KRONOSPAN. CENTIS (CITT): LA PETIZIONE FINIRÀ SUI BANCHI DELLA GIUNTA
(ACON) Trieste, 17 mar - "Il caso Kronospan è stato discusso in
IV Commissione consiliare, dove sono stati auditi i primi
firmatari di una petizione contro l'ampliamento della struttura
sanvitese. Tra gli interventi, anche quello del vicesindaco di
San Vito al Tagliamento, Giacomo Collarile, che ha ribadito la
contrarietà dell'amministrazione comunale. Dopo un lungo
dibattito, i consiglieri regionali di Centrodestra hanno
approvato a maggioranza una risoluzione con alcune
raccomandazioni alla Giunta rispetto alle quali il Gruppo dei
Cittadini ha espresso forti perplessità".
Lo fa sapere in una nota Tiziano Centis (Cittadini), al termine
dell'audizione dei primi firmatari la petizione contro
l'ampliamento della Kronospan con tre nuovi camini per un
impianto che prevede il riciclo degli scarti legnosi e il
recupero energetico di quelli non altrimenti riutilizzabili.
"Siamo di fronte a una vera e propria aggressione del territorio
sanvitese - commenta Centis - che ci preoccupa e affligge. La
petizione sottoscritta da migliaia di cittadini residenti nella
zona e la netta contrarietà all'ampliamento dell'impianto
dichiarata ufficialmente dall'amministrazione comunale di San
Vito sono il segnale inequivocabile che la gente e la massima
istituzione sanvitese che la rappresenta non vogliono sul proprio
territorio un nuovo inceneritore".
"Voltare la testa dall'altra parte, facendo finta di non sapere
il contesto in cui potrebbe svilupparsi l'intera operazione,
vorrebbe dire compiere un vero proprio sopruso rispetto a una
decisione che in modo democratico e partecipato la comunità
sanvitese ha consapevolmente preso. I sanvitesi - ribadisce
l'esponente dei civici - hanno scelto di non volere un
inceneritore privato alle porte della città perché hanno
affrontato e dibattuto la questione non soltanto in termini
economici, come quasi sempre avviene cinicamente in questi casi".
"Gli oltre 7.000 firmatari della petizione hanno giudicato
inadeguata e irricevibile la proposta di un nuovo inceneritore -
afferma ancora Centis - perché a fare la differenza nelle
riflessioni, nel pesare i pro e i contro dell'iniziativa sono
stati i punti di vista sociale, sanitario e ambientale, e non
solo ed esclusivamente quello economico. Le chimere di denaro e
posti di lavoro facili tanto sbandierate da qualcuno per cercare
di condizionare l'opinione pubblica, sono state rispedite al
mittente, considerate umilianti e fuorvianti. È una decisione
coraggiosa e consapevole che va rispettata. Questo prevede la
vera democrazia, questo dovrebbe suggerire il buon senso".
ACON/COM/rcm