FERROVIE. IN IV COMM RISPOSTE RFI SU NODO CARGNACCO E VARIANTE RONCHI
(ACON) Trieste, 15 feb - Dai minuti di viaggio che si
potrebbero risparmiare sulla tratta Mestre-Trieste alla galleria
della Ronchi-Aurisina che tanto fa discutere il territorio. Dallo
sviluppo di Trieste Airport ai servizi da riattivare nella
stazione ferroviaria di Pordenone. Dal raddoppio della
Udine-Cervignano alle tempistiche di soppressione dei passaggi a
livello.
L'audizione dei vertici di Rete ferroviaria italiana (Rfi) in IV
Commissione ha toccato in tre ore tutti i temi sul tappeto. Con
una serie di risposte puntuali ma anche con la consapevolezza che
alcune questioni dovranno essere ancora approfondite, alla
presenza degli amministratori locali, in successivi tavoli
territoriali a cui l'ente che si occupa di infrastrutture
ferroviarie ha già dato la sua adesione.
La seduta - presieduta dalla forzista Mara Piccin, che per le
risposte ha fatto riferimento agli ingegneri di Rfi, collegati in
videoconferenza e coordinati dal responsabile della direzione
commerciale per il Nordest, Carlo De Giuseppe - ha consentito
comunque di dare alle sollecitazioni dei consiglieri molte
risposte, che riassumiamo di seguito per punti.
NODO DI CARGNACCO-LUMIGNACCO. Il previsto allargamento dell'area
ferroviaria comporterà la realizzazione di barriere anti-rumore
che verrebbero collocate a breve distanza da tre edifici abitati.
"Siamo disponibili a ridurre l'impatto dell'intervento", ha
assicurato Rfi. Ma questo non basta a Mauro Di Bert, capogruppo
di Progetto Fvg/Ar, che chiede di mettere "in assoluta
salvaguardia" le tre famiglie interessate, anche ipotizzando
l'acquisto degli immobili. Rfi ha però chiarito, anche su
sollecitazione dell'assessore alle Infrastrutture, Graziano
Pizzimenti, che le leggi non consentono di espopriare l'intera
area, case comprese.
STAZIONE TRIESTE AIRPORT. Giuseppe Nicoli, capogruppo di Forza
Italia, ha chiesto cosa si intenda fare per trasformare "quella
che è attualmente una semplice fermata in una vera stazione
intermodale". Rfi ha promesso collegamenti pedonali e
ciclopedonali, assicurando una migliore accessibilità e
ipotizzando l'apertura del fronte stazione sul lato sud, senza
soddisfare il consigliere: "Suona come una specie di ricatto - ha
osservato Nicoli - legare il progetto di sviluppo alla
realizzazione della galleria sulla variante Ronchi-Aurisina.
Confermo la richiesta a Pizzimenti di istituire un tavolo
permanente di confonto tra Comuni e Rfi".
VARIANTE RONCHI-AURISINA. Rfi ha spiegato che è stato avviato un
progetto di fattibilità tecnico-economica: "Non ci sono ipotesi
alternative alla galleria sul Carso in quanto l'intervento ha lo
scopo di ridurre i tempi di percorrenza in una tratta che oggi ha
la velocità media più bassa di tutta la Mestre-Trieste", hanno
chiarito gli ingegneri. È comunque prevista per legge la fase del
dibattito pubblico che consentirà di acquisire pareri sul
progetto di fattibilità. La fase di progettazione in sostanza è
appena partita.
RADDOPPIO UDINE-CERVIGNANO. Rfi ha chiarito che il progetto per
il nodo di Cargnacco rappresenta il primo passo del raddoppio.
Per la parte più a sud - è stato detto dai tecnici - esiste un
progetto preliminare che costa 350 milioni, "un valore più alto
del previsto in quanto in alcuni punti dovremmo interrare la
ferrovia". Ora si è in attesa di un finanziamento che consenta la
progettazione definitiva.
LUNETTA RONCHI-MONFALCONE. Il consigliere Nicoli auspica "la
soppressione del passaggio a livello che protegge la lunetta di
collegamento e interseca la trafficata strada statale 305,
creando problemi ai mezzi di emergenza". Ma Rfi ha ribadito che
"non è possibile chiudere quella lunetta, che è funzionale anche
alla futura lunetta di Gorizia e sulla quale passa mediamente un
numero modesto di convogli, 10-12 nell'arco delle 24 ore. Eravamo
disponibili a fare un sottopasso, ma il nostro progetto è stato
bocciato dal territorio".
ACON/FA
Mara Piccin (FI), presidente della IV Commissione
Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg/Ar
Giuseppe Nicoli, capogruppo di Forza Italia