SCUOLA. FDI: ABITI CARNEVALE E SCAMBIO SESSI, SCELTA INOPPORTUNA
(ACON) Trieste, 22 feb - "La decisione assunta dalla dirigente
scolastica dell'Isis Sandro Pertini di Monfalcone, di dedicare
un'intera settimana agli abiti carnevaleschi ci lascia perplessi,
nel merito e nel metodo. Spicca, in questa bislacca idea, la
giornata del mercoledì, dedicata allo "scambio di sessi". In
questo caso l'inopportuno scivola nello sconcertante".
Così si esprimono, in una nota, i consiglieri regionali di
Fratelli d'Italia Alessandro Basso, Claudio Giacomelli e Leonardo
Barberio. "Per carità - interviene il consigliere Alessandro
Basso - nessuno ce l'ha con il Carnevale, ma davvero non si
comprende perché mai la scuola dovrebbe organizzare un'intera
settimana di mascherate a tema. È davvero questo il ruolo
dell'istituzione scolastica? Dopo mesi e mesi di Dad la scuola
deve tornare ad essere, per i nostri giovani, il luogo della
formazione, dell'apprendimento e della crescita".
"Noi - aggiunge il capogruppo Giacomelli - riteniamo che
l'istituzione scolastica rappresenti anche un'identità simbolica
che debba essere preservata e non messa a disposizione per
mascherate e carnevalate varie".
"Ad aggravare il quadro e ad aumentare la confusione - interviene
Barberio - la scuola prevede una giornata dedicata allo "scambio
di sessi". Presumendo che per "scambio di sessi" si intenda un
più percorribile scambio di vestiti, resta tutta la perplessità
per questa iniziativa. Perché se il tema è quello dell'identità
sessuale, allora il rischio è quello di ridurre un argomento
delicato e importante come questo a una indecente pagliacciata
carnevalesca".
"Se invece l'obbiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti
sulla parità di genere - prosegue Basso - si perpetua la
confusione che maschio e femmina siano identici, per cui un uomo
in gonna anziché essere semplicemente ridicolo, aiuterebbe a
combattere le discriminazioni dimostrando che tra lui e una
femmina non vi è alcuna differenza. Invece, per fortuna maschi e
femmine sono profondamente diversi. E proprio per questo dobbiamo
combattere affinché godano entrambi degli stessi identici diritti
mantenendo la loro identità, senza che nessuno dei due debba
trasformarsi o travestirsi nell'altro. Confondere l'identità dei
generi con l'uguaglianza dei diritti, rappresenta nient'altro che
una manipolazione nella sacrosanta lotta per l'uguaglianza di
genere".
ACON/COM/fa