IMMIGRAZIONE. ZANIN A FAGAGNA: PROGETTO OIKOS MODELLO INTEGRAZIONE
(ACON) Trieste, 3 mar - Accoglienza, comunità e lavoro. Sono le
tre parole-chiave che spiegano il progetto presentato oggi a
Fagagna, dove è stato inaugurato - alla presenza del presidente
del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin - un appartamento
destinato a sette ragazzi stranieri neomaggiorenni provenienti da
varie aree di crisi del mondo, già integrati nel tessuto sociale
friulano.
L'alloggio è stato donato dal Comune di Fagagna all'associazione
Oikos, che l'anno scorso ha aperto qui una comunità di
accoglienza per minori non accompagnati e si occupa
dell'educazione e dell'orientamento al lavoro dei ragazzi
stranieri. Un'azione che dà supporto alle aziende in cerca di
manodopera: molti di questi giovani hanno già trovato impiego in
ristoranti e bar, ma anche nella multinazionale Bouvard che ha
sede proprio nel paese collinare. Al progetto, che si chiama
EsPor, ha aderito anche la Snaidero Rino spa, che ha donato la
cucina di quello che è stato chiamato Appartamento per
l'autonomia.
"Questo è un esempio - ha detto Zanin, concludendo la cerimonia
di presentazione prima del taglio del nastro - di comunità
solidale: cittadini, associazioni, istituzioni, imprese hanno
trovato la giusta collocazione, senza contrasti né
sovrapposizioni. Ed è una novità alla quale anche il legislatore
deve guardare".
Il presidente ha poi allargato la prospettiva, osservando che
"siamo in un momento pieno di opportunità, a dispetto delle gravi
crisi che stiamo vivendo, dalla pandemia alla guerra, perché
siamo passati da grandi certezze a grandi incertezze. E le
vecchie certezze si erano trasformate in qualche caso in
arroganza, nella paura di perdere il benessere economico, in un
modello iper liberista di mercato selvaggio che rischiava di
diventare una corsa verso il nulla. Io credo invece - ha
suggerito ancora Zanin - che occorra rifarsi alla dottrina
sociale della Chiesa che ha come obiettivo il bene comune".
Il presidente ha lodato il "percorso di integrazione" messo in
piedi da Oikos, che prevede "l'insegnamento della lingua,
l'educazione civica, la conoscenza di usi e costumi della terra
in cui si viene a vivere". È questo, sempre secondo Zanin, il
modo giusto di accogliere perché rende gli stranieri partecipi
della realtà friulana e li mette in contatto con aziende "che da
tempo esercitano la loro funzione di responsabilità sociale".
A proposito del fenomeno dell'immigrazione, il presidente ha
osservato che "non si può far finta che il problema non esista,
ed è sbagliato lavarsi la coscienza con buoni sentimenti o con la
fuga dalle responsabilità. Questa di Fagagna, comunità che ha un
tessuto sociale abituato da tempo a lavorare insieme, è una
risposta vera e concreta alla tratta".
In precedenza erano stati il sindaco di Fagagna, Daniele
Chiarvesio, e la responsabile dell'area accoglienza e inclusione
di Oikos onlus, Anna Paola Peratoner, a presentare in dettaglio
l'iniziativa, "un piccolo aiuto ai ragazzi neomaggiorenni, per
aiutarli a completare il loro percorso verso l'autonomia".
Massimo Manelli, amministratore delegato della Snaidero, ha
parlato invece di "sostegno importante alle imprese, perché la
nostra società è sempre più vecchia e ha bisogno di forze
fresche".
Hanno preso parte alla cerimonia anche i consiglieri regionali
Mariagrazia Santoro (Pd), Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia).
ACON/FA