SALUTE MENTALE. SÌ UNANIME A MOZIONE SERVIZIO PSICOLOGO CURE PRIMARIE
(ACON) Trieste, 24 feb - La prima risposta legislativa alle
terribili notizie giunte dall'Ucraina da parte del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro
Zanin, è stata una convinta approvazione unanime nei confronti
della mozione 306 che porterà all'introduzione del servizio dello
psicologo delle cure primarie con azioni a sostegno
dell'intercettazione dei disturbi psicologici e dei bisogni di
benessere psicologico dei cittadini e del potenziamento dei
dipartimenti di salute mentale.
Un pronunciamento, passato attraverso le firme in calce al
documento apposte da parte di tutti i Gruppi consiliari (e anche
del presidente Piero Mauro Zanin), giunto anche con il placet da
parte del vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi, a nome dell'Esecutivo regionale.
L'istanza era stata presentata in prima battuta dai consiglieri
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Roberto Cosolini (Pd), per
poi trovare strada facendo una serie di ulteriori sottoscrittori
con settimane di confronti su vari livelli che, alla fine, hanno
suggerito alcune modifiche. Proprio queste sono diventate la base
di un emendamento sostitutivo, pienamente accettato dagli stessi
promotori originari, questa volta con la forzista Mara Piccin nel
ruolo di prima firmataria, seguita da Honsell e Cosolini,
oltreché da Ivo Moras (Lega), Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar) e
Claudio Giacomelli (FdI).
Il provvedimento impegna il governatore Fvg e la sua Giunta "a
istituire nelle case di comunità ambulatori di primo livello di
assistenza psicologica in cui operino psicologi delle cure
primarie atti a soddisfare bisogni espressi o inespressi dai
cittadini di tutte le fasce d'età che, in quest'epoca più che
mai, si rivelano particolarmente cogenti". Inoltre nell'ambito
della direzione Salute, Politiche sociali e Sisabilità prenderà
vita un apposito Tavolo tecnico regionale interdisciplinare,
intorno al quale è prevista anche la presenza di un
rappresentante dell'Ordine degli Psicologici e di uno sindacale
Sumai.
La norma impegna inoltre l'Esecutivo a "prevedere che tali
ambulatori rivestano funzioni di prevenzione, supporto alla
risoluzione dei bisogni delle persone fragili e sostegno alla
persona, nonché che l'operato dello psicologo agisca in sinergia
e integrazione con gli altri operatori sanitari dei servizi
presenti sul territorio per la rilevazione del disagio e, quando
necessario, la presa in carico della persona". L'accesso
all'ambulatorio potrà avvenire direttamente da parte dell'utente
o su richiesta e segnalazioni degli altri professionisti.
Particolarmente soddisfatte le parole di Honsell che, dopo aver
ricordato il ritiro della prima istanza al fine di potenziarne i
contenuti poi emendati, ha parlato di "momento molto importante,
nato da una discussione collegiale, perché il tema viene preso in
considerazione con serietà, condivisione e operatività con
prospettive per un futuro di massima incisività. Sembra quasi una
delibera, visto l'impegno così forte della Giunta che lo ha fatto
proprio". Anche Piccin, dopo aver illustrato l'emendamento, ha
evidenziato un lavoro di squadra che ha coinvolto anche Riccardi,
mentre Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha ricordato
l'analoga iniziativa autografa portata all'attenzione generale
due anni or sono.
Cosolini ha invece anticipato "un impegno importante per
costituire e organizzare questo servizio, prendendo atto di una
situazione molto preoccupante, anche e soprattutto tra gli
adolescenti, emersa già in periodo pre pandemia". Giacomelli, dal
canto suo, ha introdotto il tema "delle criticità endemiche nel
nostro Paese, dove il servizio di supporto psicologico,
considerato non una cura vera e propria, ha portato l'Italia ad
avere più psicologici privati d'Europa in rapporto alla
popolazione con una cronica mancanza nel Pubblico, per contro, di
un supporto che sarà sempre più necessario nel post Covid".
Il pentastellato Andrea Ussai ha quindi ritirato, su richiesta di
Honsell, un subemendamento che allargava l'ambito di azione anche
ai bisogni infantili, all'età evolutiva e al disagio giovanile.
"Saputo dell'iniziativa del collega, a suo tempo, avevo
precedentemente evitato di depositare un'istanza molto simile.
Accetto la sua proposta - ha spiegato l'esponente del M5S -
nell'auspicio di trovare medesima collaborazione e condivisione
in futuro, quando riproporrò il tema specifico".
Ipotesi, questa, sostenuta anche da Riccardi, che ha speso parole
di elogio per quello che ha definito come "un segnale importante
da parte di un'Aula che sta seguendo una strada che ci permette
il lusso di non dividerci. Anche se mi riconosco nelle
preoccupazioni per la sua difficile applicazione, l'atto - ha
concluso - affronta la materia senza un approccio nostalgico, ma
guarda a un fenomeno molto ampio e cerca di fornire risposte
concrete".
ACON/DB-fc