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ECONOMIA. FDI: FVG SIA SEDE PRODUZIONE ITALIANA MICROPROCESSORI INTEL

17.03.2022
12:20
(ACON) Trieste, 17 mar - "È necessario che la Regione Friuli Venezia Giulia si candidi come sede di quella quota della produzione di microprocessori che Intel ha destinato all'Italia".

Questo il contenuto di una mozione presentata dai consiglieri del Gruppo regionale di Fratelli d'Italia, Claudio Giacomelli, Alessandro Basso, Leonardo Barberio e Antonio Lippolis.

"I microprocessori rappresentano il nocciolo dell'intero universo digitale - spiega nella nota il presidente Giacomelli - e attualmente la loro produzione si concentra soprattutto in due parti del mondo: l'America, in particolare negli Stati Uniti dove Intel rappresenta il leader indiscusso, e in Asia, dove i progressi tecnologici in materia sono impressionanti. In questo contesto, l'Europa è rimasta indietro e adesso diventa indispensabile recuperare il divario produttivo".

"Per questi motivi - prosegue l'esponente regionale di FdI - Intel ha deciso di investire 80 miliardi di euro in dieci anni per contribuire a colmare il divario dell'Ue che, come previsto nello European Chips Act, vuole raddoppiare la sua attuale quota di produzione nel mercato globale salendo dal 10 al 20 per cento. All'Italia, dovrebbero spettare 4,5 miliardi".

"Da notizie di stampa - interviene Basso -, si apprende che il colosso tecnologico americano Intel ha scelto la Germania come polo strategico per produrre circuiti anche per conto terzi. Con un investimento di 17 miliardi di euro il progetto è pronto, la costruzione comincerà l'anno prossimo impiegando 7.000 lavoratori, mentre la produzione è prevista nel 2027 e saranno assunti a tempo indeterminato 3.000 operatori e tecnici".

"Ma anche altri Paesi - continuano Barberio e Lippolis - saranno interessati da questa gigantesca operazione di investimento: per esempio, in Irlanda saranno investiti ben 12 miliardi di euro e in Francia sorgerà il centro per la ricerca, lo sviluppo e la progettazione con 1.000 posti di lavoro ad alta specializzazione, concentrato in particolare nel supercalcolo e nell'intelligenza artificiale".

"Anche l'Italia - afferma ancora Giacomelli - sarà interessata da questa gigantesca operazione industriale in quanto Intel avrebbe previsto di localizzare nel nostro paese la sede produttiva da destinare al processo terminale della produzione dei microprocessori, al quale si dovrebbe dedicare l'ipotetico impianto italiano. Il fatto è che alcune Regioni, come il Veneto e la Puglia, si sarebbero già candidate per ospitare l'impianto e città come Catania e Torino sarebbero già state scartate".

"Alla luce di queste notizie - concludono i quattro consiglieri regionali di Fratelli d'Italia -, abbiamo presentato una mozione che impegna la Giunta ad attivarsi presso tutti gli organismi competenti per proporre il territorio regionale come sede di quella parte della produzione di microporcessori che Intel ha destinato all'Italia. Si tratterebbe di un investimento potenziale che vale fino a 4,5 miliardi di euro, con una nuova fabbrica che dovrebbe creare approssimativamente 1.500 posti di lavoro diretti, ai quali si aggiungono 3.500 indiretti attraverso fornitori e partner. Le operazioni comincerebbero tra il 2025 e il 2027". ACON/COM/rcm



Claudio Giacomelli e Alessandro Basso (FdI)
Leonardo Barberio (FdI)
Antonio Lippolis (FdI)