AMBIENTE. SERGO (M5S): TORRE, URGONO MESSA SICUREZZA E CONTRATTO FIUME
(ACON) Trieste, 17 feb - "È necessario intervenire entro la
fine di marzo per mettere in sicurezza la catasta di legna
abbandonata nell'alveo durante i lavori di riqualificazione
fluviale del Torre, nella zona artigianale San Mauro di Pavia di
Udine".
Lo auspica in una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Cristian Sergo,
condividendo anche "la preoccupazione del comitato Guardiani del
Torre, che ha presentato un esposto in Procura".
"Nelle scorse settimane - ricorda l'esponente pentatellato - ho
partecipato a uno dei sopralluoghi organizzati proprio dai
Guardiani per verificare lo stato del fiume. A distanza di dieci
anni dal parere regionale di non assoggettabilità al via e
l'inizio dei lavori dei mesi scorsi, ancora non sappiamo quanti
dei 167mila metri cubi siano stati sghiaiati, perché le opere
siano state bloccate e perché sia rimasta questa catasta di legno
nell'alveo del fiume".
"Ecco i motivi per i quali depositeremo un'interrogazione
all'assessore Scoccimarro per conoscere le risposte. L'urgenza di
intervenire nelle prossime ore e non nei prossimi giorni -
aggiunge Sergo - deriva dal fatto che, a partire dal 1° aprile e
fino a settembre, non si possono eseguire interventi sul letto
del corso d'acqua, come originariamente prescritto dalla Regione".
"Considerato che sono passati, per l'appunto, dieci anni dalla
stesura dei progetti, con l'inevitabile cambiamento delle
condizioni e dell'alveo che possiamo immaginare, sarebbe stato
opportuno rifare lo screening di Valutazione di impatto
ambientale, coinvolgendo anche i cittadini. Nel caso specifico, i
guardiani del Torre".
"Non si tratta dell'unico intervento necessario sul Torre, con
interventi anche a nord di Pavia, ma i cittadini - spiega la nota
del M5S - segnalano criticità simili anche a valle del ponte di
Chiopris Viscone dove, tra l'altro, da qualche giorno sono
ripartiti i lavori per sistemare le parti difettose del nuovo
ponte (anche se, prima di percorrere l'infrastruttura, passeranno
parecchi mesi)".
"Considerato che ci sono molti Comuni attraversati dal corso
d'acqua - conclude Sergo - si rende sempre più necessaria la
stipula di un contratto di fiume, una modalità di azione che vede
ancora troppo pochi esempi in Friuli Venezia Giulia, ma che è
invece fondamentale per realizzare interventi di sistema e non a
spot".
ACON/COM/db