SALUTE. MORETTI (PD): SERVIZI ANCORA CARENTI, NO TRIONFALISMI FEDRIGA
(ACON) Trieste, 25 mar - "Quella andata in scena ieri è la
copia delle passerelle fatte nelle scorse settimane in altri
territori. Mentre il presidente della Regione Friuli Venezia
Giulia e il suo vice fanno sfilate, tuttavia, i servizi
(nonostante il grande lavoro dei professionisti) continuano a
balbettare. Il personale sanitario è sempre più demotivato e in
difficoltà per l'assenza di ricambi, mentre la carenza di medici
di famiglia (peraltro sostituiti in notevole ritardo) lascia i
cittadini in balia di disorganizzazione e assenza di
programmazione".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd nel Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, Diego Moretti, commentando
"gli interventi annunciati dal presidente della Regione Fvg,
Massimiliano Fedriga, e dall'assessore alla Salute, Riccardo
Riccardi, sulla sanità per l'ambito territoriale Collio-Alto
Isonzo".
"Ancora una volta - aggiunge l'esponente dem - un inutile
trionfalismo prende il sopravvento sulla realtà. Si sventolano
investimenti mirabolanti (in parte finanziati da tempo) su
strutture per le quali resta da capire con quale personale
verranno riempite per fornire i servizi ai cittadini".
"Dopo quattro anni di governo e l'Isontino inglobato da Trieste
con la riforma del Centrodestra, se siamo arrivati a poter fare
degli investimenti - continua Moretti - è innanzitutto grazie
all'intervento dello Stato attraverso il Pnrr. Nell'ambito della
sanità territoriale, fino a questo momento trascurata, Riccardi
pubblicizza le case della comunità che, a suo tempo, aveva
contestato. Queste non sono altro che i Centri di assistenza
primaria (Cap) pensati nella passata legislatura dall'allora
assessore alla Salute, Telesca, contro i quali lo stesso Riccardi
aveva costruito una strumentale campagna denigratoria, poi chiusi
una volta al governo della Regione".
"Rimane comunque un quesito - conclude la nota del Partito
democratico - riguardo gli ospedali e le case di comunità,
annunciate con l'intento di dimostrare attenzione ai territori:
quale personale sarà impiegato e quale sarà il ruolo dei medici
di famiglia. Rimane anche il nodo del personale mancante,
nonostante gli annunci di investimenti sulle strutture, conditi
infine da paragoni del tutto impropri visto che i fondi arrivati
dallo Stato, insieme alle regole e alle norme finanziarie e
contabili, fino al 2020 impedivano investimenti così
significativi".
ACON/COM/db