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SALUTE. CONFICONI (PD): TENSIONI TRA CRO E PN, URGE CAMBIAMENTO ROTTA

28.02.2022
19:18
(ACON) Trieste, 28 feb - "Anziché tutelare e valorizzare le eccellenze sanitarie del territorio, l'assessore Riccardi (da un lato) e il direttore generale dell'Asfo, Polimeni (dall'altro), stanno creando tensioni e spaccature tra il Cro di Aviano e l'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove restano ancora ferme le terapie oncologiche. Ciò si aggiunge allo svilimento di alcuni reparti, come Neurologia e Oculistica. Chiediamo da tempo un cambio di rotta che non arriva, nemmeno a fronte dell'allentamento del Covid".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), prendendo la parola a margine delle interrogazioni ospitate durante i lavori della III Commissione permanente (competente in tema di salute), attraverso le quali aveva chiesto alla Giunta regionale di chiarire "la situazione del reparto di Oncologia dell'ospedale di Pordenone, ancora non ripartito" e anche "I disservizi di Neurologia nel Pordenonese".

"Riccardi - aggiunge l'esponente dem - governa la sanità da quattro anni: non chiarisce i tempi entro cui riprenderanno le chemioterapie a Pordenone, ma cerca di scaricare sull'Opposizione la responsabilità delle tensioni tra Cro di Aviano e Santa Maria degli Angeli. In realtà, la dannosa contrapposizione tra le due importanti strutture è alimentata non solo dalla mancata riattivazione dei trattamenti ai malati oncologici nel capoluogo ma, soprattutto, dallo squilibrio nei finanziamenti, rispetto agli altri territori del Fvg. Aggravato dalla Giunta Fedriga e dai comportamenti del direttore dell'Asfo Polimeni che, oltre a macinare utili lesinando servizi e personale, ha generato confusione sull'assetto di Oncologia previsto nell'atto aziendale".

"Per risollevare le sorti della sanità pordenonese, invece di paventare la fusione tra Cro e Asfo, bisogna valorizzare l'ospedale del capoluogo - suggerisce Conficoni - attraverso un piano di rilancio. Per l'Irccs non ci si fermi all'importante terapia a protoni, ma si dia seguito all'attuazione della Rete oncologica regionale all'interno della quale l'istituto di Aviano deve avere un ruolo centrale".

"Nel quadro di svilimento generale del sistema sanitario del Friuli Occidentale, continuano a essere in sofferenza svariati reparti - conclude la nota del Partito democratico - come Neurologia, dove proprio dalla risposta di Riccardi si conferma una situazione critica, e Oculistica dove, con 721 giorni di attesa per una visita (contro i 107 a Palmanova o il giorno a Gorizia), i forti problemi sono ben lontani dall'essere risolti". ACON/COM/db



Nicola Conficoni (Pd)