ENERGIA. PATTO: GIUNTA FEDRIGA IMMOBILE, ECCO LE NOSTRE PROPOSTE
(ACON) Trieste, 11 mar - "L'immobilismo della Giunta Fedriga
sulle questioni energetiche è sotto gli occhi di tutti. Una
mancata risposta alla drammatica crisi energetica che coinvolge
il nostro sistema produttivo e le nostre famiglie. Eppure le
risorse c'erano e ci sono, come abbiamo più volte evidenziato in
Aula presentando numerose proposte in varie occasioni, sempre
inascoltati".
È quanto ha denunciato oggi - come si legge in una nota del
gruppo consiliare - il capogruppo del Patto per l'Autonomia,
Massimo Moretuzzo, nel corso di una conferenza stampa nella sede
udinese della Regione, fornendo una serie di dati che ben
fotografano la difficilissima situazione.
"In Friuli-Venezia Giulia consumiamo circa 10.000 GWh elettrici
(dati del 2019), che per essere coperti interamente da fonti
rinnovabili necessitano di 8.400 MWp oltre a quelli già
installati. Questo significa che dobbiamo produrre da rinnovabili
mediamente, da qui al 2050, termine ultimo per conseguire la
decarbonizzazione, almeno 300 MWp/anno, che nell'immediato
dovranno arrivare principalmente da impianti fotovoltaici. Nella
realtà siamo lontanissimi da questi numeri - ha spiegato
Moretuzzo -, se pensiamo che nel 2020 in regione ne sono stati
installati circa il 5% (15,7 MWp nel 2020 e 16,1 MWp nel 2021).
Come pensa l'assessore Scoccimarro di rispettare l'obiettivo
della neutralità climatica entro il 2045? Candidando il
Friuli-Venezia Giulia a regione pilota del Green Deal,
anticipando di 5 anni il raggiungimento della neutralità, le
emissioni, secondo gli studi di Arpa FVG, devono diminuire del 4%
all'anno. L'assessore non ci prenda più in giro".
In questo scenario, reso pesantissimo dalla situazione
internazionale e dall'aumento della bolletta energetica, "i
contributi per le imprese per installare impianti fotovoltaici
sui tetti dei propri stabilimenti produttivi sono praticamente
inesistenti - ha affermato ancora il capogruppo -. Tutte le
proposte che abbiamo fatto in questo senso, fin dall'inizio della
legislatura, sono state puntualmente bocciate. Nessuno in Giunta
ha pensato di finanziare le imprese per mettersi almeno
parzialmente al riparo dalle turbolenze del mercato dell'energia".
"E siamo all'oggi. La cronaca di questi giorni ci parla di
aziende che mandano i dipendenti in cassa integrazione perché i
costi dell'energia sono insostenibili, ci parla di un mercato
impazzito. Cosa ha fatto la Giunta Fedriga in questi anni per una
politica energetica degna di questo nome? Nulla! Dimostrando
irresponsabilità e nessuna lungimiranza. Mentre avrebbe potuto
fare molto grazie alla sua specialità, strumento fondamentale per
costruire anche un futuro sostenibile. Bisogna correre subito ai
ripari. Serve immediatamente un piano regionale straordinario di
politica energetica - propone Moretuzzo - e accelerare sulla
riduzione del fabbisogno dalle fonti fossili, dei consumi e sul
passaggio alle rinnovabili anche per il settore civile".
Il gruppo Consiliare del Patto per l'Autonomia ha proposto,
ancora una volta, la predisposizione di un pacchetto di
facilitazioni alle imprese che possiedono capannoni, aree
residuali, vecchie strutture, per agevolare installazioni di
impianti fotovoltaici in copertura. E lo ha fatto con una mozione
che, come ha spiegato il consigliere regionale Giampaolo Bidoli,
"impegna l'esecutivo regionale a individuare strumenti
economico-finanziari, anche attraverso meccanismi semplificati di
detrazione fiscale su imposte di competenza regionale come
l'Irap, nonché aiuti di tipo amministrativo; a istituire un fondo
di rotazione a sostegno degli investimenti iniziali e un sistema
di supporto amministrativo anche a favore degli enti locali, con
particolare attenzione a quelli medio-piccoli, nella
presentazione di valide proposte volte alla creazione di comunità
energetiche territoriali".
"Con una dotazione finanziaria iniziale di 100 milioni all'anno -
che sono ben poca cosa rispetto alle risorse buttate in progetti
sconsiderati come gli impianti sciistici a 1200 metri, municipi
faraonici in qualche Comune privilegiato, per sanare i danni
dello sventato affidamento del servizio scolastico regionale -,
si potrebbe puntare a finanziare un mix di contributi in conto
capitale, di fondi di rotazione energetici e di conseguente
mobilitazione di investimenti privati per installare circa 100
MWp all'anno", ha concluso Moretuzzo.
ACON/COM/fa