FERROVIE. IN IV COMM RISPOSTE RFI SU ALTA VELOCITÀ E STAZIONE PN
(ACON) Trieste, 15 feb - Nel corso della lunga audizione di
oggi di fronte ai consiglieri della IV Commissione, riuniti in
aula sotto la presidenza di Mara Piccin, Rfi ha fornito
chiarimenti sul progetto dell'alta velocità e sul futuro della
stazione di Pordenone, al centro di recenti prese di posizione.
Di seguito la sintesi dei temi sviluppati nella parte centrale
della seduta.
PASSAGGI A LIVELLO DI SACILE. Su richiesta della stessa
presidente Piccin (FI), i tecnici hanno spiegato che è stato
completato il progetto definitivo (del costo di 6 milioni) per
l'eliminazione del passaggio a livello di via Lacchin. Quanto al
passaggio a livello sulla statale 13, Rfi ha realizzato una
valutazione preliminare economica per un sottopasso in asse alla
viabilità, che costa circa 8 milioni e che non dispone ancora
della copertura economica.
STAZIONE DI PORDENONE. Il tema era la riattivazione dei servizi,
visto che oggi non ci sono attività commerciali aperte. Rfi ha
spiegato che è in corso una valutazione di offerte per l'apertura
di un bar, mentre il vecchio rapporto contrattuale con il
titolare dell'edicola è stato chiuso per morosità: valuteremo - è
stato detto - l'opportunità di mettere in gara pubblica il locale
per una locazione, ma si rischiano tempi lunghi.
ALTA VELOCITÀ MESTRE-TRIESTE. Il dirigente di Rfi Carlo De
Giuseppe ha risposto ai quesiti sulla velocizzazione che erano
stati posti da Cristian Sergo, capogruppo del M5S, durante la
precedente audizione di gennaio. "L'implementazione tecnologica
ci consentirà di recuperare tra i 7 e gli 8 minuti. Le varianti
oggi allo studio porterebbero altri 3 minuti, mentre la variante
Ronchi airport- Aurisina farebbe guadagnare una decina di minuti,
il risultato della media tra la stima minima (6') e massima
(15'). Quindi recupereremmo tra i 20 e i 22 minuti, se tutte le
opere venissero realizzate". Attualmente ogni Freccia impiega 1
ora e 45 minuti per coprire la tratta, ma questo dipende - ha
spiegato ancora il dirigente di Rfi - dalle numerose fermate
previste: "Una Freccia senza fermate intermedie, che collegasse
semplicemente Trieste a Mestre, ci metterebbe solo 1 ora e 5
minuti. Ma naturalmente le fermate non le decidiamo noi,
dipendono dalle scelte delle società commerciali". Sergo, che nel
suo intervento ha chiesto approfondimenti anche sullo studio di
trasporto sulla Venezia-Trieste, ha osservato che "la variante
Ronchi-Aurisina nasce per ridurre i tempi di percorrenza e se si
recuperano solo 10 minuti credo che potremmo mettercela via una
volta per tutte. Quanto alla variante dell'Isonzo, la stazione di
Trieste Airport è a meno di due chilometri e non ha senso
velocizzare la linea in quel punto".
VARIANTE DI LATISANA. Rfi ha spiegato che non intende rimuovere
l'intervento, ma che attualmente sta approfondendo la questione
con le autorità locali per trovare una soluzione condivisa. Entro
il 2030, hanno spiegato i tecnici, andrebbe comunque sostituita,
in base ai dettami di legge, la travata metallica sul
Tagliamento. Il progetto Latisana prevede in ogni caso non la
sola velocizzazione ma anche "il potenziamento di una linea che è
stata realizzata nell'Ottocento".
BIVIO SAN POLO E VARIANTE ISONZO. Il capogruppo del Pd, Diego
Moretti, ha chiesto un aggiornamento sul cavalcaferrovia di San
Polo e chiarimenti tecnici sulla variante Isonzo. I tecnici hanno
confermato la situazione di stallo sul bivio San Polo, informando
che la richiesta, avanzata dal Comune, di una nuova galleria per
sopprimere un passaggio a livello è stata inserita nel progetto
di fattibilità della Ronchi-Aurisina. Quanto all'Isonzo, la
variante andrebbe a sostituire il tracciato esistente, ma il
vecchio sedime non verrebbe demolito in vista di futuri utilizzi
ciclopedonali legati ai progetti dei Comuni interessati.
ACON/FA
Un momento della seduta della IV Commissione
Cristian Sergo, capogruppo M5S
Diego Moretti, capogruppo del Pd