ANZIANI. ZALUKAR (MISTO): INVECCHIAMENTO ATTIVO, SALVARE FILO ARGENTO
(ACON) Trieste, 21 mar - "È necessario impedire l'annunciata
chiusura dell'Associazione di volontariato Filo d'argento
Trieste, dopo il venir meno del finanziamento da parte
dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina (Asugi). A
tale proposito, ho presentato un'interrogazione alla Giunta
regionale per sapere se non ritenga necessario riprendere subito
l'erogazione dei contributi a favore di questa Associazione, che
ha svolto per trent'anni un'importante azione a favore degli
anziani dell'area triestina, occupandosi principalmente del
trasporto di persone con difficoltà motorie e fisiche, nonché
economiche, dal domicilio fino alle strutture di cura e di
riabilitazione".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Walter Zalukar
(Gruppo Misto), ricordando che "le modifiche alle forme di
finanziamento da parte di Asugi rendono impossibile a questa
Associazione il mantenimento dei pullmini in dotazione, a meno
che non vi facciano fronte di tasca propria gli stessi volontari,
tutti pensionati, che già donano il loro tempo all'assistenza.
Nella sede del Filo d'argento si svolgevano anche attività
motorie dedicate a persone over 65, con corsi di ginnastica,
oltre alla danza. In tal modo, per molti è venuta meno la
possibilità di praticare queste attività di indubbio beneficio
psicofisico, che ben si inquadrano nel cosiddetto invecchiamento
attivo".
"Pare una strana coincidenza - aggiunge Zalukar - che lo scorso 8
marzo l'assessore regionale alla Salute, Riccrado Riccardi, abbia
presentato con particolare enfasi alla III Commissione consiliare
il programma triennale di 'contrasto alla solitudine e promozione
dell'invecchiamento attivo', articolato in nove aree di
intervento tra le quali trasporti sociali, salute e benessere,
nonché contrasto alla solitudine. Proprio le aree di azione del
Filo d'argento Trieste, ora interrotte dal taglio dei
contributi".
"Il ricco programma presentato dall'assessore nell'aula del
Consiglio regionale - prosegue l'esponente del Gruppo Misto - era
stato letto più come un libro dei sogni che non come un documento
programmatico. Oggi, alla luce di quanto accaduto al Filo
d'argento, vi è però il rischio che possa apparire come un libro
degli inganni".
"Non trova infatti spiegazione logica lo smantellamento di una
realtà di volontariato - conclude Zalukar - che, a Trieste,
garantiva attività coerenti proprio con il programma triennale
degli interventi di attuazione della legge regionale 22/2014 di
'contrasto alla solitudine e promozione dell'invecchiamento
attivo'. Considerando anche che i finanziamenti erano assai
modesti, se rapportati all'opera svolta dall'Associazione".
ACON/COM/db