SALUTE. CANNABIS TERAPEUTICA, RELAZIONE CLCV: AUMENTO PAZIENTI E COSTI
(ACON) Trieste, 24 feb - Aumenta il numero dei pazienti curati
con medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche, e di
conseguenza la spesa sostenuta dal servizio pubblico.
Si è passati dai 34 pazienti trattati nel 2016 con lo spray per
mucosa orale, ai 64 del 2019, con il relativo incremento delle
confezioni (da 271 a 359) e della spesa annua (da 118mila a
156mila euro). In crescita anche le preparazioni cosiddette
magistrali, predisposte dai farmacisti sulla base delle
prescrizioni mediche: da un utilizzo totale di un chilo e mezzo
di cannabis nel 2016 (per un costo di 53mila euro) si è arrivati
ai 17 chili del 2019, per un valore di 210mila.
Tutte queste cifre fotografano gli effetti della legge regionale
2 del 2013, aggiornata nel 2016, che disciplina proprio
l'erogazione di medicinali e preparazioni a base di cannabinoidi.
I numeri emergono dalla relazione firmata congiuntamente da Mauro
Di Bert (Progetto Fvg/Ar) e Ilaria Dal Zovo (M5S) in seno al
Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione
presieduto da Roberto Cosolini (Pd). La relazione è stata
presentata oggi nel corso della seduta antimeridiana del
Consiglio regionale, presieduta da Piero Mauro Zanin.
"La fornitura in regime assistenziale - si legge ancora nella
relazione di Dal Zovo e Di Bert - è stata garantita in prevalenza
attraverso le farmacie, che solo nel 2019 hanno spedito il 94 per
cento delle prescrizioni in carico ai fondi pubblici. L'auspicio
è che si possa proseguire in questa direzione". Si stima inoltre
che "i pazienti assistiti sono stati trattati nel 74 per cento
dei casi in regime pubblico e nel restante 26% in regime privato".
La relazione rileva anche alcune criticità, a partire dalla
"scarsa disponibilità, su tutto il territorio nazionale, di
cannabis per l'allestimento delle preparazioni magistrali,
marginalmente risolta con l'autorizzazione ministeriale a
importarne". Auspicati anche "la necessità di definire le
indicazioni terapeutiche per le quali vi sia evidenza scientifica
dell'efficacia d'uso dei cannabinoidi" e l'ampliamento
dell'elenco delle patologie che possono trovare giovamento
dall'impiego di farmaci e preparati cannabinoidi.
Si è soffermato sulle "criticità di approvvigionamento" anche
Andrea Ussai (M5S), che fu promotore dell'aggiornamento
legislativo del 2016. "Sollecito - ha detto - la piena attuazione
della legge, che prevedeva la stipula di convenzioni con centri
di produzione dei medicinali. E ricordo l'importanza di questo
tipo di farmaco, ribadita anche dalle associazioni che si
occupano di sclerosi multipla".
"Ringrazio per lavoro, una bella pagina unitaria per il Consiglio
regionale - ha commentato il vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi - e condivido le considerazioni di
Ussai. Questo percorso deve proseguire e garantisco l'attenzione
della Giunta".
Attualmente le indicazioni terapeutiche prevedono l'uso dei
farmaci cannabinoidi per ridurre il dolore associato a
spasticità, i tics di pazienti adulti affetti da Gilles de la
Tourette, l'analgesia del dolore cronico, la riduzione del dolore
neuropatico cronico, la riduzione del dolore oncologico in caso
di fallimento della terapia analgesica convenzionale.
ACON/FA-fc
L'Aula durante l'intervento di Mauro Di Bert (PrFvg/Ar)
La replica da remoto del vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi
L'intervento di Andrea Ussai (M5S)
L'intervento di Andrea Ussai (M5S)
L'intervento di Mauro Di Bert (PrFvg/Ar)
I banchi del M5S con Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo
L'intervento del presidente Comitato Lcv, Roberto Cosolini (Pd)