TURISMO. MORETUZZO (PATTO): POLI SCIISTICI, BASTA BUTTARE VIA I SOLDI
(ACON) Trieste, 30 mar - "È tempo di smetterla di buttare i
soldi dalla finestra e di prendere atto di quanto è sotto gli
occhi di tutti per effetto dell'innalzamento della temperatura
globale. Negli ultimi 20 anni la Regione ha investito 266 milioni
di euro sugli impianti di risalita e l'amministrazione Fedriga ne
sta mettendo altri 60. Oggi la nostra montagna sta cambiando,
servono altre strategie. Lo dice PromoturismoFvg nel Piano
Montagna 365 stimando una diminuzione dei turisti invernali del
15% entro il 2030 e l'aumento dei costi di gestione degli
impianti sciistici". Lo sottolinea, in una nota, il capogruppo
del Patto per l'autonomia, Massimo Moretuzzo.
"L'assessore Bini, che oggi ha ricordato i numeri della stagione
invernale in Friuli-Venezia Giulia e il pesante impatto della
crisi energetica sui costi di funzionamento degli impianti
sciistici - prosegue Moretuzzo - dovrebbe conoscere bene quel
Piano, eppure nulla dice sul necessario ripensamento generale
delle politiche sul turismo invernale montano, anzi continua a
dire che tutto sta andando benissimo".
In aula il capogruppo aveva interrogato su questo argomento la
Giunta Fedriga per sapere quali valutazioni hanno portato
l'assessore Bini a decidere di anticipare la chiusura della
stagione sciistica.
"Come abbiamo evidenziato più volte in quest'aula, l'Esecutivo ha
deciso di investire importanti risorse sui poli sciistici e su
impianti che resteranno inutilizzati, perché in buona parte di
questi, in pochi anni, non sarà più possibile sciare come
conseguenza dell'aumento delle temperature. Una scelta
insostenibile e irragionevole, che ignora fatti e stime di
esperti", afferma ancora Moretuzzo.
"Lo studio conoscitivo condotto da Arpa-Osmer Fvg nel 2018
evidenzia dati impressionanti. Si prevede una riduzione dei
giorni innevati di 15-30 all'anno e una previsione, nei prossimi
anni, di una quota neve stabile sopra i 1800 metri di altitudine,
stante un aumento medio della temperatura invernale, nel migliore
dei casi, di 2 gradi centigradi. È finita l'era della politica
miope che spende "qui e ora", bisogna piuttosto puntare, quanto
prima - conclude il consigliere - sulle progettualità in grado di
cogliere i cambiamenti che si stanno registrando a livello
climatico".
ACON/COM/fa