FVG-UE. II COMM: CAMBIATI SCENARI AGRICOLTURA, URGE NUOVA STRATEGIA
(ACON) Trieste, 7 mar - Una situazione già molto complessa che,
nel corso delle ultime settimane, si è ulteriormente aggravata a
livello internazionale. Un contesto preoccupante, e a tal punto
capace di modificare i già fragili equilibri preesistenti, da
indurre la II Commissione permanente a realizzare quanto prima
una relazione aggiornata sugli obiettivi da raggiungere in
materia di Sessione europea 2022, tenendo conto anche di quanto
emerso durante i lavori commissariali che hanno visto il
coinvolgimento di tre assessori regionali.
"Attraverso questo testo - ha anticipato Alberto Budai (Lega),
presidente della II Commissione, riunitasi a Trieste nell'aula
consiliare - sarà richiesto l'apporto di tutti gli assessori che
possono risultare parte in causa nelle tematiche analizzate. Ciò
anche alla luce delle sopraggiunte difficoltà che possono
comportare una carenza di prodotti e una qualità scadente a
discapito dei consumatori, senza per questo dimenticare le
esigenze dei produttori".
I lavori erano incentrati sull'esame delle parti di competenza
dei documenti della Sessione europea 2022 e, nello specifico,
della strategia "dal produttore al consumatore". A tale
proposito, Budai ha anche ricordato come l'assessore regionale ad
Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, avesse inviato
"una memoria, evidenziando come l'argomento individuato non
ricada nelle pertinenze della sua direzione, ma aggiungendo anche
che, in caso di richieste specifiche da parte dei commissari,
provvederà a far giungere un'apposita relazione".
L'assenza di Bini ha suscitato la perplessità del dem Sergio
Bolzonello in apertura di una seduta subito proseguita con
l'intervento in modalità telematica dell'assessore a Lavoro,
Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia
Rosolen, che ha anticipato quello in presenza del collega con
deleghe a Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e Montagna,
Stefano Zannier.
Rosolen, prannunciando a sua volta l'invio di un dossier, ha
esordito indicando alcuni temi da approfondire (compreso quello
legato al lavoro agile) e sottolineando che "come già fatto in
sede di VI Commissione, cercherò di concentrarmi sulle azioni che
l'Amministrazione regionale ha messo o sta per mettere in campo
nell'ambito del programma di lavoro della Commissione europea".
Due le aree principali citate da Rosolen: una legata a
un'economia al servizio alle persone in maniera ampia e
trasversale; l'altra afferente la promozione dello sviluppo
europeo e rientrante tra i pilastri dei diritti sociali (lavoro
di qualità, garanzie delle tipologie di lavoro e protezione
sociale, nonché miglioramento della vita professionale e
privata). Attraverso mini flash, l'assessore ha parlato anche di
occupazione giovanile e femminile, conciliazione, formazione e
istruzione, mobilità professionale, sicurezza e legalità nel
mondo del lavoro, senza dimenticare la promozione delle
competenze digitali, i servizi educativi, l'equità salariale, gli
aiuti e gli incentivi alle professioni e alle assunzioni.
Zannier ha invece premesso l'intenzione di procedere "a una
valutazione molto laica dell'attuale impostazione che vede, tra
gli obiettivi, la garanzia di alimenti in quantità sufficiente e
a prezzi adeguati. Esiste infatti una dicotomia riguardo gli
strumenti da adottare per raggiungere la produzione necessaria e
in grado di consentire a tutti di accedere a un cibo di qualità".
"Lo scopo - ha dettagliato Zannier - è quello di riuscire a
garantire il rispetto contemporaneo della qualità alimentare, dei
prezzi accessibili, delle superfici da incrementare per
determinati tipi di agricoltura, del calo di agrofarmaci,
fitofamaci e prodotti antimicrobici. Tutte azioni che devono
essere realizzate, ma sempre tenendo in equilibrio il sistema.
Dovremo quindi garantire al consumatore la capacità di valutare
l'alimento riguardo una serie di parametri che ne garantiscano
qualità e salubrità: ossia, la trasparenza. L'azione per
affrontare meglio la situazione - ha concluso - è legata a una
semplificazione assoluta, ricordando che trasformazione e
distribuzione non possono essere scollegate dall'intera filiera".
Il dibattito generale è stato aperto da Cristian Sergo (M5S) che
ha allargato il concetto di trasparenza "alla provenienza delle
materie prime. La vera trasparenza deve infatti consentire di
risalire a tutta la filiera". Il dem Bolzonello ha invece
auspicato che "non ci si limiti a una visione di parte, da parte
del consumatore oppure del produttore. Siamo alle prese con un
passaggio epocale e dobbiamo costruire insieme una risoluzione
capace di leggere le dinamiche economiche, ma anche quelle
sociali".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), interessato anche alle
garanzie di sicurezza, si è soffermato soprattutto su
"agricoltura biologica, utilizzo di fitofarmaci, agrofarmaci e
fertilizzanti. Non mi piace il termine consumatore - ha
specificato - e preferisco piuttosto parlare di utilizzatori".
Chiara Da Giau (Pd) si è infine soffermata "sugli
approvvigionamenti alimentari nei periodi di crisi. Difficile che
i problemi si risolvano in tempi brevi e, attualmente, non
possiamo prevedere neppure le conseguenze, mentre la stessa
pandemia non è ancora finita. Una delle necessità per il settore
agricolo e quelli a esso correlati, davanti all'aleatorietà dei
mercati, è quindi un'attenta programmazione".
ACON/DB-fc