CARCERI. ZANIN A UD: TUTELA DIRITTI UMANI E LOTTA A SOVRAFFOLLAMENTO
(ACON) Udine, 4 mar - "È assolutamente necessario che queste
persone non siano considerate come gli ultimi e che, facendo
seguito ai solidi principi contenuti nella Costituzione, esista
realmente la garanzia della tutela dei diritti umani
fondamentali. Come Consiglio regionale, perciò, verificheremo
quali sono le possibilità che la legislazione ci offre per
favorire la soluzione della piaga del sovraffollamento che
conduce a condizioni di pericoloso stress, provocando anche atti
di autolesionismo e condizionando fortemente le menti dei
carcerati".
Lo ha sottolineato nella Casa circondariale di via Spalato a
Udine il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia, Piero Mauro Zanin, intervenuto alla conferenza stampa
indetta dal Garante dei Diritti delle persone private della
libertà personale del Comune di Udine, Franco Corleone, per
presentare la relazione semestrale e una serie di iniziative
collaterali.
Un programma articolato in tre sezioni ("Il carcere dopo il
Covid", "Il bilancio dell'attività del 2021" e "L'Agenda del
2022") che, a fine incontro, ha condotto le autorità a visitare
la nuova palestra, allestita grazie al contributo di alcuni
donatori, al terzo piano della struttura nell'ex cella 17. "Sono
stati mesi molto duri - ha spiegato Corleone - con 23 ospiti e
7-8 agenti contagiati. È stata necessaria una quarantena per
contenere il focolaio. Ora c'è la volontà di mettersi tutto alle
spalle e di riprendere il cammino per costruire il dopo Covid.
Tuttavia, rischiamo l'esplosione con 146 presenze e una capienza
di 86 posti, scesa a 80 per l'inagibilità di tre celle. Perciò,
ho chiesto di evitare arresti in carcere per reati non
gravissimi, adottando invece altre soluzioni".
"Rimane ancora molto da fare. Iniziando dalle condizioni delle
strutture e dalle opportunità che hanno i reclusi per potersi
reinserire. Attenzioni - ha aggiunto il presidente Zanin,
replicando alle preoccupazioni espresse dal Garante - che un
Paese deve tenere a cuore nei confronti di chi è più sfortunato.
Se è infatti vero che la pena deve risultare riabilitativa, è
necessario un impegno determinato fino alla soluzione del
problema, perché altrimenti sarebbe come nascondere la polvere
sotto il tappeto. Visto che molti reclusi sono quasi a fine pena,
diventa quindi fondamentale immaginare un reinserimento
attraverso progetti che consentano loro di tornare a pieno titolo
nella società".
"L'analisi di ambito locale fatta dal Garante - ha proseguito
Zanin - può essere replicata anche per le altre carceri della
regione. Uno dei problemi è il sovraffollamento, insieme alla
necessità di percorsi di reinserimento e di formazione, basati su
formatori ed educatori. Una risorsa umana che, tuttavia, manca:
mi farò parte attiva con il Garante regionale dei Diritti della
persona, Paolo Pittaro, per studiare un meccanismo che possa
supportare queste necessità con le risorse a disposizione
dell'Assemblea legislativa, perché questo incide sulla salute
mentale e il carcere deve avere una funzione di riabilitazione,
non solo di pena".
"Dopo la palestra, l'infermeria e la cappella, la ex sezione
femminile - ha dettagliato il Garante Corleone - diventerà presto
un polo culturale. Rimangono, però, alcune situazioni di grave
difficoltà: il sovraffollamento, la salute mentale e la
disponibilità di un solo educatore per evitare il rischio della
ricaduta, costruendo invece un'uscita dal carcere protetta".
"Bisogna intervenire sulla capacità di svolgere delle attività -
ha concluso il presidente dell'Assemblea legislativa, dopo aver
visitato l'ex cella 17 - e, in questo caso, dopo la cappella e la
biblioteca, la possibilità di allestire una piccola palestra
consente ai detenuti di riavvicinarsi alla vita normale. Insieme
all'interesse da parte del Consiglio regionale nei confronti dei
detenuti, inoltre, esiste una forte attenzione da parte della
Regione Fvg anche nei confronti delle strutture e della polizia
penitenziaria che vi opera con una scarsezza di risorse sulla
quale lo Stato deve intervenire".
ACON/DB