SVILUPPO. AULA, OK A DDL 153: 50 MLN EURO PER CRESCITA E LAVORO IN FVG
(ACON) Trieste, 22 feb - Una dotazione già molto ingente nelle
premesse (20 milioni di euro a favore di progetti in grado di
garantire investimenti e competitività, insieme ai 10 milioni già
stanziati nella legge di stabilità 2022), salita strada facendo
fino a toccare quota 50 milioni per andare a creare un
sostanzioso pacchetto di sostegni finanziari a supporto del
Programma operativo regionale (Por) nell'ambito del Fondo europeo
di sviluppo regionale (Fesr). Un tesoro complementare, peraltro,
allo stanziamento comunitario per le attività legate al Por Fesr
2021-27 del Friuli Venezia Giulia, ammontante a 365 milioni.
Via libera a maggioranza, da parte del Consiglio regionale Fvg
presieduto da Piero Mauro Zanin, al disegno di legge 153
"Modifiche alla legge regionale 14/2015: Disposizioni di
attuazione del Programma operativo regionale obiettivo
'Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione'
2014-20 (Por) e del Programma regionale obiettivo 'Investimenti
in favore dell'occupazione e della crescita' 2021-27,
cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr)".
Il voto conclusivo è stato determinato dal parere favorevole
della Maggioranza con astensione da parte dell'Opposizione ed
espressione negativa da parte di Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg).
Il provvedimento, precedentemente licenziato dalla I e dalla V
Commissione permanente dopo un intenso lavoro di esame e analisi
(nessuna modifica era stata apportata all'articolato originario,
aggiornato con il coordinamento della direzione centrale
Finanze), va così a creare uno strumento legislativo passato
anche attraverso l'accoglimento di due emendamenti di ispirazione
giuntale, mentre i dem Roberto Cosolini e Franco Iacop hanno
ritirato una loro istanza su esplicita richiesta dell'assessore
regionale alle Finanze, Barbara Zilli.
L'assessore competente ha infatti evidenziato come si discutesse
di "un impegno finanziario già garantito e annunciato in sede di
Commissione che, per una necessità di passaggio amministrativo
giuntale, ho portato da 20 a 50 milioni di euro nel triennio.
Quindi, sono stata chiara con tutti. Il Fesr è uno strumento
molto ampio non solo per i contenuti, ma anche per i beneficiari
(pubblici e privati). Fare un ragionamento come quello che
proponiamo è dunque valoriale: perché confidiamo di dare seguito
al Por Fesr 2021-27 iniettando risorse a supporto di tutta quella
programmazione che deve essere vista come una risposta forte e
strutturata ai bisogni della comunità regionale in fase post
pandemica".
"Offriamo all'Aula - ha aggiunto Zilli - uno strumento
finanziario per irrobustire le scelte, utilizzando i metodi che
abbiamo imparato ad apprezzare dall'esperienza comunitaria: il
partnerariato e il sistema dei bandi. Una cornice finanziaria
imponente e un atto di responsabilità nei confronti di tutti i
soggetti del territorio. Questa è la via principale che intendo
mantenere nell'applicazione delle risorse: lo strumento
principale saranno i bandi, salvo lasciare scelte strategiche su
progetti importanti (esclusi per questioni di tempistiche,
rendicontazioni o adempimenti) che, in quel caso, porterei fuori
e voi tutti potrete valutare".
Per quanto concerne l'emendamento Cosolini-Iacop sulla
possibilità di adottare un regolamento, Zilli ne ha ottenuto il
ritiro dopo aver assicurato che "la linea principale, oltre al
partnerariato, saranno i bandi, ma ho bisogno di capire quale
accordo andremo a chiudere con la Commissione europea sul Por
Fesr per poi definire, anche con la partecipazione della
Commissione regionale, le linee di intervento. Vi darò sempre
ampia informazione con totale garanzia di dibattito".
Nel corso della discussione generale i due esponenti del Partito
democratico avevano espresso il loro scetticismo "per un impegno
- aveva esordito Iacop - che, salito di colpo a 50 milioni, ha
ora tutt'altro significato e valore. Pertanto, vorremmo
condividere con l'Amministrazione regionale previsioni e
strategie". Cosolini, dal canto suo, ha commentato "una modalità
di azione che vi dà maggiore libertà, mentre a noi rimane la
legittima curiosità di sapere quali saranno i progetti che per
tempi e rendicontazione corrisponderanno, ma non risulteranno
finanziabili".
Alle valutazioni estremamente positive ribadite dai relatori di
maggioranza Alessandro Basso (FdI), Mauro Di Bert (Progetto
Fvg/Ar) e Mauro Bordin (Lega), ha fatto eco il giudizio negativo
di Honsell che, dopo aver premesso "ben vengano i 50 milioni, ma
ci dicano per cosa, perché il ragionamento futuribile non mi
convince", ha anticipato il suo voto negativo "giacché si è
aggravata la preoccupazione che avevo già espresso in sede di
relazione".
I due emendamenti al ddl 153 Crescita&Sviluppo illustrati da
Zilli, entrambi approvati, oltre ai 30 milioni di euro aggiuntivi
hanno infine riguardato la necessità di far fronte ai costi
legati al Covid (come l'aumento delle materie prime e l'emergenza
stessa), prevedendo che le economie contributive degli interventi
successivi all'aggiudicazione dei lavori possano essere
utilizzati per sostenere tali aumenti e anche che l'utilizzo di
risorse già affluite nel bilancio del Fesr vengono destinate su
altri assi.
ACON/DB-fc
L'assessore Fvg alle Finanze, Barbara Zilli
Claudio giacomelli e Alessandro Basso (FdI)
Banchi della Maggioranza con il relatore Mauro Bordin (Lega)
Sergio Bolzonello (Pd)
I banchi della Presidenza Cr e della Giunta
Massimo Moretuzzo e Sergio Bidoli (Patto) in alto e, in basso, i leghisti Antonio Lippolis e Stefano Mazzolini