MIGRANTI. GRUPPO M5S: LA POLITICA NON DECIDA QUALI PROFUGHI TUTELARE
(ACON) Trieste, 28 mar - "Il fatto che ai profughi ucraini sia
stato garantito uno status specifico di protezione temporanea e,
sempre a livello europeo, siano stati previsti fondi particolari
per la loro accoglienza e integrazione, non autorizza a
stigmatizzare richiedenti protezione internazionale provenienti
da altri contesti geografici".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5
Stelle, replicando "alle dichiarazioni del presidente del Friuli
Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, sulla distinzione tra
profughi dall'Ucraina o dalla rotta balcanica".
"Alla base dei documenti internazionali ed europei sulla
protezione dei rifugiati esiste, infatti, il principio della non
discriminazione. L'esame della fondatezza delle istanze di
protezione - sottolineano gli esponenti penstastellati - non
spetta certo ai politici, ma a organi aventi competenza
specifica, quali le commissioni territoriali. Non possiamo
inoltre dimenticare che l'accoglienza da parte dei privati,
principalmente connazionali dei profughi ucraini già residenti
nella nostra regione, trova il principale ostacolo nella
fragilità economica di queste persone".
"Una situazione - continuano i rappresentanti del Gruppo M5S nel
Consiglio regionale Fvg - aggravata dalle politiche
discriminatorie nell'accesso al welfare e alle politiche
abitative messe in atto da questa Amministrazione regionale nei
confronti dei migranti, basate sull'anzianità di residenza in
regione e sulla richiesta di documentazione aggiuntiva. Misure
più volte dichiarate incostituzionali e contrarie alle norme di
diritto europeo, ma che il Centrodestra si ostina a voler
ideologicamente applicare, nonostante molteplici sentenze
giudiziarie ne abbiano decretato l'illegittimità.
"Ci chiediamo - conclude la nota - se tale reiterato
atteggiamento da parte della Regione, con conseguenti spese di
giudizio derivanti dalla scontata soccombenza, a carico dei
cittadini del Friuli Venezia Giulia, non determini un danno
erariale".
ACON/COM/db