FINANZE. PR FESR 2021-27: OK V COMM A RISORSE OCCUPAZIONE E CRESCITA
(ACON) Trieste, 24 mar - Oltre 365 milioni di euro in arrivo
dall'Unione europea che saliranno fino a circa 500 milioni,
grazie alle risorse messe direttamente sul piatto dalla Regione
Friuli Venezia Giulia. La ripartizione legata al Programma del
Fondo europeo Sviluppo regionale (Pr Fesr) 2021-27 prevede, in
tale ambito finanziario, investimenti deputati a garantire la
competitività e l'attrattività sul territorio regionale.
"L'obiettivo - ha spiegato l'assessore alle Finanze, Barbara
Zilli, durante l'illustrazione del Pr Fesr 2021-27 alla V
Commissione consiliare - è quello di garantire che gli obiettivi
di ripartenza e ripresa siano sostenibili, uniformi, inclusivi ed
equi. Si tratta di uno strumento che si pone alla base di uno
scenario fragile come quello che stiamo vivendo e che, purtroppo,
sembra dover proseguire senza soluzione di continuità. Nella fase
esecutiva del Programma, ovviamente, bandi e risorse aggiuntive
terranno conto di uno scenario purtroppo stravolto".
La Commissione presieduta da Diego Bernardis (Lega) ha quindi
espresso parere favorevole a maggioranza (astenuti M5S, Patto per
l'Autonomia e Open Sinistra Fvg) sulla deliberazione 394 della
Giunta regionale, incentrata sul Pr Fesr 2021-27 e, nello
specifico, sugli investimenti a favore dell'occupazione e della
crescita in quanto a ripartizione finanziaria e adozione della
proposta di Programma.
Reduce dal disco verde espresso all'unanimità dal Consiglio delle
autonomie locali (Cal), il documento va così ad adottare la
ripartizione finanziaria per obiettivo strategico e quella
indicativa per intervento delle risorse inserite nella proposta
di Programma regionale.
"Ho accolto la richiesta di inserire nell'ultima riunione di
partnerariato anche i consiglieri regionali - ha aggiunto Zilli -
e ciò avverrà entro aprile. Quindi, a seguito della raccolta
degli eventuali contributi, informerò la Giunta e la Commissione
competente qualora emergano indicazioni di rilievo rispetto la
versione attuale. La bozza andrà infine trasmessa alla
Commissione europea che, entro 5 mesi, potrà assentire
definitivamente o chiedere modifiche e integrazioni. Il nostro
auspicio è quello di poter riottenere il Programma nella sua
versione ufficiale entro fine anno per poter mettere in gioco
tutte queste linee di finanziamento".
"L'ambizione - ha concluso l'assessore regionale alle Finanze - è
quella di raggiungere i target richiesti a livello
internazionale, ricordando che il Fvg è sempre stato un grande
percettore di risorse europee, laboratorio capace di inoltrare
proposte non solo aderenti alle tempiste strette dettate dall'Ue,
ma anche di permettere all'Amministrazione regionale di accedere
ai bonus per chi riesce a tagliare i traguardi finanziariamente
richiesti in termini di impegni e scadenze in tempi più rapidi
rispetto gli altri. Tra i 5 obiettivi declinati nelle svariate
aree di intervento, emerge un focus sui temi principali: lavoro
(inteso sia come aziende che come occupazione) e investimenti".
Numerosi gli interventi da parte dei consiglieri sui contenuti
del Programma, a partire dagli esponenti dem Sergio Bolzonello e
Franco Iacop. Il primo ha voluto indicare due punti, a suo dire
indispensabili "per generare un ragionamento che non sia né
ideologico, né di parte. A partire da una necessaria
rivisitazione di tutte le politiche da adottare alla luce di
fatti come quelli attuali che segneranno l'ordine mondiale per i
prossimi decenni. Serve dunque una ritaratura, anche alla luce
del grande sbilanciamento tra il sistema pubblico
dell'innovazione e quello della ricerca legata al privato,
penalizzato senza ombra di dubbio".
Il collega Iacop si è invece concentrato sulla parte finanziaria,
chiedendo se "lo strumentino che abbiamo approvato recentemente
durante i lavori del Consiglio farà già parte di questa strategia
con i suoi 50 milioni di euro. È altresì necessario puntualizzare
alcuni interventi, ponendo attenzione anche al recupero del
comparto turistico, sia in fase residenziale che ricettiva, ma
anche andando verso l'autoproduzione energetica".
Se il neocapogruppo del M5S, Mauro Capozzella, tra le altre cose
si è concentrato sulle comunità energetiche, Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg) ha ribadito che "tutto dipenderà da come verranno
articolati gli interventi nel corso dei 7 anni: lì,
probabilmente, si bloccherà l'efficacia di queste azioni. Esiste
infatti il problema di come valutare in corso d'opera se le cose
andranno davvero nella direzione giusta. Attenzione, inoltre, a
temi importanti come l'open source, il ciclo idrico integrato e
le certificazioni".
ACON/DB/rcm