TAGLIAMENTO. TOSOLINI (LEGA): BILANCIARE SICUREZZA E TUTELA AMBIENTE
(ACON) Trieste, 22 mar - "La preoccupazione primaria deve
essere costituita dalla messa in sicurezza dei cittadini. Si può
certamente fare ancora molto con le opere che sono in itinere e
in progettazione, come il nuovo ponte stradale sul Tagliamento,
mentre i diaframmi nel Latisanese sono in via di completamento o
in fase esecutiva. Rimane tuttavia il problema sul lato Veneto,
dove i lavori sono solamente nella fase progettuale e saranno
realizzati entro il 2023".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Lorenzo Tosolini
(Lega), ribadendo quanto espresso nel corso del suo intervento
durante i lavori della IV Commissione permanente in sede di
audizioni dedicate al fiume Tagliamento.
"Rimane l'annoso problema della manutenzione dell'alveo e delle
golene del Tagliamento che sono di competenza statale nell'ultimo
tratto al confine tra le due regioni. Il resto dell'asse del
fiume - spiega l'esponente del Carroccio - è invece di competenza
regionale. Resta attuale anche la necessità di sghiaiamento,
essendo il livello del piano di scorrimento dell'acqua in alcuni
punti all'altezza della campagna. Sulla quota zero è infatti
sufficiente un periodo di pioggia più intenso e continuativo per
far nascere problemi di esondazione lungo l'intero asse".
"Il fiume - ricorda Tosolini - ha un letto molto ampio ma è in
alcune zone, dove si crea l'imbuto, che nascono i problemi.
Nell'ultimo tratto è necessario rivedere la gestione e le
competenze: lo Stato deve assumersi per intero le proprie
responsabilità".
"La progettazione attuale - dettaglia ancora la nota leghista - è
definita ipotesi concettuale, lo si evince dal documento citato
dal sindaco di San Daniele, Pietro Valent: il Piano per la
gestione delle alluvioni che viene gestito in maniera dinamica.
C'è quindi ancora spazio per un'analisi a 360 gradi sui metodi
per la salvaguardia del fiume".
"Personalmente, ho delle perplessità sulle grandi opere. Il
Tagliamento, per la sua unicità, necessita di un'analisi che non
è solo di competenza idraulica, ma anche ambientale e gli studi
devono tener conto della sua peculiarità. Dobbiamo intervenire in
punta di piedi - continua Tosolini - con una distribuzione degli
interventi di opere più piccole, ma altrettanto efficaci,
rispetto a quelle presentate. La posizione così determinata dei
sindaci del medio e dell'alto corso del Tagliamento nasce dal
basso e dalle battaglie che hanno sostenuto contro le casse
d'espansione".
"Alla luce dei lavori già fatti e di quelli in itinere, credo che
una valutazione più attenta e puntale - conclude il consigliere
della Lega - possa essere fatta anche sul corso superiore, senza
grandi stravolgimenti".
ACON/COM/db