ALPINI. ANA IN V COMM: GIORNATA RICONOSCENZA, 20/5 DATA PIÙ PROBABILE
(ACON) Trieste, 17 feb - Sia celebrata ogni anno la "Giornata
della riconoscenza per la solidarietà e il sacrificio degli
alpini", in ricordo di quanto fatto per la popolazione friulana
colpita dal terremoto nel 1976 ma anche degli innumerevoli
interventi che continuamente i volontari delle sezioni
territoriali dell'Associazione nazionale alpini (Ana) compiono,
si tratti di aiutare i sindaci nelle emergenze meteorologiche
piuttosto che attivarsi con raccolte fondi, cerimonie
commemorative o contributi didattici nelle scuole e, non ultimo,
nel fronteggiare la pandemia da Coronavirus.
Che poi sia il 6 maggio, giorno del sisma, come suggerisce al
momento la proposta di legge 137 a firma Lega, oppure il 20
maggio, giorno della prima riunione operativa dell'Ana per la
gestione dei cantieri di lavoro e degli interventi in aiuto della
popolazione, che si tenne a Gorizia alla presenza dell'allora
presidente nazionale dell'Associazione, Franco Bertagnolli,
oppure ancora il giorno in cui i cantieri presero il via circa
una settimana dopo (alla fine furono mobilitati oltre 15.000
volontari, che ripararono 3.300 case, divisi in 12 campi di
lavoro completamente autonomi), questo poco importa.
È quanto ha fatto capire Paolo Verdoliva, presidente della
sezione Ana di Gorizia, alla V Commissione consiliare convocata
da Diego Bernardis (Lega), rendendo noto che si tratta di
un'ipotesi condivisa anche dai presidenti delle altre sette
sezioni del Friuli Venezia Giulia (Carnica, Cividale, Gemona,
Palmanova, Pordenone, Trieste e Udine).
Il 6 maggio è ed è giusto che resti il giorno di tutti, di ogni
reparto militare che ha prestato la propria opera e portato
soccorso in occasione del terremoto che ha per sempre segnato il
Friuli, era stato l'appunto che Carlo Dorigo aveva espresso a
nome dell'Associazione nazionale del fante di Cividale e che
aveva fatto scattare la ricerca di un'ipotesi alternativa.
In effetti, ha evidenziato in audizione Dante Soravito de
Franceschi, presidente della sezione di Udine, il 6 maggio
coincide già con l'organizzazione di diverse cerimonie sul
territorio, perciò sia per non scontrarsi con la suscettibilità
di qualcuno sia per non intralciare la previsione di altre
manifestazioni è doveroso cambiare data.
Stefano Boemo, consigliere nazionale Ana, si è trovato d'accordo:
il 20 maggio sarebbe la data migliore, ha detto chiudendo con il
tipico "sperin ben" augurale dei friulani.
Prima di lui, Antonio Ruocco, presidente della sezione di
Cividale, si era complimentato per l'iniziativa che porta
attenzione ed esalta l'operato dei volontari dell'Ana. Per
Stefano Padovan, sezione di Palmanova, bene riconoscere l'impegno
degli alpini e il legame indissolubile con il Friuli Venezia
Giulia e, al pari di Stefano Padovan (Palmanova) e al collega di
Udine, ha sottolineato le iniziative portati avanti con le scuole
per diffondere e mantenere vivo lo spirito umanitario, assieme
alla memoria storica, degli alpini.
Per il consigliere regionale Antonio Calligaris, promotore della
pdl con il collega Elia Miani, si tratta di trovare una data che
unisca i desiderata di tutte e otto le sezioni Ana del Fvg, ma
l'importante è che sia data la giusta riconoscenza all'operato
del corpo degli alpini, innegabile in tempo di guerra ma
altrettanto in tempo di pace e oggi, purtroppo, di pandemia.
Se poi Verdoliva ha espresso la speranza che il provvedimento
diventi una legge accolta all'unanimità dal Consiglio regionale,
Mauro Capozzella gli ha già portato il sostegno del Movimento 5
Stelle affermando il desiderio del suo Gruppo di sottoscrivere il
testo. Sulla questione della data vi è una posizione laica dei
pentastellati, ha spiegato, ma non si può restare indifferenti
alla finalità della pdl ove afferma che la Regione riconosce il
ruolo dell'Ana in tema di conservazione e valorizzazione del
territorio montano.
A nome della Giunta regionale, l'assessore Pierpaolo Roberti ha
affermato che, a prescindere dalle grandi emergenze che le
sezioni hanno affrontato, la vera importanza di questi volontari
viene dal fatto che ogni amministratore locale sa che, in ogni
momento, può contare su di loro per qualunque emergenza, per
qualsiasi disagio della popolazione.
ACON/RCM-fc