FVG PLUS. MORANDINI (PR FVG/AR): SFIDA WORK IN PROGRESS PER IL FUTURO
(ACON) Trieste, 22 feb - "Un convinto voto favorevole a un
disegno di legge che rappresenta una sfida: per questa Giunta
regionale, ma anche per le prossime, perché è fondamentale
riuscire a porre in sinergia la nuova società Fvg Plus con il
mondo bancario, quello dei Confidi, dell'agenzia regionale Lavoro
& SviluppoImpresa e anche con Friulia. Compito di questo
Consiglio regionale e dei prossimi sarà quello di controllare che
ciò venga attuato".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Edy Morandini
(Progetto Fvg/Ar), relatore di maggioranza del disegno di legge
154, attraverso il quale la Regione ha istituto la società in
house per il riordino del settore del credito.
"Un provvedimento di legge assolutamente work in progress.
Dobbiamo pensare a Fvg Plus - commenta, riprendendo quanto
espresso durante la discussione generale - come a una scatola da
riempire progressivamente con i giusti contenuti, per giungere a
definire uno strumento agile e mirato, in grado di fornire un
importante aiuto all'economia regionale e, in particolare, agli
attori più piccoli, le micro e piccole imprese, che da sole
costituiscono l'80 per cento del nostro tessuto economico. Quelle
che più di tutte hanno un concreto bisogno di sostegno da parte
della Regione, per essere accompagnate verso il nuovo mercato
economico globale".
"L'attuale contesto economico e finanziario, caratterizzato anche
dall'avvio dell'iter di cessione della quota partecipata di
Mediocredito, ha posto l'Amministrazione davanti alla necessità -
continua Morandini - di rivisitare completamente la gestione
delle agevolazioni per le imprese che la Regione attualmente
amministra, partendo da un'analisi degli strumenti in essere".
"Posso anche comprendere il legittimo dubbio - conclude la nota -
sollevato da alcuni colleghi consiglieri durante i lavori
dell'Aula, circa un rischio continuità (possibile con un cambio
di società), ma l'alternativa alla creazione di Fvg Plus sarebbe
stata quella di mettere a gara la gestione del credito, con il
rischio di ritrovarci nella stessa situazione non solo oggi ma
anche di qui a qualche anno".
ACON/COM/db