CASTAGNETI. AULA APPROVA PDL 131: 200MILA EURO A RECUPERO E PRODUZIONE
(ACON) Trieste, 23 feb - L'Aula ha approvato quasi
all'unanimità (astensione di Open Sinistra Fvg) le nuove norme
per favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e
salvaguardia dei castagneti da frutto, nonché per la
realizzazione di nuovi impianti, come proposto dalla II
Commissione consiliare che ha elaborato il testo dei forzisti
Mara Piccin e Giuseppe Nicoli.
E proprio alla consigliera Piccin è andato il compito di
presentare la pdl 131 al resto dell'Assemblea parlando in termini
di "presenza del castagno, come per altre colture e come avvenuto
in altri luoghi dell'Europa meridionale, legata all'evoluzione
socio-economica. L'Italia risulta il primo esportatore mondiale
di castagne per valore di scambi e il secondo, dopo la Cina, per
quantità scambiate. Ma vanno tenuti in considerazione, accanto
agli aspetti produttivi, anche quelli paesaggistico-ambientale e
storico-culturale".
Tra gli aspetti principali della norma, il Piano castanicolo
regionale, documento tecnico di valore settennale la cui
definizione è affidata all'Agenzia regionale per lo sviluppo
rurale (Ersa), mentre l'approvazione sarà della Giunta previo
parere della competente Commissione consiliare.
Non da meno, i 200mila euro di contributi regionali totali per
l'anno in corso, da erogare attraverso bando, per attività di
ripristino colturale e produttivo dei castagneti da frutto; di
recupero, miglioramento bioecologico, selvi-colturale e
produttivo; per la realizzazione di nuovi impianti nelle aree
vocate; per la difesa dei castagneti dagli ungulati. Con un
emendamento Piccin-Budai (Lega), che ha colto lo spirito di un
intervento del Gruppo pentastellato a prima firma Mauro
Capozzella, si afferma l'obbligo di mantenere per un quinquennio
la destinazione e la gestione agronomica dei castagneti oggetto
di incentivo regionale.
Vi è, inoltre, la previsione di azioni di promozione delle
filiere castanicole, "ovvero - ha spiegato la Piccin - una
disposizione di principio che permetta di promuovere la
castanicoltura da frutto e le filiere castanicole attraverso
strumenti giuridici, di pianificazione e programmazione di cui
l'amministrazione regionale già si serve nell'ambito dello
sviluppo delle politiche agricole". E non si manca di citare gli
aspetti storico, etnografico e culturale del mondo castanicolo
anche in chiave turistico-ricreativa, e l'offerta del prodotto
attraverso realtà associative, come specificato da Piccin con
Alberto Budai (Lega) e da Capozzella.
Si afferma poi che la Regione, in attuazione del Piano
castanicolo, favorisce attività di ricerca, sperimentazione e
formazione attivando sinergie inter-istituzionali, iniziative di
riqualificazione professionale e indagini volte alla
valorizzazione commerciale dei prodotti oggetto della legge. Per
queste finalità, Chiara Da Giau (Pd) aveva proposto uno
stanziamento di 50mila euro per l'anno corrente, ma ha ritirato
l'emendamento firmato con i colleghi Enzo Marsilio e Sergio
Bolzonello dopo le rassicurazioni dell'assessore regionale alle
Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, di prevedere tale posta
con le prossime variazioni di bilancio.
Infine, con un emendamento ex novo di Budai e Piccin, si
inserisce un articolo che, per l'emanazione dei futuri bandi per
l'erogazione dei contributi, esplicita la definizione di
castagneti da frutto abbandonati, non in attualità di coltura e
nuovi impianti di castagneti da frutto; inoltre si stabilisce che
con delibera di Giunta e su proposta di Ersa, sono individuati i
territorio in cui sono situate le piante, i criteri tecnici per
un loro recupero e per nuovi impianti, dove sono le aree vocate
alla castanicoltura.
Tutti d'accordo, in chiusura, sulla norma, ad eccezione come
detto di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha spiegato la sua
astensione in quanto non ravvede la necessità di una legge ex
novo per poter finanziare il settore.
ACON/RCM-fc