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SALUTE. SANTORO (PD): CALA MORSA COVID MA CIVIDALE RESTA PENALIZZATA

23.02.2022
17:15
(ACON) Trieste, 23 feb - "Se la morsa della pandemia Covid sta regredendo e la fine dello stato di emergenza è plausibile per il prossimo 31 marzo, per il presidio ospedaliero di Cividale restano solo le promesse di riaperture e ritorno alla normalità, che poi negli atti nemmeno esistono. Mentre molti cittadini del territorio sono costretti a recarsi altrove anche per semplici cure, la Giunta regionale risponde con vuota propaganda fatta di annunci lontani da una realtà dove il presidio è stato svilito e indebolito e dove a pagare sono cittadini e operatori".

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) a margine della risposta dell'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, all'interrogazione con la quale l'esponente dem chiedeva chiarezza sui tempi di ripresa delle attività pre-pandemia al presidio ospedaliero di Cividale del Friuli.

"Solo pochi giorni fa, il 17 febbraio, i timonieri della sanità regionale, il presidente e l'assessore alla Salute, garantivano un ripristino in termini di personale e attività. Di promesse ne abbiamo piene le orecchie, un'amministrazione deve parlare attraverso gli atti che poi vanno attuati. Per Cividale non esiste alcun documento che fissi quanto presidente e assessore raccontano, nemmeno nella bozza dell'atto aziendale dell'AsuFc di cui attendiamo ancora di vedere una versione definitiva. Il personale spostato da Cividale ad altre sedi per esigenze legate al Covid deve tornare al proprio posto, perché di muri vuoti ne abbiamo abbastanza". ACON/COM/fa



Mariagrazia Santoro (Pd)