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CARO CARBURANTI. ZANON (FUTURA): RENDERE FLESSIBILE LO SCONTO REGIONALE

17.03.2022
11:57
(ACON) Trieste, 17 mar - "La crisi energetica, e il conseguente rialzo dei prezzi del carburante, rischiano di creare un effetto catena tendente al peggioramento. Da un lato le famiglie e le imprese, sempre più strette dalla morsa del costo energetico, dall'altro i gestori degli impianti stradali di carburante, che già stanno subendo crolli nelle vendite e che in più si vedono sopraffare dai prezzi competitivi oltre confine. Si tratta di una spirale discendente".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Emanuele Zanon (Regione Futura), che per evitare l'esodo di automobilisti verso gli Stati confinanti suggerisce "di contenere la salita dei prezzi e il corrispondente calo dei consumi introducendo una maggiore variabilità nella definizione dello sconto carburanti, similmente a quanto accade in Alto Adige".

"Tenendo conto che, in Italia, i prezzi dei carburanti sono liberamente fissati da ogni gestore di impianto di distribuzione, il quale stabilisce, in regime di libero mercato, il prezzo praticato al consumatore, il Friuli Venezia Giulia - commenta Zanon - da sempre subisce uno svantaggio competitivo verso i Paesi confinanti, che per svariati motivi riescono ad offrire un prezzo dei carburanti minore rispetto alla media regionale".

"Perciò il Fvg ha introdotto un sistema di contribuzione sugli acquisti di carburanti per autotrazione a beneficio della popolazione residente. Si tratta di un contributo che, pur diviso in due aree, è fisso e non fluttuante in base alle variazioni dei prezzi in Slovenia e Austria. Ora però - prosegue ancora l'esponente di Regione Futura - a causa anche della crisi geopolitica e del conflitto nell'Europa orientale, il divario del prezzo alla pompa è ulteriormente incrementato a fronte invece di una quota di contributo che è fissa".

"Questo sta generando disagi notevoli ai consumatori e alle imprese, un esodo verso gli Stati contermini e un danno anche ai gestori locali, con un inevitabile calo delle entrate nelle casse pubbliche. Senza contare che il potenziale default degli impianti di carburante - conclude Zanon - avrebbe come effetto le crescenti chiusure, ancora una volta soprattutto nei territori periferici". ACON/COM/rcm



Emanuele Zanon (Regione Futura)