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SVILUPPO. MAGGIORANZA SU DDL 153: NORMA PER RILANCIO TESSUTO ECONOMICO

22.02.2022
12:04
(ACON) Trieste, 22 feb - "Un provvedimento fortemente voluto dall'Amministrazione regionale per dare un segnale importante in questo momento di rilancio del tessuto economico. Le nostre imprese, i nostri artigiani e tutti gli altri attori economici del territorio hanno affrontato grandissimi sacrifici per mantenere le proprie attività aperte ed è nostro compito attuare tutte le politiche complementari per rendere attrattiva la nostra Regione".

È proprio questo, secondo il relatore di maggioranza Alessandro Basso (FdI), il cuore pulsante del primo provvedimento legislativo esaminato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia nella giornata inaugurale del trittico d'Aula iniziato oggi: il disegno di legge 153 "Modifiche alla legge regionale 14/2015: Disposizioni di attuazione del Programma operativo regionale obiettivo 'Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione' 2014-20 (Por) e del Programma regionale obiettivo 'Investimenti in favore dell'occupazione e della crescita' 2021-27, cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr)".

Tutte allineate sul piano della concretezza operativa e dell'importanza delle risorse messe a disposizione le relazioni di maggioranza presentate all'attenzione dell'Aula. Il documento era reduce dal parere favorevole espresso dalla V Commissione consiliare permanente, nonché dal lavoro di esame e analisi svolto in sede di I Commissione, presieduta dallo stesso Basso che ha ricordato come "per la Programmazione 2021-27, le Direzioni centrali competenti hanno predisposto innumerevoli progetti. Poiché, per varie ragioni tecniche, nel Programma non era possibile reperire una copertura finanziaria per il totale degli stessi, si è deciso di intervenire destinando risorse regionali per tali progettualità".

Basso anche ha infine sottolineato che "il ddl introduce importanti variazioni tecniche alla Lr 14/2015. In particolare, prevede l'inserimento di due nuovi articoli per rendere possibile il finanziamento di progetti non coperti dal Programma regionale 2021/27 cofinanziato dal Fesr e per la definizione dei casi di mancato recupero e di ritiro di importi dal valore modico per cause non imputabili al beneficiario e la copertura di tali importi".

Il collega Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) ha invece posto l'accento sul fatto che, attraverso questa norma, vengono "assegnate al bilancio regionale ulteriori risorse, necessarie per fornire una risposta alle progettualità presentate dalle Direzioni centrali e dal Partenariato territoriale nell'ambito della programmazione europea 2021-27, che potrebbero non trovare copertura e fondi".

Nello specifico, ha dettagliato Di Bert, si tratta di "20 milioni di euro da intendersi quasi come una misura integrativa, tale da permettere alla Regione di proseguire sul piano degli investimenti e della crescita in quanto a competitività, attraverso una serie di progettualità che saranno definite sulla base della spinta propulsiva per la crescita economica e sociale del territorio. Senza dimenticare lo stanziamento comunitario per le attività legate al Por Fesr per il Friuli Venezia Giulia legato al settennato 2021-27 che ammonta a 365 milioni di euro, la cui destinazione sarà oggetto della negoziazione tra Regione e Commissione europea".

"Un provvedimento complementare molto buono - così lo ha definito Di Bert - per la sua semplicità e la sua efficacia, forte anche di alcune disposizioni attuative di natura prettamente tecnica, il cui fine è proprio quello di semplificare e velocizzare le procedure".

Mauro Bordin, capogruppo della Lega e primo relatore di maggioranza a intervenire, ha dal canto suo auspicato "che l'Aula apprezzi i contenuti di questo intervento legislativo e si esprima all'unanimità con un voto favorevole. Si interviene infatti sul vigente sistema di gestione e controllo del Por cofinanziato dal Fesr che ha previsto, al fine di una gestione unitaria, coordinata e informatizzata con snellimento delle procedure gestionali, la costituzione di un Fondo fuori bilancio per la gestione finanziaria del Por Fesr e del Programma di Azione e Coesione (Pac)".

"Tale normativa - ha spiegato l'esponente del Carroccio - prevede che al Fondo affluiscano: le risorse assegnate dall'Unione europea in base alla decisione della Commissione europea di approvazione dei programmi a valere sul Fesr; quelle appositamente assegnate dallo Stato a tali programmi; quelle proprie che l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere a titolo di cofinanziamento regionale del piano finanziario complessivo dei programmi a valere sul Fondo; quelle destinate dalla Regione alla costituzione di un parco progetti, finalizzato a garantire un volano finanziario per il pieno utilizzo delle risorse comunitarie e statali assegnate ai programmi. Senza dimenticare, infine, le ulteriori ed eventuali somme derivanti da rientri, economie, rimborsi o comunque destinate dalla Regione all'integrazione delle risorse previste dal piano finanziario dei programmi".

"Le modifiche proposte dal ddl 153 - ha concluso Bordin - prevedono uno stanziamento di 20 milioni di euro di risorse regionali alle Direzioni centrali competenti, al fine di garantire la realizzazione delle progettualità strategiche candidate al finanziamento nell'ambito del Programma, presentate e non finanziate nell'ambito dello stesso. La definizione dei progetti strategici da finanziare sarà approvata dalla Giunta con apposita deliberazione, previa consultazione della competente Commissione consiliare". ACON/DB-fc



In alto a dx il relatore Alessandro Basso (FdI)
Uno spicchio di Aula con, in basso a sx, il relatore Mauro Di Bert (PrFvg/Ar)