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FERROVIE. IN IV COMM RISPOSTE RFI SU ALTA VELOCITÀ E STAZIONE PN

15.02.2022
15:16
(ACON) Trieste, 15 feb - Nel corso della lunga audizione di oggi di fronte ai consiglieri della IV Commissione, riuniti in aula sotto la presidenza di Mara Piccin, Rfi ha fornito chiarimenti sul progetto dell'alta velocità e sul futuro della stazione di Pordenone, al centro di recenti prese di posizione. Di seguito la sintesi dei temi sviluppati nella parte centrale della seduta.

PASSAGGI A LIVELLO DI SACILE. Su richiesta della stessa presidente Piccin (FI), i tecnici hanno spiegato che è stato completato il progetto definitivo (del costo di 6 milioni) per l'eliminazione del passaggio a livello di via Lacchin. Quanto al passaggio a livello sulla statale 13, Rfi ha realizzato una valutazione preliminare economica per un sottopasso in asse alla viabilità, che costa circa 8 milioni e che non dispone ancora della copertura economica.

STAZIONE DI PORDENONE. Il tema era la riattivazione dei servizi, visto che oggi non ci sono attività commerciali aperte. Rfi ha spiegato che è in corso una valutazione di offerte per l'apertura di un bar, mentre il vecchio rapporto contrattuale con il titolare dell'edicola è stato chiuso per morosità: valuteremo - è stato detto - l'opportunità di mettere in gara pubblica il locale per una locazione, ma si rischiano tempi lunghi.

ALTA VELOCITÀ MESTRE-TRIESTE. Il dirigente di Rfi Carlo De Giuseppe ha risposto ai quesiti sulla velocizzazione che erano stati posti da Cristian Sergo, capogruppo del M5S, durante la precedente audizione di gennaio. "L'implementazione tecnologica ci consentirà di recuperare tra i 7 e gli 8 minuti. Le varianti oggi allo studio porterebbero altri 3 minuti, mentre la variante Ronchi airport- Aurisina farebbe guadagnare una decina di minuti, il risultato della media tra la stima minima (6') e massima (15'). Quindi recupereremmo tra i 20 e i 22 minuti, se tutte le opere venissero realizzate". Attualmente ogni Freccia impiega 1 ora e 45 minuti per coprire la tratta, ma questo dipende - ha spiegato ancora il dirigente di Rfi - dalle numerose fermate previste: "Una Freccia senza fermate intermedie, che collegasse semplicemente Trieste a Mestre, ci metterebbe solo 1 ora e 5 minuti. Ma naturalmente le fermate non le decidiamo noi, dipendono dalle scelte delle società commerciali". Sergo, che nel suo intervento ha chiesto approfondimenti anche sullo studio di trasporto sulla Venezia-Trieste, ha osservato che "la variante Ronchi-Aurisina nasce per ridurre i tempi di percorrenza e se si recuperano solo 10 minuti credo che potremmo mettercela via una volta per tutte. Quanto alla variante dell'Isonzo, la stazione di Trieste Airport è a meno di due chilometri e non ha senso velocizzare la linea in quel punto".

VARIANTE DI LATISANA. Rfi ha spiegato che non intende rimuovere l'intervento, ma che attualmente sta approfondendo la questione con le autorità locali per trovare una soluzione condivisa. Entro il 2030, hanno spiegato i tecnici, andrebbe comunque sostituita, in base ai dettami di legge, la travata metallica sul Tagliamento. Il progetto Latisana prevede in ogni caso non la sola velocizzazione ma anche "il potenziamento di una linea che è stata realizzata nell'Ottocento".

BIVIO SAN POLO E VARIANTE ISONZO. Il capogruppo del Pd, Diego Moretti, ha chiesto un aggiornamento sul cavalcaferrovia di San Polo e chiarimenti tecnici sulla variante Isonzo. I tecnici hanno confermato la situazione di stallo sul bivio San Polo, informando che la richiesta, avanzata dal Comune, di una nuova galleria per sopprimere un passaggio a livello è stata inserita nel progetto di fattibilità della Ronchi-Aurisina. Quanto all'Isonzo, la variante andrebbe a sostituire il tracciato esistente, ma il vecchio sedime non verrebbe demolito in vista di futuri utilizzi ciclopedonali legati ai progetti dei Comuni interessati. ACON/FA



Un momento della seduta della IV Commissione
Cristian Sergo, capogruppo M5S
Diego Moretti, capogruppo del Pd