PRESTATORI DI CURA. RITIRATA MOZIONE BUDAI SU REDDITO DI ASSISTENZA
(ACON) Trieste, 31 mar - Sostenere i prestatori di cura
familiari dei cittadini con disabilità o ammalati gravi, i
cosiddetti cargiver, mediante un reddito di assistenza. È quanto
chiedeva alla Giunta la mozione di Alberto Budai a nome della
Lega e che, dopo la sua illustrazione, è stata ritirata dallo
stesso primo firmatario per accogliere i rilievi fatti dal
vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
"Domani ci sarà un incontro con la ministra per le Disabilità,
Erika Stefani, e il presidente della Consulta regionale delle
associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie, Mario
Brancati, e sarà mia cura trattare la questione con loro, anche
perché non possiamo che muoverci in parallelo con le misure
governative e quanto prevede la legge-quadro 104/1992 per
l'assistenza", ha reso noto Riccardi affermando pure la necessità
di agire "tenendo in considerazione che a maggio partiranno i
lavori per la revisione della legge regionale 41/1996
sull'integrazione dei servizi e degli interventi a favore delle
persone handicappate".
L'impegno per governatore e Giunta regionale voluto dalla mozione
sarebbe stato di aiutare i prestatori di cura familiari
prevedendo un reddito di assistenza atto a sostenere
economicamente le famiglie degli assistiti, non correlato
all'Indicatore della situazione economica equivalente (Isee).
"Il caregiver familiare - aveva spiegato Budai all'Assemblea
legislativa - individua la persona responsabile di un altro
soggetto dipendente, anche con disabilità, di cui si prende cura
in un ambito domestico, pertanto è colui che organizza e
definisce l'assistenza di cui necessita una persona, anche
congiunta. In genere è un familiare di riferimento e si distingue
dal caregiver professionale (o badante), rappresentato da un
assistente familiare che accudisce la persona non autosufficiente
sotto la verifica, diretta o indiretta, di un familiare".
"La legge nazionale di bilancio 2021 - aveva quindi fatto
presente il consigliere di maggioranza - ha disposto
l'istituzione del Fondo per gli interventi legislativi di
valorizzazione dell'attività di cura non professionale del
caregiver, diretto alla copertura finanziaria di norme per il
riconoscimento del valore sociale ed economico delle attività di
cura a carattere non professionale del caregiver familiare, con
una dotazione nel triennio 2021-23 di 30 milioni di euro annui".
"C'è la necessità che la nostra Regione non abbandoni quelle
famiglie che, con spirito di abnegazione, si prodigano per
assistere i loro cari. Io provengo da una famiglia-tipo friulana,
fatta di nonni, zii, cognati - aveva concluso prima di accogliere
la richiesta di ritiro dell'assessore Riccardi - dove non ci sono
problemi a trovare aiuto in caso di necessità. Ma oggi quella
tipologia familiare è quasi scomparsa e in tanti si trovano con
un reddito o un lavoro non adeguato per poter sostenere anche le
spese di cura di un familiare o dedicargli il giusto tempo. Si
tratta allora di dare loro un riconoscimento attraverso un fondo
pensionistico, un aiuto che è anche morale perché si tratta di
illuminare come un faro situazioni che spesso sfuggono
dall'essere note".
Sostegno all'iniziativa era giunto da Andrea Ussai (M5S), che
aveva presentato un emendamento alla mozione con cui avrebbe
voluto un impegno volto ad avviare l'iter per una norma organica
regionale a tutela e riconoscimento del ruolo del caregiver
familiare, secondo una richiesta avanzata dalle stesse
associazioni portatrici di interesse. "Ciò di cui hanno bisogno -
aveva sottolineato il pentastellato - è avere una rete rafforzata
di servizi, non soldi a pioggia per singole persone".
Di pari tenore l'intervento di Simona Liguori (Cittadini), che
sempre con un emendamento alla mozione aveva ricordato
"l'opportunità che la Regione si doti di una legge regionale per
il riconoscimento, la valorizzazione e il sostegno dei caregiver
familiari, legge che può prender spunto dalle proposte già
depositate da tempo rispettivamente da Walter Zalukar (Gruppo
Misto) e Chiara Da Giau (Pd) sull'argomento".
Più in linea con l'assessore Riccardi e la necessità sia di
adeguarsi ai dettami nazionali, sia di attendere la rilettura
delle disposizioni della Lr 41/1996, era stato Alessandro Basso
(FdI), mentre Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) aveva sostenuto
che con due pdl già depositate, ripresentare il tema
dell'assistenza con una mozione voleva dire sminuire il ruolo
legislativo del Consiglio regionale. "Persino le associazioni ci
chiedono una norma", aveva sottolineato.
Chiara Da Giau (Pd) aveva ricordato che già a giugno 2021, in
Aula, c'erano state le promesse dell'assessore Riccardi che,
"proprio partendo dalla pdl dei democratici, si sarebbe iniziato
un percorso per giungere a un provvedimento a cui tutti
riconosciamo la necessità e che chiedono i portatori di
interesse. Valido ragionare anche su un sostegno economico, ma
queste persone chiedono soprattutto servizi e un riconoscimento
di attenzione e di diritti propri, non solo della persona
assistita, oltre non ultima la garanzia di un rientro al lavoro
che hanno dovuto lasciare per fare assistenza".
Riccardi aveva, quindi, fatto presente che "la norma regionale
riconosce già la figura del caregiver e ne individua percorsi
assistenziali integrati. Inoltre, il ruolo degli assistenti
familiari quali risorse integranti del sistema a favore delle
persone non autosufficienti e con disabilità è promosso anche con
la collaborazione del Terzo Settore".
Illustrando, poi, le risorse messe a disposizione dalla Regione,
l'assessore aveva ricordato gli 1,6 milioni di euro del triennio
2018-2020 per il Fondo caregiver, secondo una procedura che sarà
replicata nel 2022; l'integrazione degli interventi per il
sostegno alla non autosufficienza e alla disabilità grave con il
Fondo per l'autonomia possibile e l'assistenza a lungo termine, a
cui sono stati assegnati 51 mln; il Fondo gravissimi con 3,5 mln;
il Fondo Sla per 1,5 mln. Perciò nel corso del 2021, in tutto,
sono stati erogati circa 56 mln di euro, e lo stesso sarà fatto
nel 2022".
ACON/RCM-fc