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SALUTE MENTALE. SÌ UNANIME A MOZIONE SERVIZIO PSICOLOGO CURE PRIMARIE

24.02.2022
13:34
(ACON) Trieste, 24 feb - La prima risposta legislativa alle terribili notizie giunte dall'Ucraina da parte del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, è stata una convinta approvazione unanime nei confronti della mozione 306 che porterà all'introduzione del servizio dello psicologo delle cure primarie con azioni a sostegno dell'intercettazione dei disturbi psicologici e dei bisogni di benessere psicologico dei cittadini e del potenziamento dei dipartimenti di salute mentale.

Un pronunciamento, passato attraverso le firme in calce al documento apposte da parte di tutti i Gruppi consiliari (e anche del presidente Piero Mauro Zanin), giunto anche con il placet da parte del vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a nome dell'Esecutivo regionale.

L'istanza era stata presentata in prima battuta dai consiglieri Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Roberto Cosolini (Pd), per poi trovare strada facendo una serie di ulteriori sottoscrittori con settimane di confronti su vari livelli che, alla fine, hanno suggerito alcune modifiche. Proprio queste sono diventate la base di un emendamento sostitutivo, pienamente accettato dagli stessi promotori originari, questa volta con la forzista Mara Piccin nel ruolo di prima firmataria, seguita da Honsell e Cosolini, oltreché da Ivo Moras (Lega), Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar) e Claudio Giacomelli (FdI).

Il provvedimento impegna il governatore Fvg e la sua Giunta "a istituire nelle case di comunità ambulatori di primo livello di assistenza psicologica in cui operino psicologi delle cure primarie atti a soddisfare bisogni espressi o inespressi dai cittadini di tutte le fasce d'età che, in quest'epoca più che mai, si rivelano particolarmente cogenti". Inoltre nell'ambito della direzione Salute, Politiche sociali e Sisabilità prenderà vita un apposito Tavolo tecnico regionale interdisciplinare, intorno al quale è prevista anche la presenza di un rappresentante dell'Ordine degli Psicologici e di uno sindacale Sumai.

La norma impegna inoltre l'Esecutivo a "prevedere che tali ambulatori rivestano funzioni di prevenzione, supporto alla risoluzione dei bisogni delle persone fragili e sostegno alla persona, nonché che l'operato dello psicologo agisca in sinergia e integrazione con gli altri operatori sanitari dei servizi presenti sul territorio per la rilevazione del disagio e, quando necessario, la presa in carico della persona". L'accesso all'ambulatorio potrà avvenire direttamente da parte dell'utente o su richiesta e segnalazioni degli altri professionisti.

Particolarmente soddisfatte le parole di Honsell che, dopo aver ricordato il ritiro della prima istanza al fine di potenziarne i contenuti poi emendati, ha parlato di "momento molto importante, nato da una discussione collegiale, perché il tema viene preso in considerazione con serietà, condivisione e operatività con prospettive per un futuro di massima incisività. Sembra quasi una delibera, visto l'impegno così forte della Giunta che lo ha fatto proprio". Anche Piccin, dopo aver illustrato l'emendamento, ha evidenziato un lavoro di squadra che ha coinvolto anche Riccardi, mentre Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha ricordato l'analoga iniziativa autografa portata all'attenzione generale due anni or sono.

Cosolini ha invece anticipato "un impegno importante per costituire e organizzare questo servizio, prendendo atto di una situazione molto preoccupante, anche e soprattutto tra gli adolescenti, emersa già in periodo pre pandemia". Giacomelli, dal canto suo, ha introdotto il tema "delle criticità endemiche nel nostro Paese, dove il servizio di supporto psicologico, considerato non una cura vera e propria, ha portato l'Italia ad avere più psicologici privati d'Europa in rapporto alla popolazione con una cronica mancanza nel Pubblico, per contro, di un supporto che sarà sempre più necessario nel post Covid".

Il pentastellato Andrea Ussai ha quindi ritirato, su richiesta di Honsell, un subemendamento che allargava l'ambito di azione anche ai bisogni infantili, all'età evolutiva e al disagio giovanile. "Saputo dell'iniziativa del collega, a suo tempo, avevo precedentemente evitato di depositare un'istanza molto simile. Accetto la sua proposta - ha spiegato l'esponente del M5S - nell'auspicio di trovare medesima collaborazione e condivisione in futuro, quando riproporrò il tema specifico".

Ipotesi, questa, sostenuta anche da Riccardi, che ha speso parole di elogio per quello che ha definito come "un segnale importante da parte di un'Aula che sta seguendo una strada che ci permette il lusso di non dividerci. Anche se mi riconosco nelle preoccupazioni per la sua difficile applicazione, l'atto - ha concluso - affronta la materia senza un approccio nostalgico, ma guarda a un fenomeno molto ampio e cerca di fornire risposte concrete". ACON/DB-fc



L'intervento di Furio Honsell (Open Fvg)
L'intervento di Claudio Giacomelli (FdI)
Roberto Cosolini (Pd) dialoga con Mauro Bordin (Lega)
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin
Ivo Moras (Lega) e Mara Piccin (FI)
Andrea Ussai (M5S)