seduto, in piedi Andrea Ussai (M5S) parla con il ministro Stefano Patuanelli