ECONOMIA. FDI: FVG SIA SEDE PRODUZIONE ITALIANA MICROPROCESSORI INTEL
(ACON) Trieste, 17 mar - "È necessario che la Regione Friuli
Venezia Giulia si candidi come sede di quella quota della
produzione di microprocessori che Intel ha destinato all'Italia".
Questo il contenuto di una mozione presentata dai consiglieri del
Gruppo regionale di Fratelli d'Italia, Claudio Giacomelli,
Alessandro Basso, Leonardo Barberio e Antonio Lippolis.
"I microprocessori rappresentano il nocciolo dell'intero universo
digitale - spiega nella nota il presidente Giacomelli - e
attualmente la loro produzione si concentra soprattutto in due
parti del mondo: l'America, in particolare negli Stati Uniti dove
Intel rappresenta il leader indiscusso, e in Asia, dove i
progressi tecnologici in materia sono impressionanti. In questo
contesto, l'Europa è rimasta indietro e adesso diventa
indispensabile recuperare il divario produttivo".
"Per questi motivi - prosegue l'esponente regionale di FdI -
Intel ha deciso di investire 80 miliardi di euro in dieci anni
per contribuire a colmare il divario dell'Ue che, come previsto
nello European Chips Act, vuole raddoppiare la sua attuale quota
di produzione nel mercato globale salendo dal 10 al 20 per cento.
All'Italia, dovrebbero spettare 4,5 miliardi".
"Da notizie di stampa - interviene Basso -, si apprende che il
colosso tecnologico americano Intel ha scelto la Germania come
polo strategico per produrre circuiti anche per conto terzi. Con
un investimento di 17 miliardi di euro il progetto è pronto, la
costruzione comincerà l'anno prossimo impiegando 7.000
lavoratori, mentre la produzione è prevista nel 2027 e saranno
assunti a tempo indeterminato 3.000 operatori e tecnici".
"Ma anche altri Paesi - continuano Barberio e Lippolis - saranno
interessati da questa gigantesca operazione di investimento: per
esempio, in Irlanda saranno investiti ben 12 miliardi di euro e
in Francia sorgerà il centro per la ricerca, lo sviluppo e la
progettazione con 1.000 posti di lavoro ad alta specializzazione,
concentrato in particolare nel supercalcolo e nell'intelligenza
artificiale".
"Anche l'Italia - afferma ancora Giacomelli - sarà interessata da
questa gigantesca operazione industriale in quanto Intel avrebbe
previsto di localizzare nel nostro paese la sede produttiva da
destinare al processo terminale della produzione dei
microprocessori, al quale si dovrebbe dedicare l'ipotetico
impianto italiano. Il fatto è che alcune Regioni, come il Veneto
e la Puglia, si sarebbero già candidate per ospitare l'impianto e
città come Catania e Torino sarebbero già state scartate".
"Alla luce di queste notizie - concludono i quattro consiglieri
regionali di Fratelli d'Italia -, abbiamo presentato una mozione
che impegna la Giunta ad attivarsi presso tutti gli organismi
competenti per proporre il territorio regionale come sede di
quella parte della produzione di microporcessori che Intel ha
destinato all'Italia. Si tratterebbe di un investimento
potenziale che vale fino a 4,5 miliardi di euro, con una nuova
fabbrica che dovrebbe creare approssimativamente 1.500 posti di
lavoro diretti, ai quali si aggiungono 3.500 indiretti attraverso
fornitori e partner. Le operazioni comincerebbero tra il 2025 e
il 2027".
ACON/COM/rcm