FERROVIE. CONFICONI (PD): FRIULI OCCIDENTALE, PENALIZZATI INVESTIMENTI
(ACON) Trieste, 15 feb - "Ancora una volta il Friuli
Occidentale finisce per ricoprire lo sgradito ruolo di
Cenerentola. Dall'audizione di Rete ferroviaria italiana (Rfi)
sui progetti di sviluppo in regione emerge come, rispetto
all'area triestina e a quella di Udine, Pordenone si trova con un
pugno di mosche, con le necessità territoriali sottovalutate in
particolare dalla Giunta Fedriga, quindi con l'area
dell'interporto non finanziata e la pedemontana con tempi e costi
incerti relativi ai futuri interventi".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), a margine dell'audizione in IV commissione dell'assessore
regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, e dei
referenti di Rfi.
"Se su Trieste vediamo investimenti per oltre 400 milioni, se si
contano oltre al collegamento con Divaccia in Slovenia e con
Venezia anche quelli sul Porto - fa i conti Conficoni -, e per il
nodo di Udine 73 milioni sul piatto ai quali si affiancano i 40
stanziati dal Cipe, come annunciato dall'assessore, e i 41 per
ammodernare la tratta fino a Cividale, a Pordenone non restano
che 22 milioni, dei quali 15 sull'elettrificazione della
Casarsa-Portogruaro e altri 7 accantonati per la riapertura della
tratta Pedemontana, ma con tempi e costi da definire".
"Inoltre, su questa tratta - così ancora il dem -, il programma
di esercizio prevede il solo trasporto delle persone, lasciando
fuori tutta la partita delle merci. Non risulta, poi, finanziata
l'eliminazione del passaggio a livello lungo la strada statale 13
Pontebbana a Sacile. Peggio ancora va all'interporto di
Pordenone, per il quale il piano illustrato da Rfi non prevede i
fondi, che dovrebbe stanziare la Regione, necessari a ricavare un
secondo innesto sulla linea Venezia-Udine".
"Il porto di Trieste rappresenta sicuramente un'opportunità per
tutta la regione - chiosa Conficoni -, ma questo non deve far
dimenticare il Pordenonese, l'unica area del Fvg a forte valenza
industriale e che sta registrando una crescita demografica della
quale va tenuto conto".
ACON/COM/rcm